Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Il successo nella vita. Galateo moderno.

174451
Brelich dall'Asta, Mario 10 occorrenze
  • 1931
  • Palladis
  • Milano
  • Paraletteratura - Galatei
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In tale occasione si mandano degli inviti speciali, ai quali si deve rispondere in tempo, affinchè i padroni di casa vedano il numero dei partecipianti e possano provvedere ad un numero abbondante di ballerini. E' assai penoso quando ci sono più ballerine che ballerini.

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Sostituiamo possibilmente, dopo il pasto, il caffè ch'è sempre dannoso con una breve siesta ristoratrice: sappiamo bene che dopo un pasto più abbondante il sangue affluisce agli organi digestivi, ed appunto perciò questo tempo è poco adatto ad una attività intellettuale o fisica. Il pasto principale si faccia di sera, dopo terminate le occupazioni giornaliere, ed anche in quest'occasione possibilmente evitando, ma in ogni caso moderando il consumo di carne, mangiamo preferibilmente ed in maggiore abbondanza legumi e frutta. Come bibita è da preferirsi l'acqua pura oppure qualche acqua minerale. Chi si nutre in tal modo o in modo simile, conserverà a lungo un eccellente aspetto, un colorito fresco, occhi espressivi, abbondanti capelli, buoni denti, umore vivace e fresco. Una nutrizione sbagliata cagiona umore tetro, irritabilità, occhi stanchi, pelle floscia e denti cattivi.

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Essi consistono anzitutto in una modificazione della nutrizione, indirizzandola ad un consumo più abbondante di cibi, che in pari tempo siano anche più ricchi di calorie, dunque: molto grasso, molto latte, cioccolata, carne grassa, spessi ed abbondanti pasti. Si devono evitare le fatiche, sia fisiche che intellettuali, e si dedichi abbastanza tempo anche alla dormitina del dopopranzo; non starebbe bene però di tralasciare del tutto la ginnastica. Moderati esercizi del corpo sono utili e consigliabili dunque anche durante a cura d'ingrassamento, per conservare l'agilità, la salute e il buon umore.

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Nella maggior parte dei casi queste consistono in una troppo abbondante nutrizione. In tali casi il vitto deve venire corrispondentemente diminuito, senza però condurre addirittura ad una cura della fame. Tre pasti al giorno sono sufficienti. Se negli spazi di tempo tra questi tre pasti sentiamo un appetito che ci fa soffrire e ci disturba nel lavoro, possiamo lenirlo con alquante poche frutta di contenuto zuccherino. Chi vuol divenire snello, guardi in ogni caso di non mangiare molto la mattina e perciò anche la sua prima colazione sia molto modesta. In occasione dei pasti principali si mangi tanto, quanto è necessario per calmare la fame, e non si cessi di mangiare soltanto quando sopravviene quel senso di completa sazietà, che la maggior parte degli uomini attende prima di alzarsi da tavola. Anche nella scelta dei cibi si deve cambiare sistema, sostituendo agli alimenti concentrati cibi ricchi di contenuto acqueo e poveri di sostanze nutritive. Anzitutto si deve sopprimere o ridurre al minimo il grasso, che contiene due volte tante calorie che lo zucchero e la farina, dunque sopprimere o ridurre il burro, l'olio, i sughi grassi, la panna montata; è necessario però di moderare anche il consumo di zucchero (dolci, cioccolata, cacao) e di pasta (maccheroni, tagliatelli, ecc.), di carne grassa e di zuppe fatte colla carne. Si aumenti invece il consumo di frutta e di legumi, e si eviti possibilmente l'uso del soffritto. L'alcool (in prima linea la birra, e specialmente la birra nera) favorisce il deposito di grasso e rende pigri e flosci. Questa dieta deve venir seguita stabilmente e conseguentemente. Non ci si deve lasciar tentare di interromperla mai neanche da