Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 - Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.

45778
Stato 16 occorrenze

Il datore di lavoro provvede affinché i lavoratori o i loro rappresentanti abbiano accesso alla documentazione di cui al comma 4.

Il datore di lavoro provvede affinché i lavoratori o i loro rappresentanti abbiano accesso, a richiesta, alla documentazione oggetto della notifica di cui ai commi l e 2.

Prima di procedere alla esecuzione di lavori su lucernari, tetti, coperture e simili, deve essere accertato che questi abbiano resistenza sufficiente per sostenere il peso degli operai e dei materiali di impiego.

Ove gli accertamenti sanitari abbiano evidenziato, nei lavoratori esposti in modo analogo ad uno stesso agente, l'esistenza di anomalia imputabile a tale esposizione, il medico competente ne informa il datore di lavoro.

Ove gli accertamenti sanitari abbiano evidenziato, nei lavoratori esposti in modo analogo ad uno stesso agente, l'esistenza di una anomalia imputabile a tale esposizione, il medico competente ne informa il datore di lavoro.

Il documento di cui al comma 1 deve essere compilato prima dell'inizio del lavoro ed essere riveduto qualora i luoghi di lavoro, le attrezzature o l'organizzazione del lavoro abbiano subito modifiche, ampliamenti o trasformazioni rilevanti.

Le aperture nei muri prospicienti il vuoto o vani che abbiano una profondità superiore a m 0,50 devono essere munite di normale parapetto e tavole fermapiede oppure essere convenientemente sbarrate in modo da impedire la caduta di persone.

Possono essere addetti alla rimozione, smaltimento dell'amianto e alla bonifica delle aree interessate i lavoratori che abbiano frequentato i corsi di formazione professionale di cui all'articolo 10, comma 2, lettera h), della legge 27 marzo 1992, n. 257.

Ai fini della misurazione dell'amianto nell'aria, di cui al comma l, si prendono in considerazione unicamente le fibre che abbiano una lunghezza superiore a cinque micrometri e una larghezza inferiore a tre micrometri e il cui rapporto lunghezza/larghezza sia superiore a 3:1.

Salvi i casi particolari che richiedono una frequenza diversa stabilita dal medico competente, la periodicità delle visite di controllo è biennale per i lavoratori classificati come idonei con prescrizioni o limitazioni e per i lavoratori che abbiano compiuto il cinquantesimo anno di età; quinquennale negli altri casi.

Le organizzazioni sindacali e le associazioni dei familiari delle vittime di infortuni sul lavoro hanno facoltà di esercitare i diritti e le facoltà della persona offesa di cui agli articoli 91 e 92 del codice di procedura penale, con riferimento ai reati commessi con violazione delle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro o relative all'igiene del lavoro o che abbiano determinato una malattia professionale.

Qualora le attrezzature richiedano per il loro impiego conoscenze o responsabilità particolari in relazione ai loro rischi specifici, il datore di lavoro prende le misure necessarie affinché: a) l'uso dell'attrezzatura di lavoro sia riservato ai lavoratori allo scopo incaricati che abbiano ricevuto una formazione adeguata e specifica; b) in caso di riparazione, di trasformazione o manutenzione, i lavoratori interessati siano qualificati in maniera specifica per svolgere detti compiti.

Il datore di lavoro: a) assicura che i lavoratori dispongano di servizi igienici appropriati ed adeguati; b) dispone che i lavoratori abbiano in dotazione idonei indumenti protettivi da riporre in posti separati dagli abiti civili; c) provvede affinché i dispositivi di protezione individuale siano custoditi in luoghi determinati, controllati e puliti dopo ogni utilizzazione, provvedendo altresì a far riparare o sostituire quelli difettosi o deteriorati, prima di ogni nuova utilizzazione.

L'obbligo di cui al precedente periodo si applica anche a coloro che abbiano frequentato i corsi di cui all'articolo 3 del decreto ministeriale 16 gennaio 1997 e agli esonerati dalla frequenza dei corsi, ai sensi dell'articolo 95 del decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626.

L'attestato di cui al comma 2 non è richiesto per coloro che, non più in servizio, abbiano svolto attività tecnica in materia di sicurezza nelle costruzioni, per almeno cinque anni, in qualità di pubblici ufficiali o di incaricati di pubblico servizio e per coloro che producano un certificato universitario attestante il superamento di un esame relativo ad uno specifico insegnamento del corso di laurea nel cui programma siano presenti i contenuti minimi di cui all'allegato XIV, o l'attestato di partecipazione ad un corso di perfezionamento universitario con i medesimi contenuti minimi. L'attestato di cui al comma 2 non è richiesto per coloro che sono in possesso della laurea magistrale LM-26.

