Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Come si fa e come non si fa. Manuale moderno di galateo

200712
Simonetta Malaspina 4 occorrenze
  • 1970
  • Milano
  • Giovanni de Vecchio Editore
  • paraletteratura-galateo
  • UNICT
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Non è d'obbligo per la padrona di casa assicurarsi che tutti gli ospiti abbiano da sedersi. Di solito, anzi, gli invitati preferiscono stare in piedi per passeggiare e incontrare il maggior numero possibile di persone. Per gli invitati non è obbligatoria la puntualità. Tutti possono concedersi un certo ritardo e trattenersi appena una mezz'ora. La padrona di casa deve prevedere queste eventualità, perciò fare in modo che il numero degli invitati sia superiore a quello di qualsiasi altro tipo di ricevimento. Più gente c'è e si rinnova, più l'atmosfera diventa gaia e festosa. Il buffet di un cocktail è abbastanza semplice. Vengono serviti cocktail, bevande analcoliche, salatini, tartine e qualche pasticcino. Niente torte. Quando ci sono due o tre camerieri (come nel caso di chi affidi l'organizzazione di un cocktail a una ditta specializzata in ricevimenti), le bevande vengono servite su un vassoio, già versate nei bicchieri, e offerte agli invitati. Soltanto quando si può contare su una sola persona di servizio, il cocktail può essere servito al buffet insieme ai salatini e ai dolci, e ciò per semplificare il servizio. Quando il cocktail è molto numeroso occorre preparare più di un buffet. In questo caso, è chiaro, bisogna disporre di locali molto grandi e di un servizio accurato. Se il cocktail invece viene servito a pochi ospiti, manca il tono del ricevimento.È allora lo stesso padrone di casa che prepara e serve le bevande ai suoi amici insieme con qualche salatino. È logico che sia l'uomo a occuparsi di tutto ciò, perché si presuppone che egli abbia più pratica della moglie nel preparare bevande alcoliche. Bisogna tener presente che non tutti amano l'alcool, e quindi bisogna avere sempre nel frigorifero qualche bottiglietta di succo di frutta o altra bevanda analcolica. Non è necessario abbondare con salatini e olive: bastano due piattini, tanto per accompagnare il liquido. A un cocktail gli uomini vestiranno di scuro, e le signore indosseranno abiti da pomeriggio elegante. Se il cocktail è di poche pretese, le signore potranno indossare un semplice abito di tessuto elegante, o un tailleur da pomeriggio ravvivato da un bel gioiello. Naturalmente se il cocktail ha un tono molto elegante, bisogna regolarsi di conseguenza. Le signore, potranno indossare un abito un po' scollato e portare in testa un'acconciatura-cappello: quest'ultima, oltre tutto, è quasi obbligatoria se la signora non è più molto giovane. Le giovanissime, per un cocktail molto elegante, potranno sfoggiare qualche scollatura più audace, meglio se accortamente velata. Nessuna donna, comunque, deve dimenticare che la propria eleganza si misura dal suo saper adattarsi alla circostanza, all'ora e al proprio fisico. Ragazzi e bambini sono esclusi dai cocktail, e non solo quelli degli invitati, ma anche i bambini dei padroni di casa saranno allontanati.

