Pur apprezzando l'imponente sforzo compiuto dal Governo non possiamo non rimarcare che le norme relative alle entrate tributarie ed al contenimento delle spese sembrano penalizzare i contribuenti meno abbienti. Alcune disposizioni non sembrano inoltre esenti da eccezioni di legittimità costituzionale.
Mentre la Corte costituzionale, con l'ordinanza n. 95 del 2012, differisce ancora la pronuncia sulla legittimità dell'esclusione dal patrocinio a spese delle Stato dei "non abbienti" indagati, imputati o condannati per reati tributari, si moltiplicano i dubbi sulla razionalità ed opportunità della scelta del legislatore ordinario, che diventa indifendibile alla luce dei problemi giuridici e pratici che determina. Appare invece preferibile rimuovere il divieto, riconoscere il patrocinio a chi lo richiede, prevedere controlli immediati e seri sulla veridicità della "non abbienza", sanzionare senza ritardo le false dichiarazioni (che si risolvono in una truffa ai danni delle Stato), mettere in chiaro l'obbligo di restituire le "spese di difesa" anticipate dallo Stato ove sopravvenga lo stato di "abbienza".