Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

UNICT

Risultati per: abbondanti

Numero di risultati: 2 in 1 pagine

  • Pagina 1 di 1

L'angelo in famiglia

182578
Albini Crosta Maddalena 2 occorrenze
  • 1883
  • P. Clerc, Librajo Editore
  • Milano
  • paraletteratura-galateo
  • UNICT
  • w
  • Scarica XML

amica mia, nella tua età, l'anima tua ha bisogno di essere lavorata, educata, perfezionata; poichè come la vite, che manda fuori in primavera rigogliosi i suoi tralci, promette inutilmente frutti dolci ed abbondanti in una stagione futura, se l'agricoltore non le sta intorno a lavorarla, a legarla, a puntellarla; la tua esistenza così promettente in adesso, così fiorente, rimarrebbe arida e sterile, giunto il tempo di coglierne i frutti, se tu non la coltivassi fin d'ora. Se adesso ti dai a godere a corpo perduto di tutto quanto ti si presenta, credi tu che il tuo cuore e l'istesso tuo corpo non invecchieranno anzi tempo, e che non tarderà molto e ti accorgerai d'aver varcata la giovinezza in quell'età nella quale altri ne sono nel fiore? Per me è uno spettacolo lagrimevole il vedere una donzella che tocca appena, o di poco ha trascorso i vent'anni, portare impressi tutti i segni della noja sul volto e nel portamento; e la mia compassione aumenta a mille doppj allorchè la sento parlare di disinganno e di mondo cattivo, con un accento che dimostra un'esperienza precoce degli uomini e delle cose; esperienza tutt' altro che necessaria, anzi nociva che le fa raggrinzare sì presto quella fronte che aveva diritto di non corrugarsi, e di conservare ancora lungamente la sua serenità. Per carità, amica mia, per carità, guardati dal diventar vecchia essendo tuttavia giovane di anni. Conserva gelosamente l'ingenuità del tuo cuore, la semplicità delle tue abitudini, se non vuoi trovarti in quel campo nero e triste che ti vanno dipingendo i pessimisti, e che è nero e triste solo per chi lo vuole. Essi, vedi, non sanno più godere delle gioje vere, perchè, come coloro che per l'abuso dei liquori hanno alterato il gusto e non sentono più il sapore delle vivande delicate e neppure del vino generoso; essi hanno bisogno per elettrizzarsi di piaceri troppo sensibili, ma niente invidiabili; di commozioni febbrili, di quei piaceri e di quelle commozioni che io auguro ti restino sempre stranieri. L'aspetto della natura non produce più in essi alcuna impressione; quell' aspetto istesso che all'animo tuo semplice e buono è sorgente inesauribile di gioja e delle più soavi sensazioni, è muto per essi. E perchè vi sono taluni i quali mantengono nei loro vecchi anni quella sensibilità delicata che ci pare ed infatti è una prerogativa delle anime vergini? Oh! perchè essi non hanno appressato mai le labbra alla tazza dei gaudenti del secolo, perchè l'hanno respinta lungi da sè, e avvicinando il mondo solo quel tanto di cui era loro impossibile far a meno, non ne hanno ricevuti quei dolori e quei disinganni coi quali egli paga coloro che ne amano il contatto. Ma se in tutte le età è bene vivere più che si può liberi e svincolati dai piaceri mondani, questo diventa un dovere più stretto in una damigella, la quale come il volto deve mantenere fresco il cuore, e non lasciarlo avvizzire da verun alito profano. Io non intendo no che essa passi i giorni e le notti in continua meditazione, e conduca vita penitente come la Maddalena nel deserto; no, l'ho già detto, io ammiro tutte le vocazioni quando sono buone e vere; ma sono ben lungi dal consigliare alla generalità quanto può essere consigliato soltanto ad alcune anime privilegiate, le quali hanno inteso la voce dello Sposo che le chiama a servire Lui solo per tutta la loro vita. Beate quelle anime! io le ammiro e le invidio! Ma io e tu siamo chiamate da Dio a percorrere la via ordinaria, siamo però chiamate a percorrerla rettamente e santamente: guai a noi se dopo d'aver ricevuto tanti doni e tanti lumi da Dio deviamo dal sentiero del bene e della virtù!... Mia cara, non credere ch'io ti voglia sacrificare all'isolamento e alla tristezza, poichè anzi desidero e voglio come S. Filippo Neri vederti sempre allegra e contenta. Divertiti, divertiti pure; ma il divertimento per te sia uno svago dopo il lavoro, non l'occupazione speciale della tua vita; sì divertiti, divertiti pure, ma non dei divertimenti mondani, chiassosi, colpevoli; ti piaccia godere nella conversazione dei tuoi famigliari, e nelle festicciole che si danno in casa tua. Ti dirò anche di più: promovi tu pure, ove nol vietino circostanze speciali, promovi tu pure o in casa tua o delle tue parenti od amiche ritrovi piacevoli, qualche merenda, perfino qualche recita; e vedrai che questi semplici piaceri saranno più cari al tuo cuore di quelle feste grandiose e turbolente che ti fanno tanta gola perchè le vedi da lontano. Oh! quelle feste, credilo, sono più che mai spinose, strapperebbero dalla tua fronte quel fiore che tanto l'adorna, la cara ingenuità, e pianterebbero nel tuo cuore quell'acuta spina che ahimè! lo farebbe forse sanguinare fino all'ultimo anelito! 18 Non basta però conservare gli anni della giovinezza ugualmente lontani dalla tristezza e dalle folli gioje; bisogna altresì seminarli di buone azioni, e soprattutto immergerli in un bagno di pace e di soavità. Dove si trova questo bagno? Oh! vieni, vieni qui vicino al mio cuore, affinchè io ti mostri l'immagine della Madre nostra, te la presenti a modello, e ti persuaderai agevolmente che imitando la Vergine santa, e adempiendo fedelmente i tuoi doveri, gli anni tuoi correranno sereni; e come la rosa apre olezzanti i suoi petali alla rugiada mattutina, e dal sole e dalla luce prende i suoi vaghi colori, così gli anni tuoi giovanili saranno imperlati e tinti dalla rugiada celeste e dai raggi dell'eterna luce. Ti ho detto in principio: bisogna prepararsi alla vita che ti attende, bisogna prepararsi senza perdere il tempo in inutili vaneggiamenti, anzi non solo inutili ma sommamente perniciosi all'anima; ora soggiungo: bisogna prepararsi all'adempimento dei doveri più gravi di padrona e di madre col perfetto adempimento dei doveri meno gravi di soggetta e di figliuola, Ora, pel momento chiudi il libro: rifletti seriamente in cuor tuo, chiedi a Dio i lumi, ed a rivederci domani. Domani ci intratterremo di te soltanto. Addio.

Pagina 265

Quando poi le lacrime ti cadono amare dal ciglio e l'angoscia ti opprime, cerca nell'esercizio della cristiana carità la tua gioja, la tua pace, il tuo conforto, e dagli occhi tuoi sgorgheranno abbondanti le lacrime di consolazione. Oh! prova e vedrai, come alleviando i mali e le miserie altrui saranno addolcite le tue miserie, i tuoi mali! Prova e vedrai quanta virtù e quanta letizia è nel sacrificio e nell'eroismo di dimenticar sè per gli altri!

Pagina 850

Cerca

Modifica ricerca