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Il ballo può essere in un locale pubblico e ad esso possono partecipare tutte le ragazze che abbiano l'età giusta per essere considerate debuttanti. È obbligatorio l'abito bianco. Ma può anche essere la madre della diciottenne che organizza il ballo per quest'ultima e in questo caso sarà soltanto sua figlia al centro della festa come debuttante (anche se in pratica sono invitate tante ragazze della sua stessa età. È giusto che lei sola indossi il tradizionale abito bianco; le giovani invitate commetterebbero un errore se si presentassero alla festa vestite allo stesso modo. Il ballo in onore di una debuttante deve sempre essere organizzato in grandissimo stile. Ci vogliono molti camerieri, molte sale, un fornitissimo buffet (e anche più d'uno), l'orchestra, ecc. Se la casa non lo permette, si può organizzarlo in un circolo o affidarsi a una ditta specializzata. Mai ripiegare sulle soluzioni a metà tra l'ambizione e l' economia. Chi non può permettersi un ballo del genere, si limiti a preparare una festa cordiale, alla buona, per soli ragazzi, gli inviti saranno fatti semplicemente per telefono o a voce. Non sarà necessario l'abito da sera lungo, che invece è obbligatorio per il grande ballo, e i ragazzi saranno non in smoking ma in abito scuro. Al posto dell'orchestra ci sarà un semplice giradischi: è però consigliabile tenerne un alto di riserva nel caso che il primo dovesse guastarsi. La discoteca dev'essere ben fornita, e se non si hanno molti bei dischi si può chiedere agli amici di portarne qualcuno in prestito. La festa può protrarsi oltre la mezzanotte, a condizione che i vicini di casa siano avvertiti. Per il buffet, bisogna tener conto dell'appetito dei ragazzi e della loro maggiore disinvoltura nel servirsi. Per queste feste non si può assolutamente accettare la soluzione pic-nic. Al termine del rinfresco è d'obbligo una bella e grossa torta bianca (senza candeline): sarà la festeggiata a tagliare la prima fetta. Un'ultima precisazione: la festa dei 18 anni non è assolutamente obbligatoria. Molte ragazze si sentono più moderne rinunciando a questo conformismo che risale al secolo scorso.

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E quando poi arriva il momento, i genitori devono trovare il coraggio di spingere i figli lontano dal comodo nido della famiglia, affinché essi abbiano la possibilità di sviluppare liberamente la loro personalità, di guadagnarsi il pane da soli, e di scegliersi un compagno o una compagna adatti alle proprie aspirazioni. Fino a quando i ragazzi vivono sotto il tetto dei genitori, questi ultimi devono esigere rispetto ed ubbidienza, non con la tirannia e la severità, ma piuttosto con l'amore e con la comprensione. Un ragazzo indisciplinato e scortese è il risultato di un'educazione sbagliata. Quando i figli sono molti, i genitori non devono manifestare preferenze per l'uno o per l'altro. Queste ingiustizie feriscono gravemente la sensibilità dei ragazzi e influiscono inevitabilmente sulla loro personalità. Tutti i figli devono essere uguali. Per questo motivo non è consigliabile dare al maggiore un'autorità da "primo maschio" che potrebbe indurlo ad assumere antipatici atteggiamenti tirannici nei confronti dei fratelli e soprattutto delle sorelle. E non bisogna neppure avere verso l'ultimo nato un'indulgenza ingiustificata e pericolosa. Non devono esistere gerarchie tra i figli. L'importante è che i rapporti siano regolati da una reciproca collaborazione e da un affetto sincero. Bisogna insegnare ai propri figli a rispettarsi e a rispettare. I genitori si astengano dal punire i figli con schiaffi o altri castighi corporaii. Questi sistemi di terrorismo domestico sono contrari a qualsiasi moderno criterio pedagogico. Bisogna poter giungere al cuore di un bambino o di un ragazzo attraverso la sua sensibilità e la sua intelligenza. Una madre e un padre veramente in gamba sapranno sempre scegliere le parole adatte per far capire ai loro figli il male fatto. Le scuse non vanno pretese a tutti i costi; poiché il pentimento deve essere la conseguenza di un ragionamento, non di una guancia rossa per un ceffone. Non bisogna neppure minacciare a vuoto. Questo metodo è il metodo migliore per abituare i figli a diffidare dei genitori e a non credere a tutto ciò che in seguito diranno loro. Bisogna rivolgersi ai figli con sincerità, a prescindere dai loro anni. Anche un bambino molto piccolo sa capire per istinto dove comincia la finzione. La sua reazione immediata può essere forse di sorpresa o di paura, secondo i casi, ma col tempo essa si trasforma in un sentimento di scetticismo e di incredulità. (V. anche le voci Famiglia e Figli.)

