Come possiamo abbinare le categorie giuridiche con quelle cliniche, divergenti per significato, statuto epistemologico, obiettivi e fini? I dati della ricerca neuroscientifica possono sostituire l'approccio clinico tradizionale? Il "che cosa ha" e il "chi è" quella persona da periziare si articola attraverso passaggi progressivi che includono strategie relazionali, tecniche di intervista, raccolta di dati anamnestici, ricorso a test mentali e ad altri mezzi di indagine, individuazione di criteri diagnostici specifici o può essere sostituito da tecniche neuropsicologiche e neuroscientifiche che pretendono di stabilire relazioni unicausali tra comportamenti manifesti e funzionamenti cerebrali?