Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

UNICT

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Galateo morale

197658
Giacinto Gallenga 1 occorrenze
  • 1871
  • Unione Tipografico-Editrice
  • Torino-Napoli
  • paraletteratura-galateo
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Non si deve abbordare un crocchio con una tempesta di salamalecchi e d'inchini, né schiacciar le persone con batterie di saluti e di complimenti i quali debbono essere proporzionati al merito delle persone, e al valor delle cose. Sarebbe sciocchezza commendare in egual modo un bel vestito e una bella azione, l'abilità di un cuoco e quella di un artista. Bisogna salutare chi entra, cortesemente, cioè non si deve invece di saluto scuotere lievemente il capo o torcere il collo senza muovere il corpo o guardar l'arrivato, come si dice, a mezz'occhio. Non avvicinarti a person che parlino sommessamente. Il curioso è stretto parente del delatore. Non immischiarti a un colloquio di persone a te superiori od anco uguali, senza esserne invitato. Deggionsi guardare in faccia le persone a cui si parla. Non si deve susurrare all'orecchio del vicino, né accennare colle dita e cogli occhi a persone lontane, né ridere scioccamente e sghangheratamente, né ammiccare maliziosamente onde non dar luogo a sospetti e a mormorazioni. Non portare la mano davanti a una persona per porgere o ricevere cose da un'altra. Non isputare sul fuoco né stuzzicarlo con mollette, ramicelli od altro. Non iscaldarsi i piedi col dorso al camino, né coprirne la bocca colla tua persona. Non leggere carte, lettere od altro in presenza altrui prima di esserne stato pregato.

Pagina 436

Come si fa e come non si fa. Manuale moderno di galateo

200550
Simonetta Malaspina 1 occorrenze
  • 1970
  • Milano
  • Giovanni de Vecchio Editore
  • paraletteratura-galateo
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Nella scelta del padrino e della madrina i genitori faranno bene ad orientarsi verso parenti o amici intimi, senza abbordare conoscenze importanti. Non tutti se la sentono di assumersi certe responsabilità ed è il caso quindi di fare un piccolo sondaggio tra gli amici, qualche tempo prima (magari prima ancora che il bimbo nasca), per non costringere nessuno ad accettare un obbligo morale non desiderato e per assumere il quale non esistono limiti di età. Di solito non si sbaglia se ci si rivolge ai nonni o agli zii, che saranno felici dell'incarico. È scorretto il comportamento di chi si rivolge a persone ricche e influenti solo per la speranza di poterle legare da maggiore amicizia o per altri poco nobili calcoli. Per quanto riguarda la scelta dei nomi da dare al bambino, è il caso di fare ai genitori una raccomandazione: non costringete vostro figlio a portare un nome sgradevole solo perché è quello del nonno, e non lasciatevi neppure attirare dal nome di un'attrice o di un personaggio di successo. Questi nomi passano presto di moda e rivelano inesorabilmente l'età di chi li porta. È infine da ricordare che alcuni nomi, pur bellissimi, producono insieme con certi cognomi sgradevoli assonanze, difficili da pronunciare e a volte addirittura ridicole. Alla fine della cerimonia, la persona che ha in braccio il bambino esce per prima dalla chiesa. Di solito il neonato ha un abito bianco, guarnito da nastri azzurri o rosa (secondo il sesso) e più o meno pomposo. Oggi si tende a semplificare le cose, e pertanto da battesimo si riduce spesso a un elegante completino bianco di lana e niente più. Gli invitati vestono con eleganza semplice, quale si addice alla circostanza. Dopo la cerimonia c'è di solito un piccolo ricevimento, che però non è obbligatorio. Se gli invitati sono pochi, può trattarsi di una colazione. Altrimenti può consistere in un semplice rinfresco, durante il quale vengono distribuiti i confetti. In ogni caso la riunione non sarà mai né troppo lunga né troppo rumorosa, soprattutto quando è presente la giovane madre che non deve stancarsi. Il padrino e la madrina, nell'accettare l'incarico, non soltanto si assumono una responsabilità morale nei confronti del bambino (e in teoria s'impegnano a seguirlo con affetto nelle varie tappe della sua vita): hanno anche l'obbligo più immediato di fargli un bel regalo. Per un bambino di pochi giorni, si ricorre di solito alla catenina d'oro, alla medaglietta o ai tradizionali oggettini ricordo. Gli altri invitati non hanno l'obbligo di fare regali veri e propri: i fiori (bianchi e indirizzati alla madre del bambino) possono bastare. Chi già ha fatto un regalo alla mamma subito dopo la nascita del bimbo, non ha l'obbligo di farne un altro per il battesimo. A questa regola si sottraggono logicamente il padrino e la madrina, dai quali il dono speciale è sempre atteso. Il loro obbligo non finisce qui. La tradizione vuole che il padrino e la madrina si ricordino di ogni compleanno del figlioccio e gli facciano ogni volta un nuovo regalo. Ma ormai questa schiavitù tende a sparire, e in pratica il tempo scioglie tali legami.

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