un solo pasto sovrabbondante. Come nel caso di qualsiasi cambiamento di vitto, si deve inoltre badare ch'esso venga introdotto man mano. Ad un cambiamento repentino del sistema di nutrizione il corpo reagirebbe in senso sfavorevole, anzitutto subentrerebbe uno stato di nervosità che potrebbe influire molto dannosamente la capacità di lavoro. Per raggiungere la desiderata snellezza è anche sempre opportuno non solo di ridurre l'introduzione di calorie nel nostro organismo, ma anche di aumentarne il consumo, ciò che si rende possibile mediante esercizi del corpo, ginnastica e sport. Brevi e forti esercizi del corpo sono molto atti a consumare grandi quantità di calorie; anche mediante lo sport, specialmente quello d'inverno e quello di acqua, ci si può liberare igienicamente di rilevanti quantità di calorie. In caso di bisogno per facilitare ed accelerare la cura, si può far uso anche di piccole dosi di sali purgativi. Le cosidette cure della fame nel vero senso della parola, sono quasi sempre fallaci ed inutili. Oltrecciò, mediante le stesse il corpo non diventa punto più bello, anzi, diminuendo la tensione della pelle, si ricopre di rughe e pieghe. La nervosità che ne deriva esclude un simile procedimento specialmente per gente che ha una professione. Se la cura della fame viene effettuata molto energicamente, può cagionare gravi disturbi negli organi interni in seguito all'improvvisa perdita di grasso. Chi non riesce a conseguire una perfetta snellezza nella maniera naturale più sopra esposta, non la voglia raggiungere ad ogni costo; ciò andrebbe a scapito della salute e conseguentemente anche della bellezza. Raggiunta che sia la snellezza della persona, non si deve ricadere negli antichi peccati, ma bisogna continuare a mantenere la nutrizione entro i limiti igienici secondo i precetti di cui sopra. Con ciò e con razionali esercizi del corpo, specialmente una persona giovane sarà in grado di abbellire sensibilmente il suo corpo.

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Lo stimolo dell' « effleurage » produce un più abbondante afflusso di sangue alla pelle, che leggermente s'arrossa; mediante l' « effleurage » vengono allontanate dalla pelle le scaglie, i canali secretori delle ghiandole cutanee vengono liberati dagli atomi che li otturano, i pori si aprono, i nervi cutanei si vuotano più rapidamente. La conseguenza di ciò è che i muscoli che giacciono sotto la pelle, come la pelle stessa, vengono meglio nutriti ed un benefico senso di calore ed in pari tempo di refrigerio attraversa il corpo, partendo dalla sua superficie. Lo strofinamento, come del resto tutte le operazioni del massaggio, si eseguisce in direzione verso il cuore e con ciò il sangue carico di acido carbonico e derubato del nutriente ossigeno, viene portato più rapidamente al cuore. La mano strofinante durante l'« effleurage » impugna quasi i singoli gruppi di muscoli, prendendo la forma di una forchetta biforcuta: uno dei rebbi ne è il pollice, l'altro le altre quattro dita. L'impastamento « pétrissage » rialza l'effetto dello strofinamento. E' assolutamente necessario, quando si tratta di eliminare, di « risolvere » un'emorragia sottocutanea. Coll'impastamento si possono far sparire anche le lentiggini, che pregiudicano gravemente la bellezza. Il massaggio ne caccia il sangue nei vasi linfatici, dove a poco a poco viene assorbito. Nell' impastamento lavorano tutte e due le mani, nell' « effleurage » di solito soltanto una. Abbastanza difficile è la frizione, inquantochè le due mani devono eseguire ciascuna differenti funzioni. Mentre una mano strofina, soffrega la pelle, movendosi in cerchio e premendo come se volesse triturare qualcosa, l'altra mano ha il compito di muoversi come se volesse spazzare dal posto la materia triturata. Anche il tambussamento « tapotement » non s'impara facilmente. Si eseguisce colle punte