Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: abbottonatela

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Come devo comportarmi. Le buone usanze

184868
Lydia (Diana di Santafiora) 1 occorrenze
  • 1923
  • Tip. Adriano Salani
  • Firenze
  • paraletteratura-galateo
  • UNICT
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Se vedete da lontano una signora che conoscete a cui dovete il saluto, rettificate anche voi il portamento: se avete la giacchetta sbottonata, abbottonatela; se avete il bavero rialzato, tiratelo giù; se camminate frettolosamente, rallentate la vostra andatura; se leggete un affisso sulla cantonata, voltatevi e prendete una posizione normale. Con queste precauzioni, il vostro saluto riuscirà più gentile e più corretto. Uno degli atti complementari più importanti è il sorriso, che conquista la simpatia, attenua la rigidezza, richiama il favore e assicura la popolarità. Le signore ne sono maestre e quasi sempre lo accompagnano al loro saluto. Esso tuttavia non disdice neanche agli uomini, i quali devono per altro saperlo usare con discrezione. In generale, si addice più alle persone mature che ai giovani, perchè indica, in fondo, confidenza e familiarità. Quando un uomo, incontrando persona cui debba rispetto o deferenza, non creda opportuno accompagnare il suo saluto con un sorriso, deve tuttavia atteggiare il viso a serenità e tranquillità; solo nel caso che incontri persone recentemente provate da gravi sciagure, dovrà non solo nel modo di salutare, ma anche dall'atteggiamento del viso mostrare pietà e commiserazione. Se incontrate una signora con qualche oggetto in mano, e v'accompagnate con essa, è vostro dovere liberarla da quell'incomodo. Se siete con lei in gita, dovete caricarvi del suo scialle, della sua borsetta, del sue mantello. Non è cosa sempre piacevole; ma un uomo ben educato non può sottrarsi a quest'obbligo di cortesia. Ma se la signora conosce le più elementari regole di creanza, non deve abusare di questo suo diritto, deve anzi cercar ogni mezzo per far da sè. Dei doveri delle persone civili in tram, in treno, in viaggio, parleremo a suo luogo. Qui, come regola generale ci basterà dire che una persona dabbene deve in ogni occasione rendersi utile ai suoi simili, specialmente ai vecchi e agl'infelici, alle donne, ai bambini. Se vedete un vecchio imbarazzato in mezzo alla strada, levatelo d'impiccio: se è pigiato dalla folla, fategli posto, se ha paura ad attraversare la via, accompagnatelo, se trova difficoltà a salire in tram, aiutatelo. Se qualche mascalzone manca di rispetto a una donna, redarguitelo coraggiosamente; se una signora vi domanda degli schiarimenti, dateglieli con buona grazia, e nello stesso tempo con serietà e correttezza. Se un bimbo piange, domandategli il perchè del suo pianto; se si è smarrito, occupatevi di lui. Siate insomma, in ogni occasione, dei gentiluomini; fate che chi vi conosce ammiri in voi la gentilezza e il buon cuore, soprattutto il buon cuore; chè, fra i due difetti, è preferibile la taccia d'uomo rozzo a quella di malvagio.

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