Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

UNIPIEMONTE

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Contro la tubercolosi. Saggio popolare

412757
Giulio Bizzozero 2 occorrenze
  • 1899
  • Fratelli Treves
  • Milano
  • scienze
  • UNIPIEMONTE
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I sanatorii, indispensabili per la guarigione della tubercolosi nelle persone appartenenti sia alla popolazione operaia, sia a quel ceto, forse più misero, che deve conservare certe apparenze d'agiatezza, quantunque le entrate, su cui può contare, non superino quelle di un operaio, e gli rendano impossibile l'accumulare risparmi, i sanatorii, dico, sono del pari indispensabili per la cura del ricco, che può, secondo il consiglio del medico, cambiar clima, nutrirsi abbondantemente, seguire quel regime di vita che meglio favorisca la guarigione?

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L'esperienza ha dimostrato che quantunque i tisici inclinino a mangiar poco, tuttavia migliorano e crescono di peso quando si cibano abbondantemente. Il peso del corpo è uno fra gli indici più sicuri dell'andamento della malattia; perciò all'infermo si dà tanto e tale nutrimento, ch'egli cresca in peso, così da raggiungere o anche superare il suo peso primitivo. Si suol dire che mentre la persona sana mangia soltanto quanto basta per mantenere il proprio corpo nello stato in cui si trova, il tubercoloso mangia per tre ragioni: per conservare quello che ha, per riparare le perdite procurategli dalla malattia e specialmente dalla febbre, e, infine, per aumentare di peso.

Pagina 147

L'origine dell'uomo e la scelta in rapporto col sesso

449178
Carlo Darwin 2 occorrenze
  • 1871
  • Unione Tipografico-Editrice
  • Torino
  • Scienze
  • UNIPIEMONTE
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Gli uomini di queste due tribù hanno pochissimi peli sulle varie parti del corpo ove il pelo cresce abbondantemente negli europei, e le donne non ne hanno affatto nelle parti corrispondenti. Tuttavia i capelli divengono di una straordinaria lunghezza nei due sessi, giungendo fino a terra; e questo è pure il caso in alcune tribù del Nord America. Nella quantità dei capelli, e nella forma generale del corpo, i sessi degli indigeni americani non differiscono tanto fra loro quanto nella maggior parte delle altre razze umaneIl professore e la signora Agassiz (Journey in Brasil, p. 530) osservano che i sessi degli indigeni americani differiscono meno di quelli dei neri e delle razze più elevate. Vedi pure Rennger, ibid., p. 3, intorno ai Guarany.. Questo fatto è analogo a quello che si osserva in certe scimmie affini; così i sessi del scimpanzè non differiscono tanto quanto quelli del gorilla o dell’urangoRütimeyer, Die Grenzer der Thierwelt: eine Beirachtung zu Darwin’ s Lehre, 1868, s. 54..

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Il capitano Stansbury riferisce parimente il modo interessante in cui un giovane pellicano, trascinato da una forte corrente, veniva guidato e incoraggiato nei suoi sforzi per giungere alla sponda da una mezza dozzina di uccelli più vecchi. trovò in un lago salato dell’Utah un pellicano vecchio e al tutto cieco, il quale era grassissimo, per cui doveva essere stato lungamente e abbondantemente nutrito dai suoi compagni. Il signor Blyth mi disse di aver veduto corvi indiani dar da mangiare a due o tre dei loro compagni ciechi; ed io ho udito parlare di un caso analogo in un gallo domestico. Possiamo, se così ci piace, dire che queste azioni sono istintive; ma fatti di questa sorta sono troppo rari per aver sviluppato un istinto speciale qualunqueCome afferma il signor Bain, «l’aiuto efficace a chi soffre deriva da propria simpatia», Mental and Moral Science, 1868, p. 245.. Io stesso ho veduto un cane, il quale non passava mai innanzi a un gatto suo intimo amico che giaceva ammalato in un cestino senza lambirlo colla lingua, segno certissimo della benevolenza di un cane.