delle dita, che devono picchiare, mantenendosi quasi immobili, come dei piccoli martelli; ambedue le mani lavorano, alternandosi rapidamente. Il tambussamento però non dovrebbe mai essere tanto forte da provocare dolore. In ogni caso anche il paziente si deve abituare a questa operazione, che nei primi tempi riesce alquanto sgradevole. Il massaggio mediante scuotimento o meglio vibrazione deve agire sui nervi in modo da calmarli e refrigerarli. Si può eseguire il massaggio vibratorio sia con alcune dita, sia con tutta la palma della mano, producendo sul corpo cui si fa il massaggio, un leggero movimento di vibrazione. Il più sensibile, e quindi il migliore strumento di massaggio è indubbiamente la mano. Buon servizio fanno anche i rulli, specialmente su corpi molto grassi, e facilitano al masseur il lavoro su parti del corpo più insensibili, per esempio, sulla coscia e la schiena. Apprezzabile ed utile è il lavoro d'un buon apparecchio vibratorio, che per quanto riguarda l'intensità dell'effetto, supera la mano dell'uomo. Questo però si può dire l'unico caso quando l'opera della mano si dimostra inferiore all'effetto d'un apparecchio. Simile a quella del massaggio è l'influenza che esercita sulle forme del corpo una costante pressione, però in senso svantaggioso, inquantochè essa produce una diminuzione dell'afflusso del sangue, e conseguentemente una diminuita nutrizione e una trasformazione regressiva del rispettivo tessuto. In questo riguardo è ben nota l'influenza nociva del busto o corsetto, che cagiona un indebolimento della muscolatura addominale e dorsale ed il raccogliersi di strati inestetici di grasso nelle anche. In senso favorevole può agire una prolungata pressione per l'abbellimento delle caviglie troppo grosse, mediante l'applicazione di fasciature durante la notte.

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Anche un consumo più abbondante di alcool, caffè e tè, causano a persone predisposte un'aumentata secrezione di sudore alle mani. La guarigione di questo male è possibile soltanto col risanamento del sistema nervoso, con una cura idroterapica generale, docce, bagni di sole e d'aria. In caso di bisogno si può far diminuire la spiacevole secrezione di sudore mediante un trattamento coi raggi X. Per eliminare il sudore delle ascelle, disturbo non meno spiacevole dei precedenti, si usino anzitutto vestiti che lasciano passare sotto le braccia abbastanza aria. Inoltre è necessario di lavarsi ogni giorno accuratamente. Infine sono raccomandabili anche le stropicciature con allume all'acido acetico (tre per cento), in ogni caso aggiungendovi acqua di Colonia. Lo stesso risultato s'ottiene anche con aceto da toilette (aceto di vino ed acqua di Colonia in parti eguali). In caso d'un'eccessiva secrezione di sudore al viso, si lavi questo mattina e sera con acqua molto calda, a cui sia stata aggiunta una punta di coltello d'acido borico. Poi si sciacqua il viso con acqua fredda, in cui si scioglie precedentemente del borace. Giova anche lavarsi con aceto da toilette. In caso d'abbondante secrezione di sudore, accade talvolta che lo strato corneo della pelle si gonfi ed otturi gli sbocchi delle glandole sudorifere. Il sudore si raccoglie allora in goccioline e si sviluppano delle vescichette. Un bagno caldo basta ad eliminare questo disturbo. Per impedire la formazione delle vescichette, s'impolveri leggermente con cipria le parti dove esse usano formarsi, specialmente il petto, il ventre e i punti di giuntura delle braccia e delle gambe. Come abbiamo già menzionato, un'insufficiente pulizia dei resti di sudore delle cellule epidermiche morte, cagiona odori molto sgradevoli, che devono venir combattuti con bagni di tutto il corpo e con una nettezza accuratissima. In caso d'un ostinato cattivo odore del corpo, si guardi di sopraffarlo con l'uso d'un profumo, sino a tanto che un