E quali i punti critici che provocano le perduranti resistenze ad abbandonare la retorica bellica della lotta alla droga, per abbracciare la via pragmatica del contenimento dei rischi legati al consumo. La questione aperta è - e resta - quella di ri-orientare la politica delle droghe, passando dalla soluzione finale del problema alla convivenza con i consumi (e con i consumatori) di sostanze psicoattive.
L'Autorità Antitrust ha mosso varie obiezioni, tra cui in particolare si lamenta la concessione agli avvocati di una esclusiva, maggiore di quella in vigore, tale da abbracciare pure l'attività di consulenza. Vivace la reazione del Consiglio nazionale forense che, con convincenti motivazioni, insiste per l'integrale approvazione del progetto ed in termini brevi.
Sebbene il riconoscimento di tale dimensione abbia portato alcuni filosofi ad abbracciare posizioni relativiste, cercherò di mostrare la loro impraticabilità, facendo particolare riferimento al concetto di verità e al costruttivismo sociale circa i fatti. In secondo luogo, analizzerò il tentativo di conciliare la nozione di verità oggettiva con la dimensione sociale della conoscenza proposto da Donald Davidson e, successivamente, argomenterò che ammettendo l'intersoggettività della conoscenza si può sperare di raggiungere un'"oggettività forte". Infine, illustrerò brevemente come queste riflessioni possano trovare riscontro in ambito giuridico.
La pronuncia in esame inquadra correttamente l'abrogazione dell'amministrazione controllata nel paradigma delle modifiche "immediate" della fattispecie penale, in quanto l'intervento legislativo ha inciso direttamente sul perimetro di tipicità dell'art. 236 l. fall. determinando sul piano astratto effetti di abolitio criminis "parziale" idonei ad abbracciare anche i vecchi fatti di bancarotta (in amministrazione controllata). Altrettanto correttamente, le Sezioni Unite ritengono tuttavia prospettabile un'ipotesi di abrogatio sine abolitio, in quanto dall'abrogazione della bancarotta impropria potrebbe derivare la riespansione delle "fattispecie minori" (di false comunicazioni sociali e di appropriazione indebita), originariamente assorbite; assai opinabile (ed incerto negli esiti) l'abbandono dei criteri strutturali a favore di considerazioni valoriali per decidere se tale ipotesi in concreto si realizzi. In conclusione, sono comunque i limiti cognitivi del giudizio di esecuzione che non consentono di riqualificare il fatto ed impongono il definitivo riconoscimento degli effetti abolitivi.
L'A. offre alcuni spunti di riflessione diretti a valutare se, allo stato, la disciplina processuale dell'amministrazione di sostegno possa considerarsi idonea ad abbracciare tutte le misure di protezione del soggetto debole.