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Sulla origine della specie per elezione naturale

539258
Carlo Darwin 3 occorrenze
  • 1875
  • Unione Tipografico-Editrice
  • Torino
  • Scienze
  • UNIPIEMONTE
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Tornando ancora ai cirripedi, le larve, nel primo stadio, hanno tre paia di gambe, un solo occhio semplice e una bocca a forma di proboscide, colla quale esse si nutrono abbondantemente, per crescere molto in grandezza. Nel secondo stadio, corrispondente allo stadio di crisalide delle farfalle, esse hanno sei paia di piedi natatorii stupendamente costrutti, un paio di occhi mirabilmente composti e delle antenne estremamente complicate; ma esse hanno allora una bocca chiusa ed imperfetta, e non possono prendere alimento. La loro funzione in questo stadio è di cercare coi loro organi sensitivi molto sviluppati un luogo conveniente al quale fissarsi, per compiere la loro metamorfosi ultima, e di giungervi per mezzo della loro grande attitudine al nuoto. Allorchè questa fase è compiuta, esse rimangono attaccate nel luogo scelto per tutta la vita: le loro natatoie si cambiano in organi da presa; riacquistano una bocca bene costrutta; ma non hanno antenne e i loro due occhi si trasformano di nuovo in un occhio solo, piccolo o molto semplice a guisa di un punto. In quest'ultimo stadio completo i cirripedi possono essere considerati indifferentemente come dotati di un'organizzazione più elevata od inferiore a quella che presentano nella condizione di larve. Ma in alcuni generi le larve producono degli ermafroditi che hanno la struttura ordinaria, oppure quei maschi che furono da me chiamati complementari e in questi lo sviluppo diviene certamente retrogrado; perchè il maschio è un semplice sacco che vive per poco tempo, ed è privo di bocca, di stomaco e di altri organi importanti, eccettuati quelli della riproduzione.

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Gruppo particolare di crostacei estinti, talvolta somiglianti nella forma esterna agli isopodi, e possono, come alcuni di questi, ravvolgersi a palla. l loro resti furono trovati solamente nelle roccie paleozoiche, e più abbondantemente in quelle del sistema siluriano.

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Non è molto, Fritz Müller ci ha fatto conoscere degli esempi analoghi, ma ancora più sorprendenti, nei maschi di certi crostacei brasiliani: così il maschio di una Tanais apparisce sotto due forme molto diverse, possedendo l'una delle chele assai più forti e diversamente conformate, l'altra delle antenne assai più abbondantemente fornite di peli olfattivi. Sebbene ora nel maggior numero dei casi le due o tre forme, tanto negli animali come nelle piante, non siano collegate insieme da anelli intermedi, è nondimeno probabile che fossero connesse in passato. Il Wallace, a mo' d'esempio, descrive un lepidottero, il quale in una medesima isola presenta una lunga serie di varietà collegate insieme da anelli, ed i membri estremi di questa serie somigliano assai alle due forme di una specie affine dimorfa che abita un'altra parte dell'Arcipelago Malese. Dicasi altrettanto delle formiche: le varie forme di operaie sono generalmente affatto diverse; ma in alcuni casi, come più tardi vedremo, le diverse forme sono congiunte insieme da varietà lentamente graduate, e la stessa, com'io potei osservare, avviene in alcune piante dimorfe. Sembra certamente un fatto molto singolare, che una medesima femmina di lepidottero possa contemporaneamente produrre tre forme femminili ed una maschile; che una pianta ermafrodita da una stessa capsula produca tre distinte forme ermafrodite che contengono tre diverse forme di femmine e tre od anco sei diverse forme di maschi. Nondimeno questi esempi non sono che esagerazioni del fatto comune che la femmina produce dei discendenti di ambedue i sessi, i quali talvolta differiscono tra loro in modo sorprendente.

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