Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: abbonamenti

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Regio Decreto 27 febbraio 1936, n. 645 - Approvazione del Codice postale e delle telecomunicazioni.

21906
Regno d'Italia 2 occorrenze
  • 1936
  • LLI - Lingua legislativa Italiana
  • diritto
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Il ministero delle comunicazioni ha facoltà di sospendere l'esercizio degli abbonamenti per ragioni di servizio.

Nelle ore di notte, subordinatamente all'orario degli uffici telefonici, sono ammessi abbonamenti per conversazioni interrurbane da scambiarsi ad ora fissa e per non meno di 30 giorni consecutivi, con ribasso sulle tariffe ordinarie.

Decreto del Presidente della Repubblica 29 marzo 1973, n. 156 - Approvazione del testo unico delle disposizioni legislative in materia postale, di bancoposta e di telecomunicazioni.

55708
Stato 5 occorrenze
  • 1973
  • LLI - Lingua legislativa Italiana
  • diritto
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Gli abbonamenti per comunicazioni internazionali ed intercontinentali sono, invece, soggetti alle condizioni previste dalle convenzioni e dagli accordi internazionali.

L'Amministrazione ha la facoltà di sospendere l'esercizio di tali abbonamenti per ragioni tecniche di servizio.

Nelle ore notturne, subordinatamente all'orario degli uffici telefonici, sono ammessi abbonamenti per comunicazioni interurbane da scambiarsi ad ora fissa e per non meno di 30 giorni consecutivi, fra due posti telefonici determinati.

Le stampe periodiche non devono avere carattere postulatorio né contenere pubblicità a favore proprio, eccetto quella relativa agli abbonamenti al periodico od ai periodici del gruppo editoriale mittente o alle vendite per corrispondenza.

Gli abbonamenti hanno facoltà, nei limiti e con le modalità stabilite nel regolamento, di provvedere direttamente o di servirsi di ditte autorizzate per la fornitura e messa in opera degli apparecchi telefonici in derivazione interna, abilitati totalmente o parzialmente a comunicare con la rete telefonica pubblica, nonché delle condutture ed accessori relativi, salvo il collaudo e l'allacciamento all'apparecchio principale da parte dell'esercente.

La valutazione delle testate editoriali cartacee e "online" - abstract in versione elettronica

157433
Moro Visconti, Roberto 1 occorrenze
  • 2015
  • DoGi - Dottrina Giuridica
  • diritto
  • ITTIG
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Per la valutazione delle testate editoriali si utilizzano formule empiriche proposte dalla dottrina, che tengono conto dei ricavi tipici attesi (vendite/abbonamenti, pubblicità ...) e delle perdite operative maturate per lo sviluppo della stessa; la valutazione delle testate "on line" e dei siti/canali tematici presenti sul web presenta ulteriori peculiarità e problematicità. La valutazione non può prescindere da un'analisi strategica dei modelli di "business", caratterizzati da forte discontinuità tecnologica e di mercato, con una graduale trasmigrazione verso le testate "on line". Il concetto di testata, in termini valutativi e di tutela giuridica, presenta affinità con il "marchio", identificandosi anche con il nome e il logo che essa esprime.

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