Qui sarebbe stato meglio abbreviare quelle parti del racconto che delucidano i sentimenti di Lenhart prima verso la moglie volubile, e poi verso la segretaria fedele, sentimenti già più volte trattati e che lo spettatore può ricapitolare agevolmente da sé, e arrivare prima al fatto nuovo, cioè l'amore della stravagante vecchia per il bimbo, e il suo piano egoista per toglierlo al padre. Questo avrebbe avuto il vantaggio di anticipare l'entrata in scena di May Robson, i cui dialoghi e battibecchi col piccolo Holt sono i momenti più divertenti del film, e di mostrare un po' meglio questo attaccamento che è la ragione di quel piano, e del dramma. A ogni modo l'azione è condotta con tatto e comprensione; Lukas rende il suo personaggio simpatico; Madge Evans fa il suo attraente; Robson e il piccolo David Jack Holt sono deliziosi, e, nella scena finale del processo, commoventi. Ben riuscito il doppiato.
Oggi ha cominciato il suo iter parlamentare dinanzi alla commissione Sanità della Camera che per abbreviare i tempi ha deciso di costituire subito un comitato ristretto il quale affronterà i nodi più controversi.