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Pensiamo però che tutti abbiano il diritto di avere una casa comoda e simpatica, nella quale sia piacevole tornare dopo una giornata di lavoro o trascorrere un'intera giornata di riposo, e di conseguenza anche il dovere di adoperarsi per migliorarla nei limiti delle proprie possibilità. Da dove si comincia ad arredare una stanza? A nostro parere, dal pavimento e dalle finestre. Una stanza con un bel tappeto, possibilmente a tinta unita e tale da coprire tutta la superficie del pavimento, e con una tenda alla finestra ricca e ben fatta, è già pronta per accogliere degnamente qualsiasi tipo di mobile, da quello antico a quello modernissimo, da quello acquistato dall'antiquario a quello ridipinto in casa da un marito ingegnoso. Altra regola utile è quella che suggerisce di non mettere troppi mobili nella stessa stanza, per evitare che assomigli a un emporio; specialmente se un mobile ha una sua "importanza", deve "respirare", deve cioè avere lo spazio sufficiente per risaltare. I mobilI si possono accostare in vari modi, e anche se ci sono differenze di stili non sempre importa. Certe volte, anzi, si riesce a ottenere un buon effetto collocando in un arredamento tutto moderno uno o due pezzi antichi. Ciò che importa è una certa armonia di colori e di dettagli. Se la parete ha una tappezzeria a fiori molto vistosa, i divani dovranno essere a tinta unita; se la tenda è a righe la tappezzeria dei mobili non potrà essere fiorata. Ciò non toglie che in certi casi si possano ottenere risultati piacevolissimi proprio da violenti contrasti di tinta e di disegni, ma allora è meglio affidarsi a un vero arredatore o seguire con attenzione i consigli e le illustrazioni di una rivista specializzata. La luce, nell'arredamento, è molto importante. Nello scegliere un appartamento, anzitutto bisogna badare alla sua esposizione: gli appartamenti con le finestre esposte tutte a nord, difficilmente sanno essere accoglienti. Quanto alla luce elettrica ce ne sia in abbondanza in tutte le stanze, ma sempre in modo che sia possibile, volendo, creare nello stesso ambiente zone di ombra e di penombra. Il lampadario centrale insomma non è sempre una soluzione eccellente, e oggi si tende a eliminarlo. In certi locali (studio, biblioteca) è meglio fare uso di lampade a stelo o da tavola, o di "appliques" a muro, che pur dando lurninosità a tutta la stanza non impediscono di regolarla a piacere. Importanti sono anche i quadri e i soprammobili. Qualche anno fa i quadri andavano appesi alti sulle pareti, oggi la moda consiglia di spostarli verso il basso in modo che possano essere visti meglio. Una parete inoltre dev'essere "ornata" dai quadri e non malamente riempita di dipinti alla rinfusa, senza ordine e criterio. Vale a dire che nel disporre i quadri bisogna tener conto di come appariranno nel complesso, tutti insieme. È bene preoccuparsi anche che ci sia un'armonia tra il genere di quadro e il tipo di cornice. Non mettete fotografie insieme con quadri a olio. Niente cattive stampe, riproduzioni scadenti, quadri famosi riprodotti per uso domestico. Prima di appendere un quadro, riflettete in quale stanza potrà meglio figurare. In linea di massima le stampe vanno nell'ingresso e nel corridoio, i quadri a olio in salotto, gli acquarelli in sala da pranzo e nelle camere da letto. Sulla distribuzione influisce anche lo stile dei mobili, l'epoca del quadro, il soggetto, e tante altre cose ancora che una persona di buon gusto saprà sicuramente riconoscere e valutare nel modo giusto. Anche nella stanza da bagno potrete, volendo, mettere una serie di stampe; ma l'ararredamento dovrà, allora, avere un certo tono. Per i soprammobili occorre avere molto senso critico. Eliminiamo la vecchia bomboniera mandataci da una lontana cugina, piuttosto che allinearla su un ripiano o promuoverla al rango di portacenere per il quale non è stata fatta; come pure statue e vasi di mediocre fattura. Un soprammobile, per ornare ed essere ammirato, dev'essere davvero bello: non è indispensabile che sia costoso, perché il gusto non virtù valutabile in moneta. Un soprammobile di gran valore risalterà meglio se esposto da solo in un angolo bene scelto. Non si mettano sullo stesso ripiano troppi soprammobili: per queste "sfilate" bisogna essere certi della propria competenza. Solo se siete collezionisti (per esempio di fermacarte) sarà graziosa una vetrinetta con tutti i vostri tesori.

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