serio trattamento medico non elimini la radice del male. Mai però si voglia sostituire il profumo alla pulizia e si tenga presente che un eccessivo uso di profumi può rendere una persona altrettanto insopportabile all'olfatto dei vicini, che lo stesso male che si vorrebbe neutralizzare e nascondere. Di giorno possibilmente non s'adoperi in generale profumi ma soltanto acqua da toilette profumata. Per la toilette serale si può adoperare moderatamente un profumo. Non si profuma però mai il vestito o il fazzoletto, ma si versano soltanto alcune gocce di profumo sul collo, sulle braccia e sulle mani. Si evitino profumi dall'odore forte, e così pure non se ne faccia uso in quantità esagerata. La qualità del profumo prescelto rivela il gusto di chi lo usa. Le moderne inglesi sono ancor oggi fedeli all' « Old Lavender » e all' « Eau de Cologne » ed affermano che nessun altro profumo ristori così bene i nervi e lo spirito come questi due. Piacevole odore hanno anche i profumi di rosa, di mughetto e di lillà. Invece profumi prodotti con sostanze animali, come per esempio il muschio, sono piuttosto nauseanti. Poco distinto è l'uso di profumo dai signori: eccezione fatta per l'acqua di Colonia, che però non va annoverata tra i profumi, ma piuttosto tra i mezzi refrigeranti.

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Tanto più abbondante è la formazione del tartaro, quanto meno si mastica coi rispettivi denti. Innocuo per sè stesso, il tartaro crescendo continuamente respinge le gengive dal loro posto naturale, sicchè le gengive spostate non tengono più saldi i denti. Il tartaro può bensì venir facilmente allontanato dal dentista, ma ciò non giova però a far riprendere il posto di prima alle gengive che una volta ne furono già deviate. Quanto più abbondante è dunque la formazione del tartaro, tanto più opportuno è di farselo allontanare, almeno due volte all'anno, per impedire per quanto possibile il ritirarsi delle gengive. Un processo naturale è il rilassamento dei denti come un fenomeno dell'età, che spesse volte comincia già a 35 anni, mentre in molti casi soltanto a 60. Contro questo inconveniente combatte la tecnica moderna che va sempre più perfezionandosi, mediante le dentiere artificiali.

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In relazione a ciò si può constatare per esempio che anche la capacità di singole persone di poter muovere indipendentemente la pelle del capo e gli orecchi, il che dimostra un buon funzionamento dei muscoli della pelle e conseguentemente un regolare flusso di sangue nella base dei capelli, è questi sempre congiunta ad una ricca ed abbondante capigliatura. Viceversa la calvizia raramente dipende dalle condizioni della sua base. Dobbiamo distinguere due specie di capelli: i cosidetti capelli lanugginosi o peli, che coprono la parte esterna di tutta la pelle del corpo umano, ad eccezione di pochi posti, come le palme della mani, dei piedi, la parte esterna della falange superiore delle dita, le labbra, ecc., ed i capelli propriamente detti, che sono quelli del corpo, delle ciglia, e soprattutto e delle ascelle e delle parti genitali. I capelli lanugginosi sono di solito tanto sottili, che passano inosservati. Pure vi sono persone, specialmente tra i bruni, che hanno il pelo lanugginoso molto sviluppato, sicchè da loro a volte le parti di solito prive di peli, appaiono coperti di pelo. I capelli non stanno nel corpo isolatamente uno presso all'altro, ma in piccoli gruppi, sicchè 2, 3 o 4 formano insieme una piccola società. E non crescono nemmeno disordinatamente e confusamente, ma hanno la loro data direzione e lunghezza. Ogni persona ha per esempio alla parte superiore dell'occipite, al cosidetto cocuzzolo un punto in cui i capelli si spartiscono circolarmente formando una specie di vortice o gorgo. I capelli dell'occipite hanno la tendenza di perdere