Il premier libico Abdel Salam Jalloud è impegnato da tre giorni in una autentica maratona diplomatica tra Beirut, Damasco e Bagdad. Secondo fonti arabe, l'inviato di Gheddafi ha fatto pressioni sul presidente siriano Assad per convincerlo a non venire a patti con l'Egitto e con i suoi sostenitori del «fronte moderato», un gesto, ha detto, che sarebbe controproducente per la causa nazionalista araba.