I compiti del magistrato dirigente non sono limitati alla tutela dell'autonomia e dell'indipendenza dei magistrati dell'ufficio nell'esercizio della giurisdizione, ma abbracciano - per dovere istituzionale proprio, e non in via di supplenza - una più complessa e articolata attività di gestione, anche se il concorrente adempimento delle rispettive funzioni da parte di altri organi e di altre istituzioni costituisce condizione essenziale per il pieno e corretto svolgimento di quei compiti.