all' ingiù, mentre quelli della parte interiore della testa si dirigono verso la fronte. Se si osserva un unico capello ad occhio nudo, esso appare come una struttura capillare filamentosa, liscia, che cresce fuori dalla pelle. Esaminandolo attraverso un microscopio, vi si scorgono tre strati circolari, ammantellati uno attorno all'altro: lo strato più interno è formato dalla sostanza midollare (nella figura F. segnata con a.), lo strato medio è la sostanza corticale (b.) e lo strato più esterno è la pellicola superiore (c.). Lo strato più importante è la sostanza corticale cornea, che dà al capello solidità ed elasticità. Esso forma un tubo chiuso, riempito dalla sostanza midollare dello strato interno; dove questa sostanza midollare manca, il tubo capillare prende l'aspetto d'una funicella rigida. Nella sostanza corticale giace il pigmento del capello, una sostanza colorante, dalle cui proprietà dipende il colore dei capelli. La stoffa colorante si consuma e sparisce coll'età, talvolta anche dopo gravi malattie o forti commozioni psichiche, ciò che produce la calvizie. A volte viene a mancare la sostanza colorante anche soltanto in singoli posti, sicchè in una capigliatura del resto perfettamente normale si trovano ciuffi di capelli completamente bianchi. La sostanza midollare è sviluppata in parte abbondantemente, in parte scarsamente, e si può affermare che i capelli in generale tanto più sono forti e buoni, quanto più la sostanza midollare è pronunciata e diffusa. Lo strato più esterno del capello è formato dalla pellicola superiore. Questa consiste di innumerevoli piccolissime squamme, che coprono il capello come le tegole d'un tetto; come nelle pigne, le estremità libere delle squammette tendono verso la cima del capello. Questa proprietà della pellicola superiore rende possibile di constatare presso un singolo capello, anche se privo del bulbo, quale sia la cima del capello. Basta tenere il capello tra il pollice e l'indice e sfregarlo colle dita di qua e di là. Il capello sdrucciolerà sempre avanti in una sola direzione, sicchè in ultimo si tiene tra le dita la cima del capello, come nella resta dell'orzo. La sostanza cornea dei capelli si comporta precisamente come quella della pelle. Assorbe l'acqua e conseguentemente si ingrossa. In alcuni capelli questa capacità d'ingrossarsi è differente, sicchè ne deriva un increspamento di capelli, che varia a seconda dell'umidità dell'aria. La sensibilità con cui i capelli reagiscono all' umidità, li rende atti ad essere adoperati in fini strumenti meteoroligici (igrometri). Increspature e riccioli artificiali perdono nell'aria umida la loro consistenza. I capelli crescono da giù all'insù ossia la parte nuova del capello si spinge avanti in modo che la cima del capello ne è sempre la parte più vecchia. I capelli hanno una data velocità di crescita, che varia a seconda delle differenti parti del corpo in cui si trovano a seconda dell'età della persona e anche sino a un certo grado, a seconda delle stagioni, (d'estate crescono più rapidamente che d'inverno) L'accrescimento medio d'un capello è di 1/3 sino a 1/2 millimetro al giorno. Ogni capello ha anche un limite d'accrescimento, così per esempio la tipica lunghezza dei capelli sulle tempie, sulla nuca è rilevantemente minore che quella dei capelli che coprono il rimanente del capo. Un accurato esame dei rapporti d'accrescimento dei capelli ha inoltre accertato, che contrariamente alla generale credenza, il tagliare i capelli non ne accelera punto la crescita. Dopo tutto quanto si è or detto, è superfluo forse di rilevare a parte, che la celerità dell'accrescimento dei capelli è molto influenzata dalle malattie, sieno queste locali o generali. I capelli sono troppo intimamente legati alle condizioni fisiologiche individuali dell'organismo su cui crescono, per poterli considerare indipendentemente da questo.

