Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: abbracciano

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Galateo ad uso dei giovietti

184037
Matteo Gatta 1 occorrenze
  • 1877
  • Paolo Carrara
  • Milano
  • paraletteratura-galateo
  • UNICT
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Vi sono due parole, convenienza e delicatezza, le quali abbracciano un gran numero di tratti urbani, di gentili uffici, e si potrebbero dire il compimento del galateo. Io ve ne metto innanzi un brevissimo saggio. Voi, poniamo, date una festa da ballo. La convenienza ci prescrive di rendere avvertiti i casigliani ai quali i suoni notturni ponno recare disturbo. Ma la delicatezza vi dice d'invitare la famiglia a cui ballerete sul capo. - Un amico ebbe una promozione, un distintivo onorifico? Il cuore vi spinge a fargliene le vostre sincere congratulazioni. Con un conoscente sarà la convenienza che vi suggerirà quest' atto di cortesia. - Un giornale ha parlato con lode di un vostro lavoro? Bisogna ringraziarne l'autore dell' articolo o, se non era segnato, il redattore del foglio. - Se vi è noto che un amico versi in gravi angustie economiche, e a voi sovrabbondano i beni di fortuna, fate di toglierlo spontaneamente e in modo delicato dalle sue strettezze, risparmiandogli la pena di domandare; e così sarà doppio il valore del servizio che gli rendete. - Il vostro cuor generoso vi muove a soccorrere un operaio e più ancora un artista in bisogno? Dategli una commissione, e la vostra beneficenza non sarà una elemosina, ma il compenso della fatica, il pagamento di un' opera. Un' ultima parola, prima di congedarmi da voi, cari giovinetti e care giovinette che mi avete accompagnato sin qui con tanto buon volere. Non pochi di voi apparterranno al ceto patrizio: ma ponetevi bene in mente che sono passati i tempi dei privilegi di casta, e che oggigiorno la vera nobiltà è posta nell' educazione, nel carattere, nell' ingegno, nella sapiente filantropia, nell' accordo della mente, del cuore e delle opere verso il bene, in quell' efficace amore di patria che pospone il proprio interesse al vantaggio dei più. Non insuperbite adunque di ricchezze e di titoli ereditati, che non vi danno diritto a nessun vanto; e però badate di non assumere una cert' aria di superiorità coi vostri compagni meno favoriti dalla fortuna, e non guardate dall' alto al basso la gente del popolo come fosse formata d' altra carne e d' altro sangue, ma trattate sempre anche i vostri inferiori di condizione con affabilità, con dolcezza, con modestia. Sapete quel che insegna il Vangelo. Di tal guisa crescerete cari a tutti, delizia e ornamento delle vostre famiglie, e coll' andare degli anni concorrerete voi pure, nei diversi uffici che sono assegnati all'uomo e alla donna, alla grandezza di questa nostra Italia, di cui avete salutato fanciulli il prodigioso risorgimento. FINE.

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