Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

UNIPIEMONTE

Risultati per: abc

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Astronomia

406644
J. Norman Lockyer 3 occorrenze

Durante ogni rotazione della Terra voi, portato da essa, percorrete ora la parte del circolo ABC, ora la parte CQA, (rigorosamente ora il semicircolo aBc, ora quello eQa); durante il primo percorso avete il giorno, durante il secondo la notte, e questo vi spiega il perché e i giorni e le notti si susseguono con regolare e non interrotta alternativa.

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Avremmo invece giorno perpetuo in ogni luogo dell'emisfero ABC, e contemporaneamente notte perpetua ovunque sull'emisfero CQA.

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inclinati al piano dell'orbita e paralleli fra di loro; il punto p segna polo nord in ciascuna posizione e la linea abc l’equatore; vi prego di por mente alla giacitura del circolo d'illuminazione che divide la parte illuminata della Terra da quella in ombra.

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Le Stelle. Saggio di astronomia siderale

477473
Angelo Secchi 1 occorrenze
  • 1877
  • Fratelli Dumolard
  • Milano
  • astronomia
  • UNIPIEMONTE
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Su questa base, come Ac (vedi figura 53) si costituisce una rete di triangoli AcB, ABC, BCD, CDF, DFE, ecc. colla quale si congiungono le stazioni estreme L ed A Questa figura è tratta dalla triangolazione realmente fatta dal Boscowich tra Roma e Rimini, ed è una delle più semplici e brevi. . I punti intermedii sono tutti distinti con segnali in muratura collocati sulle vette dei monti, dai cui vertici si misurano gli angoli colla massima accuratezza. Col calcolo trigonometrico quindi si rileva il valore di ciascun lato de’ triangoli. Orientati che questi siano per mezzo di opportune osservazioni astronomiche, si determina precisamente la direzione del meridiano nel mezzo della rete, dai lati della quale si deducono le porzioni dell’arco intercetto Ad, de, ef, fh, ecc. e quindi la distanza lineare dei due paralleli che passano tra le stazioni estreme A e L, delle quali si conoscono le differenze di latitudine. Si ha così il valore in date unita di misura dell’arco lineare che separa le due verticali, donde si rilevano le dimensioni del grado e quindi della intera circonferenza del globo. Questi archi essendo stati misurati in molti luoghi distanti tra di loro, altri presso il polo, altri presso l’Equatore, altri nel mezzo, hanno rivelato che al polo essi sono più lunghi, e all’Equatore più corti, benchè comprendano un egual numero di gradi; donde si è concluso che la Terra non è sferica, ma schiacciata ai poli e rilevata all’Equatore. Dalle molte misure confrontale tra di loro si sono rilevati gli elementi seguenti:

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