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Delle Inglesi si dice, ch'esse devono la loro bella ed abbondante capigliatura soltanto alla abitudine di spazzolare sempre, già fin dalla prima infanzia, i loro capelli mezz'ora al giorno. Prescindendo dal fatto ch'esso promuove l'accrescimento dei capelli, lo spazzolare è anche un ottimo mezzo di pulizia: spazzolandoli, si dà ai capelli splendore e lucidità e una posizione bella e regolare. Un importante problema della cura dei capelli è quello di sapere: come dobbiamo lavarci i capelli e quanto spesso? Il normale lavaggio dei capelli venga eseguito perfettamente con acqua e sapone. L'acqua sia molle (acqua piovana o acqua bollita) e ben tiepida, il sapone grasso. Conviene usare molta prudenza con le polveri da lavarsi. La maggior parte di queste contengono sostanze nocive, che bensì lavano bene i capelli, ma che a lungo andare li danneggiano. Anche il perossido d'idrogeno, come aggiunta all'acqua in cui ci laviamo il capo non è idoneo, perchè spezza i capelli e li fa divenir grigi. Signore con capelli lunghi adoperino un sapone liquido (di camomilla). Dopo aver insaponato bene i capelli, non più a lungo però di due minuti, bisogna sciacquarli accuratamente con acqua abbondante. Si deve porre specialmente attenzione che tutti i resti di sapone vengano allontanati bene dai capelli. L'ultima sciacquatura può esser fatta anche con acqua fredda, s e la pelle del capo non è troppo sensibile per questa. A signore che hanno la pelle delicata e capelli biondi, si può raccomandare per l'ultima riasciacquatura anche il thé di camomilla caldo. Chi è sensibile per qualsiasi sapone, può usare invece di questo un giallo d'uovo, con cui si soffrega la pelle del capo, che poi deve venir accuratamente lavata. Dopo lavati, i capelli vengano possibilmente asciugati presto. A tale scopo serve meglio l'uso di un ampio asciugamano ruvido e l'aria calda, non però eccessivamente. Non sta bene di coricarsi coi capelli bagnati. Gli apparecchi essiccatori in uso, sono bensì atti ad asciugare i capelli, non devono però venir usati molto da vicino, perchè grande calore nuoce ai capelli bagnati. Ogni volta, dopo aver lavato i capelli, è raccomandabile di ungersi la pelle del capo con una piccola quantità di olio, anche a chi ha i capelli grassi. Importante è infine di congiungere il lavacro dei capelli a un buon massaggio della pelle del capo (con le nocche e i polpastrelli delle dita), ciò che promuove assai il crescere e il sano sviluppo dei capelli. La frequenza dei lavacri dei capelli dipende dalle condizioni dei capelli stessi. Mediante l'ingrossamento i capelli perdono transitoriamente la capacità di assorbire il grasso delle glandole sebacee; perciò, se lavato di frequente, si spezzerà facilmente e diventerà ruvido. Capelli grassi di persone che vivono in aria polverosa, devono venir lavati più spesso che i capelli asciutti di persone che vivono in aria pura. Sebbene vi siano anche capelli, cui, per le loro eccellenti proprietà naturali, basta anche di venir lavati soltanto ogni quattro settimane, in generale si può fissare come una norma che gli uomini dovrebbero lavarsi i capelli una volta alla settimana, le donne ogni quindici giorni. Soltanto signore che hanno i capelli asciutti e fini possono attendere anche più a lungo, naturalmente però non trascurando le regolare cura giornaliera dei loro capelli. A queste è consigliabile anche di ungersi la pelle del capo, un giorno prima del lavacro, con puro olio vegetale (olio d'oliva o di mandorla), oppure di usare dopo il lavacro uno spirito contenente grasso. A chi ha i capelli molto grassi è raccomandabile l'uso d'uno spirito da capelli, che contiene un percento di acido salicilico o di resorcina e circa dieci parti di spirito di canfora. Per quanto riguarda l'uso delle diverse lozioni per capelli