In tale contesto, un ruolo fondamentale è assunto dalla fattispecie di "accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico" che, secondo l'elaborazione giurisprudenziale più recente, è idonea ad abbracciare anche la condotta posta in essere dal soggetto formalmente abilitato ad accedere al sistema, allorché siano violate le condizioni ed i limiti impartiti dal titolare del sistema per delimitarne oggettivamente l'accesso.
La nozione "estensiva" che le Sezioni Unite accolgono del concetto di "esercizio" della professione, capace di abbracciare il compimento di atti cd. caratteristici, relativamente liberi, della figura protetta, rischia di lasciar spazio ad obiezioni per la mancata tenuta della fattispecie incriminatrice al cospetto del principio di determinatezza e tassatività della norma penale. L'interpretazione "restrittiva" che la Suprema Corte segue, invece, per definire le condizioni di rilevanza dell'abusivo svolgimento delle pratiche di gestione della contabilità aziendale e di redazione delle altrui dichiarazioni dei redditi con effettuazione dei relativi pagamenti, pone il tema della surrettizia introduzione di una nuova ipotesi di reato abituale da parte del legislatore del 2005.