Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Teoria della relatività dell'Eistein. Esposizione elementare alla portata di tutti

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Harry Schmidt 2 occorrenze

La ipotesi delle ondulazioni, abbozzata da un italiano, padre Francesco Maria Grimaldi (1618-1663), è dovuta a Cristiano_Huyghens, esposta nell'opera pubblicata a Leida, nel 1690: Traité de la lumière. Per lungo tempo non ebbe fortuna, si grande era l'autorità che godeva il Newton . Nel 1746, il matematico tedesco Leonardo Eulero (1707-1783), nel 1801, l'archeologo, medico e fisico Tomaso Young (1773-1829), ripresero le ipotesi dell'Huyghens, e, su le loro orme, intorno al 1820, l'ingegnere normanno Agostino Fresnel (1788-1827) diede forma completa, spiegando con essa i fenomeni ottici conosciuti, alla teoria meccanica delle ondulazioni.

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La ipotesi delle ondulazioni, abbozzata da un italiano, padre Francesco Maria Grimaldi (1618-1663), è dovuta a Cristiano_Huyghens, esposta nell'opera pubblicata a Leida, nel 1690: Traité de la lumière. Per lungo tempo non ebbe fortuna, si grande era l'autorità che godeva il Newton . Nel 1746, il matematico tedesco Leonardo Eulero (1707-1783), nel 1801, l'archeologo, medico e fisico Tomaso Young (1773-1829), ripresero le ipotesi dell'Huyghens, e, su le loro orme, intorno al 1820, l'ingegnere normanno Agostino Fresnel (1788-1827) diede forma completa, spiegando con essa i fenomeni ottici conosciuti, alla teoria meccanica delle ondulazioni.Il colpo di grazia all’ipotesi newtoniana fu dato dall'esperienza. Secondo quella la luce avrebbe dovuto propagarsi più velocemente nell'acqua che non nell'aria, secondo l'ipotesi Huyghens-Fresnel, in vece, più velocemente nell'aria che non nell'acqua: conclusioni espresse nell'esame del fenomeno di rifrazione che si verifica quando un raggio di luce, passando da un mezzo ad un altro di diversa intensità, incontri la superficie di separazione con un angolo diverso da 90°, per il quale il secondo raggio devia. Le esperienze di Leone Focault (1819-1868), istituite per suggerimento dello spagnuolo Francesco Arago (1786-1853) provarono che l'andamento delle velocità della luce relative all'aria ed all'acqua è quello previsto dalle ipotesi delle ondulazioni, cioè, come trovò nel 1850 Ippolito Luigi Fizeau (1819-1896), la velocità nell'acqua è minore di 1/4 della velocità nell'aria. La moderna teoria elettromagnetica della luce non differisce da quella meccanica se non in quanto, anzi che a vibrazioni meccaniche, la luce si ammette dovuta ad oscillazioni elettriche. Tale teoria, dovuta all'inglese Michele Faraday (1791-1867) fu successivamente sviluppata da James Clerk Maxwell (1831-1879) (che dalla eguaglianza del numero esprimente la velocità della luce con quello del valore del rapporto tra i numeri che esprimono il valore della intensità di corrente elettrica nel sistema di misura elettromagnetico e lo stesso valore nel sistema elettrostatico, dedusse che la luce non è se non un fenemeno della stessa natura di quelli elettro-magnetici, e da Enrico Hertz (1857-1894) e trovò in Augusto Righi (1850-1920) un autorevolissimo assertore (L’ottica delle oscillazioni elettriche, Zanichelli, 1897).

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