che sono in commercio, è indispensabile di conoscerne la composizione, se non vogliamo esporci al pericolo di adoperare proprio il contrario di ciò che ci sarebbe utile. Per i capelli grassi queste lozioni devono consistere di alcool concentrato con poco contenuto di grasso, mentre per capelli asciutti, di alcool diluito con un maggiore contenuto di grasso. Come grasso può venir adoperato anche l'olio di ricino, che in misura di 1/4 sino a 3 percento, promuove la crescita dei capelli. Altri medicamenti che promuovono il crescere dei capelli, come la tintura di canfora o di cantaride, sono sempre mezzi che cagionano una più forte affluenza di sangue alla pelle del capo. Le lozioni per i capelli non siano troppo profumate. Perchè i capelli sani hanno un loro odore proprio, che non si deve neutralizzare con essenze. Capelli troppo grassi hanno nondimeno a volte un odore sgradevole. Però anche in tal caso, quest'odore spiacevole non deve venir coperto mediante profumo, ma eliminato per mezzo di frequenti lavacri. Esercitano un effetto molto svantaggioso sulla crescita e sulla costituzione dei capelli i copricapo troppo stretti e strozzati. Essi contribuiscono in gran parte alla formazione della calvizie, sebbene questa abbia ancora una serie intera di altre cause. In ogni caso i naturali stimoli dell'aria e del sole giovano assai ai capelli, sicchè all'aria aperta è utile di tenere quanto più spesso il capo scoperto: starà bene però di tener presente anche che l'aria asciutta favorisce la ruvidezza dei capelli asciutti. E' falsa la credenza molto diffusa che il tagliare dei capelli eserciti su questi una influenza atta a promuovere la crescita. Il farsi tosare o rasare i capelli promuove bensì immediatamente una più celere crescita, ma ben presto esercita un effetto del tutto contrario, cioè rallenta il crescere dei capelli. Il farsi tagliare i capelli, come si usa regolarmente da signori e anche da signore che portano i capelli alla maschietta « garçonne », dal punto di vista dello sviluppo dei capelli, non ha assolutamente alcuna importanza. In ogni caso però è importante di rafforzare di tanto in tanto regolarmente i capelli, dal punto di vista estetico, come il radersi regolarmente la barba è indispensabile per uno che voglia vantare un esteriore ben curato. Il modo di rafforzare i capelli dipende dall':

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In ristoranti o caffè affollati non si resta troppo a lungo, neanche se si è fatta una consumazione abbondante. E' questo un naturale dovere di cortesia verso gli altri ospiti, che desiderano pure trovar posto. E' indecente bere più di quanto la sete c'impone. Specialmente in compagnia si stia molto attenti. Il bere eccessivamente non soltanto tradisce la mancanza di predominio su noi stessi, ma ha anche le solite e note conseguenze spiacevoli. Se si viene a trovarsi in una situazione penosa con un commensale troppo animato dal vino, si procuri di condurlo a casa quanto prima, dopo aver pagato anche il suo conto. Non si conducono bambini in un ristorante, che nel caso di assoluta necessità, e ti conviene sorvegliarli e tenerli in freno, in modo che non importunino nessuno. Al caffè non si va mai con bambini. I cani si lasciano a casa. Il dar a mangiare al cane dal piatto gli avanzi del pasto, è una indecenza di cui gli altri ospiti devono subito avvisare il proprietario o i camerieri del locale, che a loro volta devono far smettere immediatamente quest' abuso poco estetico ed antigienico. In ristoranti e caffè non si dovrebbe lasciare entrare merciaiuoli ambulanti, come purtroppo lo fanno molti proprietari, talvolta anche con l'approvazione di una grande parte degli ospiti, specialmente in provincia. Se non si vuole comperare niente, il meglio è di dire decisamente « Grazie ».

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