I soggetti abilitati ad accedere ad un sistema informatico rispondono del reato di cui all'art. 615 ter c.p. quando esorbitano i limiti del proprio titolo di legittimazione. Secondo la sentenza del Tribunale di Verona l'accesso al sistema è consentito dal titolare esclusivamente per determinate finalità e, ove il titolo di legittimazione all'accesso venga utilizzato per finalità diverse, risulta integrato il delitto di accesso abusivo. L'elemento della finalità dell'accesso è, tuttavia, svalutato dalla più recente giurisprudenza di legittimità.
Al sussistere di certe condizioni il legislatore sancisce la responsabilità dei soggetti abilitati che rivendono prodotti finanziari a investitori non qualificati. Si tratta di quanto previsto dal nuovo art. 100-bis TUF, la cui disciplina viene tratteggiata in questo articolo.
., ha sollevato tuttavia dubbi sul ruolo degli intermediari abilitati che devono provvedere al deposito dell'atto presso il Registro delle imprese e sulle concrete modalità di assolvimento delle imposte di bollo e di registro. A sciogliere gran parte delle incertezze operative interviene, adesso, l'attesa circolare n. 5/IR del 2008 dell'Istituto di Ricerca dei Dottori commercialisti e degli Esperti contabili, che precisa non solo gli adempimenti tributari e di trasmissione dell'atto, ma anche le responsabilità e gli obblighi di verifica gravanti sui commercialisti.
Il recepimento fiscale degli IAS, per i soggetti abilitati ad applicarlo anche nel bilancio civile, è avvenuto in un contesto di timori e cautele, in cui le valutazioni di bilancio venivano confuse con i temi dei bilanci falsi e della frode, sovrapponendo piani del tutto diversi tra di loro. È un riflesso specifico della più generale carenza di chiavi di lettura del ruolo della grande impresa nella tassazione analitico aziendale, da cui è nata una applicazione dimezzata dagli IAS; la loro valenza è stata infatti esclusa per le c.d. disposizioni di competenza interna, attinenti cioè alla ripartizione nel tempo dei costi, attraverso l'ammortamento, ed alla loro anticipazione attraverso gli accantonamenti. La classificazione in bilancio, qualificazione e imputazione a periodo restano comunque ampie aree per la valenza fiscale degli IAS.
La conservazione dei documenti trasmessi dagli intermediari abilitati alla trasmissione telematica può avvenire attraverso la più agile conservazione diretta del "file" prodotto dal "software" utilizzato per la generazione del documento fiscale (dichiarazione annuale, modulistica IVA ovvero anche contratti di locazione). In altre parole, secondo l'interpretazione dell'Agenzia delle entrate, dal momento che la norma non richiede espressamente la firma del contribuente, ai fini della conservazione ottica, non si rende necessaria la scannerizzazione del documento contenente la firma autografa. Ovviamente, al fine di completare la procedura di conservazione sostitutiva devono essere rispettate tutte le regole dettate per il processo di conservazione così come previste dal d.m. 23 gennaio 2004.
Ai nuovi adempimenti sono chiamati gli intermediari abilitati che non abbiano subito provvedimenti di sospensione o di radiazione, i quali rispondono solidalmente anche per il pagamento delle imposte autoliquidate.