In queste pagine si abbozza un primo tentativo in questo senso, tracciando un parallelo storico con la "grande trasformazione" verificatasi a seguito della grande crisi del liberismo tra gli anni Venti e Quaranta del secolo scorso. Particolare attenzione è riservata, in questo quadro, alle responsabilità soggettive dei gruppi dirigenti politici e, più precisamente, alla inadeguata resistenza funzionale e culturale da essi opposta, in difesa delle prerogative dei corpi sociali e dei loro diritti, alla erosione della sovranità democratica da parte dei poteri economici.