Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

UNICT

Risultati per: abbigliarsi

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Come devo comportarmi?

171831
Anna Vertua Gentile 1 occorrenze
  • 1901
  • Ulrico Hoepli
  • Milano
  • paraletteratura-galateo
  • UNICT
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Ho sentito io, un bravo e ottimo signore, dire, che egli non usciva mai con la propria moglie, perchè aveva l'abitudine di abbigliarsi in maniera da attirare sguardi e critiche. E dunque obbligo della saggia moglie quello di aver cura del proprio modo di vestire. Ci sono donne, poche; ma ce ne sono, cui manca assolutamente il gusto dell'eleganza. Queste dovrebbero imporsi di studiare il modo aggraziato del vestire, di osservare molto, leggere, chiedere consigli. È anche questo un dovere, poichè mancandovi si reca dispiacere e si va incontro a mortificazioni ed a crucci, Ma il gusto di farsi eleganti e belle non ecceda fino alla vanità, che allora non sarebbe più un dovere, ma un male. La vanità, nemica del buon senso, ottenebra il pensiero e spadroneggia il sentimento. Quante non sono cattive mogli e madri trascurate perchè date in balia della vanità! Vestire bene e elegantemente per soddisfare al gusto estetico del marito, per un fine sentimento di affettuoso rispetto verso di lui, la famiglia, gli amici ed il prossimo in generale, in fine per decoro, è lodevole qualità, anzi virtù. Vestire bene e con sfarzosa eleganza, per attirare gli sguardi, per far pompa di ricchezza e primeggiare, è leggerezza, è superbia, è vanità nel vero senso della parola. E quando l'anima della donna è tiranneggiata da questa passione sciocca e fatale, gli affetti sani e santi, pur troppo, ci vanno di mezzo; il dovere è spesso sacrificato; la dignità affoga miseramente nelle cianciafruscole costose e inutili. Oh quella benedetta via di mezzo, che pure è l'unica sicura, come è difficile a seguirsi!

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