Subito dopo, il delegato apostolico a Gerusalemme ha informato il ministero degli Esteri che l'Itinerario del cardinale era mutato, che aveva rinunciato alla visita in Egitto (ma non a quella in Giordania, dov'è stato ricevuto da re Hussein e dal premier, e ha visitato i campi di profughi) e che il soggiorno in Israele sarebbe stato abbreviato.