Non si deve abbordare un crocchio con una tempesta di salamalecchi e d'inchini, né schiacciar le persone con batterie di saluti e di complimenti i quali debbono essere proporzionati al merito delle persone, e al valor delle cose. Sarebbe sciocchezza commendare in egual modo un bel vestito e una bella azione, l'abilità di un cuoco e quella di un artista. Bisogna salutare chi entra, cortesemente, cioè non si deve invece di saluto scuotere lievemente il capo o torcere il collo senza muovere il corpo o guardar l'arrivato, come si dice, a mezz'occhio. Non avvicinarti a person che parlino sommessamente. Il curioso è stretto parente del delatore. Non immischiarti a un colloquio di persone a te superiori od anco uguali, senza esserne invitato. Deggionsi guardare in faccia le persone a cui si parla. Non si deve susurrare all'orecchio del vicino, né accennare colle dita e cogli occhi a persone lontane, né ridere scioccamente e sghangheratamente, né ammiccare maliziosamente onde non dar luogo a sospetti e a mormorazioni. Non portare la mano davanti a una persona per porgere o ricevere cose da un'altra. Non isputare sul fuoco né stuzzicarlo con mollette, ramicelli od altro. Non iscaldarsi i piedi col dorso al camino, né coprirne la bocca colla tua persona. Non leggere carte, lettere od altro in presenza altrui prima di esserne stato pregato.
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