Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

UNICT

Risultati per: abbondanti

Numero di risultati: 2 in 1 pagine

  • Pagina 1 di 1

Il Plutarco femminile

217341
Pietro Fanfano 1 occorrenze
  • 1893
  • Paolo Carrara Editore
  • Milano
  • paraletteratura-ragazzi
  • UNICT
  • w
  • Scarica XML

Gli applausi vi furono ma non troppo abbondanti: e non essendovi chi facesse veruna osservazione, non fu tarda la direttrice a dire: "Brava signorina: della Violantina ella ha parlato con assai garbo, e la lodo di cuore per quel che riguarda la composizione. Tuttavia ella ne ha portato alle stelle la bellezza, che, nol niego, fu veramente meravigliosa ed unica; ed ha parlato brevemente, e quasi per incidenza, della sua virtù, la quale sola è degna di vera lode. La bellezza, signora Zita (e parlando a lei intendo di parlare a tutte le compagne), la bellezza è dono di natura; e non dico che sia da tenersi in pregio; ma quando si pensa che per sè stessa non opera nulla di bene: che anzi può esser cagione di molto male, come, per esempio, fu cagione dell'esterminio della sua patria la bellezza di quelll'Elena da lei ora, ricordata: quando si pensa che la bellezza è come un fiore, il quale necessariamente in poco tempo appassisce e muore; chi ha senno non crede che basti essa sola a rendere chi n'è dotato degno di onore e di fama. Può bene essa fruttare e disonore ed infamia; quando una donna vana e di cervello leggero se ne pavoneggia, perchè le può essere occasione a molti e gravi falli; ed invece di lodi e di ammirazioni, poi, si acquistano gli scherni e le beffe delle persone di senno, e degli stessi giovani galanti quelle fanciulle, la cui vanità è così grande che si manifesta in ogni loro atto, nelle foggie del vestire, dell'acconciarsi e del camminare. Ella dunque, gentil signorina, parlando della bella Genovese, doveva esaltarne la meravigliosa bellezza; ma doveva aggiungere che la fama di lei è così chiara, perchè questa beltà era congiunta alla semplicità di costumi, alla pudicizia ed all'amor conjugale, di cui essa dette raro esempio: e dopo aver detto quel che ho detto io sulla caducità della bellezza, doveva chiudere il suo discorso col dimostrare come la virtù non muore, è efficacissima operatrice del bene, è la sola insomma che meriti altissime lodi." La signorina intese benissimo dove andavano a battere le parole della direttrice, e fece il viso come di fuoco: lo intesero parimente alcune di quell'altre ragazze, e ne fecero bocca da ridere. Fatto sta per altro che la predica fruttò; perchè quella fanciulla, la quale in fin de' conti era buona, temperò assai quel poco di vanità che aveva per il capo; e fu anzi di buon esempio alle altre.

Pagina 39

Contessa Lara (Evelina Cattermole)

220086
Storie d'amore e di dolore 1 occorrenze
  • 1893
  • Casa editrice Galli
  • Milano
  • Paraletteratura - Romanzi
  • UNICT
  • w
  • Scarica XML

La faccia lunga e scarna d' un pallor olivastro appariva quasi infantile all'ombra del cappello di feltro molle che gli si posava su' capelli neri e abbondanti. E poichè il perito sembrava cercarlo, allungando il collo, il giovane, impacciato sotto tanti sguardi, rasentò la parete, s'accostò al banco, e cavandosi di tasca un portafogli slabbrato, ne tirò fuori una carta rosea da cento franchi. Mentre la tendeva, le dita lunghe dalle nocche sporgenti gli tremavano. - Non importa che paghi adesso. Basta il suo nome. Le manderemo, se crede, il quadro a casa — disse il perito con cortesia, ma evidentemente seccato di questa interruzione. — No, no, ora, ora.... La porto io stesso - insistè l'acquirente, il cui nome ignoto fu prontamente allineato nel registro dallo scritturale. Il giovine, rosso fino alla punta de' capelli, preso con uno sguardo tra diffidente e incerto il ritratto muliebre per la cornice, se lo portò via con passo rapido e con addosso il fremito convulso d'uno che l'avesse rubato. Subito un altro lotto circolava....

Cerca

Modifica ricerca