Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

UNICT

Risultati per: abbondante

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Per essere felici

179723
Maria Rina Pierazzi 5 occorrenze
  • 1922
  • Linicio Cappelli - Editore
  • Rocca San Casciano - Torino
  • paraletteratura-galateo
  • UNICT
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Il corredo sia dunque composto di tela fine, ben cucito e abbondante. Ai merletti, quasi sempre di poca durata, è bene preferire dei ricami a mano, eseguiti alla perfezione, i quali hanno senza dubbio un pregio maggiore. Ho detto "abbondante„ ma anche su questo non bisogna esagerare; vi sono talune spose che si fanno tanta biancheria da averne per venti anni e che finisce poi con l'ingiallire e passar di moda stando inadoperata e chiusa negli armadi. La biancheria, del corredo deve, innanzi tutto, essere adatta alla nuova posizione della sposa; se non potrà permettersi il lusso di una cameriera abile nello stirare e nella conservazione della roba, farà cosa giudiziosa prepararla nel modo più semplice possibile, senza complicazioni di merletti e di nastri, perchè una donna da tutto servizio gliela stirerebbe come Dio vuole, e darla settimana per settima alla stiratora, è una spesa oramai divenuta proibitiva per tante borse, senza contare che il consumo sarebbe eccessivo, a meno che la signora non si adattasse a stirarsela da sè. In ogni modo la biancheria più apprezzata è quella fatta con buona tela finissima e lavorata con ricchezza e semplicità. Tutte le altre cianciafruscole di seta, crespo, "linon„ hanno la vita di un'ora e sono, quasi sempre, il patrimonio dei cenciauoli. Il corredo deve essere, naturalmente, marcato con le cifre da sposa. Se questa, col matrimonio, assume un titolo nobiliare potrà farvi ricamare la corona — ma non potrà ricamarla nel caso che da nobile passi a nozze con un non titolato. Su questo punto si commettono, spesso e volentieri, parecchie infrazioni al buon senso e alla praticità. Nei luoghi ove la sposa — per tradizione familiare — reca nel corredo anche una parte di biancheria da tavola, questa dovrà essere segnata con le esclusive cifre del marito.

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Nelle colazioni sono ammessi gli antipasti; questi però saranno assolutamente aboliti nel pranzo serale; i cibi del pranzo, inoltre, saranno più leggieri ed elaborati, mentre il servizio di "dessert„ dovrà essere abbondante e sceltissimo. I vini serviti in bicchieri colorati, a seconda della quanta: preferibilmente vini italiani: Barolo, Capri, Marsala, Vin santo; nel centro della tavola le fruttiere di porcellana o d'argento colme di primizie, fra anfore di fiori e "trionfi„ di dolci. Possibilmente i convitati saranno serviti da due domestici i quali comincieranno la distribuzione delle vivande dal lati opposti della tavola.

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Quello che ci si può permettere nell'intimità della nostra casa non è sempre accettabile in società ove spesso si trovano signore che soffrono il fumo, e a cui non basta l' animo di confessarlo per privare i vicini di quel piacere innocente ed inutile; gli uomini potranno ritirarsi in un salotto adibito a tal uso ove si troverà in permanenza uno svariato e abbondante servizio di liquori. Bisogna confessarlo: ai nostri giorni i signori uomini considerano un po' troppo i salotti come "fumatorî„. È raro che dopo pochi minuti che un visitatore è in conversazione — tra amici, s'intende — non chieda il permesso di fumare. E siccome agli amici non si dice di no, così avviene che dopo un'ora di amichevoli conversare la sala in cui si trovano radunati gli ospiti prenda l'aspetto d'una tettoia di ferrovia dello Stato... E parlo di sigarette; in quanto ai sigari nessun uomo educato si permetterebbe di accenderne uno in presenza delle signore, nemmeno trattandosi dei più fini — se mai potrà ritirarsi con qualche amico sul balcone o in giardino, se proprio non può fare a meno di abbandonarsi alle dolcezze della nicotina. V'è anche qualche signora che non si perita di fumare sigari fini... e non fini; ma sono fortunatamente delle eccezzioni; una donna con un "trabucos„ o un "virginia„ fra le labbra è paragonabile a un barrocciaio, e si arguisce subito qual'è il grado della sua finezza e della sua educazione.

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La lista delle vivande deve essere abbondante e varia perchè gli invitati possano scegliere a tutt'agio ciò che è di loro gradimento. Tocca ai cavalieri occuparsi delle dame, richiedendo alla servitù ciò che si desidera di cibi e bevande calde e fredde. Invece il servizio di thè e di rinfreschi sarà preparato in un'altra sala e potrà essere frequentato sin dal principio del ballo il quale però non è mai iniziato prima delle ventidue.

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Le riunioni di questo genere non richiedono servizio di buffet; ma verrà preparato nella sala da pranzo oltre che il thè di rito, un assortimento vario ed abbondante di rinfreschi e di dolci. Talvolta — e questa è un abitudine deliziosa di certe famiglie — la pasticceria, i "sanwichs„ i pasticcini salati, sono opera della padroncina o delle padroncine di casa. Una nobile signora ebbe a dirmi, appunto mentre le sue figliuole servivano dolci e torte in una festicciuola di famiglia: — Sono due giorni che lavorano in cucina. Quando desiderano ricevere le loro amiche sanno già che cosa devono fare. Preparare un servizio completo di pasticceria senza ricorrere al confettiere. E siccome ne va del loro amor proprio, le assicuro che ci si mettono di buona voglia e ogni volta imparano a fare qualche cosa di nuovo.

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