In tutte le attività nelle quali la valutazione di cui all'articolo 271 evidenzia rischi per la salute dei lavoratori, il datore di lavoro assicura che: a) i lavoratori dispongano dei servizi sanitari adeguati provvisti di docce con acqua calda e fredda, nonché, se del caso, di lavaggi oculari e antisettici per la pelle; b) i lavoratori abbiano in dotazione indumenti protettivi od altri indumenti idonei, da riporre in posti separati dagli abiti civili; c) i dispositivi di protezione individuale siano controllati, disinfettati e puliti dopo ogni utilizzazione, provvedendo altresì a far riparare o sostituire quelli difettosi prima dell'utilizzazione successiva; d) gli indumenti di lavoro e protettivi che possono essere contaminati da agenti biologici vengano tolti quando il lavoratore lascia la zona di lavoro, conservati separatamente dagli altri indumenti, disinfettati, puliti e, se necessario, distrutti.

Sulla trasformazione delle cooperative - abstract in versione elettronica

102007
Mancuso, Francesca 1 occorrenze
  • 2008
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Soluzione di compromesso quella del legislatore, il quale ha mantenuto in vigore il divieto di trasformazione per le cooperative c.d. protette, di cui all'art. 14 della l. n. 127/1971, evitando così che le società che abbiano accesso alle maggiori agevolazioni, soprattutto tributarie, possano poi avvantaggiarsi a fini speculativi delle risorse accumulate.

La prova per presunzioni della responsabilità della p.a. e della quantificazione del danno - abstract in versione elettronica

102049
Proietti, Roberto 1 occorrenze
  • 2008
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Anche in merito alla quantificazione del danno patito a causa dell'adozione di provvedimenti illegittimi che abbiano pregiudicato interessi legittimi, l'onere probatorio può ritenersi assolto se l'interessato indica, a fronte di un danno certo nella sua verificazione, taluni criteri di quantificazione dello stesso. Questa soluzione, peraltro, è coniugabile con la previsione di cui all'art. 35, comma 2, del d.lg. n. 80/98, che ha attribuito al giudice il potere ordinario di fissare i criteri di liquidazione del danno da determinarsi tra le parti in ambito stragiudiziale.

Abbigliamento e giudizio di confondibilità - abstract in versione elettronica

102157
Alari Ghigi, Eugenia 1 occorrenze
  • 2008
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Le pronunce che si annotano hanno fatto propri i principi giurisprudenziali prevalenti, statuendo che in presenza di una forte somiglianza fra i segni in conflitto, i prodotti di abbigliamento facenti parte di una classe indivisibile comprensive sia di prodotti in cashmere che in altro tipo di lana e anche in caso di ridotta somiglianza tra i prodotti che i marchi sono destinati a contraddistinguere, come tra prodotti in pelle e capi di abbigliamento, sussiste un rischio di confusione per il pubblico destinatario, che può credere che i prodotti abbiano la medesima origine commerciale.

Recesso del socio collegato alla durata indeterminata del vincolo sociale e strumenti di reazione della società - abstract in versione elettronica

102197
Picaroni, Elisa 1 occorrenze
  • 2008
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., che riconosce alla società la facoltà di revocare la delibera che ha legittimato il recesso del socio, deve essere interpretata in senso ampio, fino a comprendere anche i casi, contemplati nell'art. 2473, comma 1, in cui il diritto di recesso è collegato ad operazioni della società che non abbiano assunto la veste di delibera. Nondimeno, il riferimento testuale alla "revoca", e quindi al ripristino della situazione antecedente, esige la corrispondenza tra delibera/operazione della società che ha legittimato il recesso del socio e strumento di reazione con il quale la società può utilmente esercitare lo jus poenitendi e neutralizzare il recesso.

Reati societari "non punibili" e obbligo di denuncia - abstract in versione elettronica

102343
Giunta, Fausto 1 occorrenze
  • 2008
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Ci si chiede se i fatti narrati abbiano rilevanza penale e siano suscettibili di dover essere denunciati all'autorità giudiziaria.

Limiti amministrativi alla reiterazione del potere impositivo a fronte della esistenza di un giudicato tributario - abstract in versione elettronica

102509
Donatelli, Samuele 1 occorrenze
  • 2008
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Pare che i giudici abbiano temuto che l'esistenza della pregiudicata sul primo atto potesse, in qualche maniera, essere preclusiva della possibilità per l'Ufficio di reiterare l'atto. Quindi, al fine di ritenere che l'ente impositore non incorreva in alcuna preclusione, hanno elaborato tutta una serie di passaggi (facendo leva sull'autotutela) allo scopo di poter arrivare ad affermare che non vi erano limiti di sorta - sia di carattere amministrativo che processuale derivante dal giudicato - alla rinnovazione dell'atto.

L'affidamento diretto di servizi pubblici locali in favore dei soggetti proprietari delle reti - abstract in versione elettronica

102823
Goso, Richard 1 occorrenze
  • 2008
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La decisione affronta i problemi interpretativi posti dall'art. 113, comma 14, del testo unico degli enti locali, che consente ai comuni e alle province di affidare direttamente, prescindendo dall'esperimento di una procedura competitiva ad evidenza pubblica, la gestione di servizi o di loro segmenti ai soggetti che abbiano la proprietà delle reti, degli impianti e delle altre dotazioni patrimoniali a tal fine occorrenti. La soluzione fornita dal Consiglio di Stato, muovendo dalla constatazione del carattere eccezionale di tale disposizione, ne delimita rigorosamente l'ambito applicativo e fornisce una precisa definizione degli elementi oggettivi che costituiscono la nozione di rete per l'erogazione di un servizio pubblico locale.

