Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

UNICT

Risultati per: abbracciare

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La giovinetta educata alla morale ed istruita nei lavori femminili, nella economia domestica e nelle cose più convenienti al suo stato

192800
Tonar, Gozzi, Taterna, Carrer, Lambruschini, ecc. ecc. 2 occorrenze
  • 1888
  • Libreria G. B. Petrini
  • Torino
  • paraletteratura-galateo
  • UNICT
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se tu potessi, o fanciulla, abbracciare di un solo sguardo quanto ha vita, moto, esistenza ; noverare le miriadi di stelle che ingemmano a notte i firmamenti, vederti passare sott'occhio le innumerevoli forme degli animanti, penetrare nel fondo dell'oceano o nelle viscere delle montagne, ammirare raccolti insieme le piante, i fiori, le frutta ogni altra produzione che vegeta nel doppio emisfero... e poi domandare a te stessa : V'ha egli nulla di tutto questo che non appartenga a Dio? Che non sia uscito dalle sue mani? E la mente e il cuor tuo, e la voce di tutti gli esseri si ripeterebbe in un suono concorde e solenne: - « Noi siamo creature di Dio ». Che se ogni cosa egli l'ha operata per sé medesimo, l'intero universo altro non è che una lieve manifestazione della sua potenza ; noi, creati, beneficati tanto da lui, 'figli prediletti dell'amor suo, non correremo ad offerirgli la venerazione, l'ossequio dei nostri cuori? Oh! amiamolo molto questo Dio, non solo grande, ma buono, ma provvido, ma tanto sollecito del nostro bene, che improntava l'universo di tanta bellezza, di tant'ordine, di tant'armonia. Ordine, belleza, armonia che pur fra le ombre di morte, di mezzo a cui ci aggiriamo, ne fanno trapelare alcun raggio di quella luce onde la sua parola infallibile ci ha promesso il pieno e perfetto godimento. E non gia quì, ove tuttto è labile, passeggero, caduco; ove la sete di felicità che ne affatica non può essere paga; ove la ricerca del vero stanca l'intelletto e nol fa contento ; ma nella stabile ed eterna dimora in cui su basi d'incrollato adamanto fiancheggia il suo trono.

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Quindi poco stante : «Ti chieggo, o mio caro padre, di permettere alla mia sorella di venirmi ad abbracciare; vorrei pur vedere la mia nutrice, le mie compagne ed amiche ». Quando furon venute, strinse loro la mano, e regalatele ciascuna di qualche cosa che a lei apparteneva : « Conservate, aggiunse loro, questi piccoli doni, siccome miei ricordi: e tu, mia sorella, addoppia cotanto le tue cure e la tua amorevolezza verso il nostro buon padre, ch'egli in te sola riunito ritrovi e l'amor mio e quello della sua sposa ». Non ho cuore di descrivere, come ben l'immagino, quale sarà stato il compianto ed il lamento di tutti gli astanti. Lilia sola pareva di tutti la meno desolata. Mostrar volle per ultimo la sua riconoscenza verso la nutrice, e pregò suo padre a provvederla di danaro e d'una porzion di terreno, sicchè non avesse poi a cadere nell'indigenza, e procacciar potesse a' suoi figli una buona educazione. Già la figlia di Fundano toccava il termine di sua carriera: più non potendo articolar voce, prese per la mano il padre suo e avvicinatolo al proprio seno, diegli una rivolta d'occhi tenerissima, e chiudendo placidamente i lumi, cessò di vivere.

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