"Provvigioni" e "consulenze" nell'IVA - abstract in versione elettronica

102901
Dus, Sergio; Lupi, Raffaello 1 occorrenze
  • 2008
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L'esenzione prevista dalla disciplina IVA per le provvigioni di intermediazione finanziaria deve ritenersi applicabile anche ai corrispettivi erogati dai gestori per l'attività di consulenza svolta dagli intermediari che abbiano i requisiti di professionalità previsti dalla direttiva MIFID, attività che è qualificata come intermediazione anche dalle modifiche di imminente introduzione nella direttiva IVA. Anche se il termine "consulenza", senza dubbio più elegante rispetto a quello di "commissione", "provvigione" o compenso di mediazione, tende a guadagnare spazio nel mondo degli affari, l'applicazione dei tributi, come spesso ci ricordano le stesse autorità fiscali, deve avere come riferimento la sostanza economica dei fenomeni.

Il ricorso per Cassazione della parte vittoriosa nel merito è sempre (anche quando ha oggetto una questione di giurisdizione?) condizionato de iure. Un silenzioso revirement o una "deviazione temporanea"? - abstract in versione elettronica

103203
Rusciano, Silvia 1 occorrenze
  • 2008
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Nonostante le Sezioni Unite abbiano cercato di porre un punto fermo nel 2001 (con le sentenze 212, 213 e 214), non tutti i problemi sono stati risolti. Infatti dubbi interpretativi residuano intorno alla nozione di questione rilevabile di ufficio, giacché rilevabilità non è soltanto sinonimo di riesaminabilità d'ufficio in cassazione.

L'accertamento in base a medie di settore: dal paradigma statistico, alla specifica attività verificata, all'obbligo di "corrispondente" motivazione - abstract in versione elettronica

103347
Soncini, Carlo 1 occorrenze
  • 2008
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L'obbligo e il contenuto della motivazione dell'avviso di accertamento sono intimamente connessi all'attività istruttoria e di accertamento che l'amministrazione finanziaria deve compiere; e, quindi, in caso di utilizzo degli studi di settore hanno una portata più ampia di quanto non preveda la relativa disciplina normativa, al fine di rendere intelligibili per il contribuente interpolazioni statistiche particolarmente complesse e di fargli conoscere, e verificare, i dati che costituiscono base di partenza dell'elaborato percorso statistico, come pure quali elementi, interni o esterni, abbiano concorso al ricalcolo dei ricavi.

Misure alternative alla detenzione: natura giuridica e validità - abstract in versione elettronica

104267
Balletti, Mariagrazia 1 occorrenze
  • 2008
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Tale riflessione contribuisce a chiarire la portata dell'art. 27 Cost. sulla finalità rieducativa della pena, verificando come le misure alternative abbiano saputo dare concretezza al dettato costituzionale, adeguandosi - quale strumento molto flessibile - all'evolversi delle esigenze che si delineano nel corso del tempo.

Fallimento dei sistemi di controllo. Estensione all'ambito pubblico dei risultati di una ricerca intersettoriale - abstract in versione elettronica

104565
Turri, Matteo 1 occorrenze
  • 2008
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In seguito si espongono i risultati di un'indagine empirica tesa a verificare come i fattori individuati abbiano rilevanza per comprendere il fallimento dei sistemi di controllo delle università italiane.

Noterella sull'impugnazione esperibile nell'ipotesi di applicazione di sanzione sostitutiva - abstract in versione elettronica

104591
Nuzzo, Francesco 1 occorrenze
  • 2008
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Nel presente scritto viene esaminato un profilo della tematica delle impugnazioni, con riferimento specifico alle decisioni di condanna per contravvenzione che abbiano conflitto la pena dell'ammenda come sanzione sostitutiva dell'arresto, ai sensi dell'art. 53 l. 24 novembre 1981, n. 689. Alla luce dell'indirizzo fissato dalle Sezioni unite con la pronuncia 3 febbraio 1995, Bonifazi, si individua nell'appello il mezzo di impugnazione esperibile, in quanto bisogna aver riguardo, nella interpretazione dell'art. 593, comma 3, c.p.p. - che dichiara inappellabili le sentenze di condanna per reati per i quali è stata applicata la sola pena dell'ammenda - alla pena originaria e non a quella che il giudice ha applicato in sostituzione.

Utilizzabilità e valenza probatoria della testimonianza indiretta - abstract in versione elettronica

105251
Pirillo, Maura 1 occorrenze
  • 2008
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Nella sentenza in commento la Suprema Corte, pronunciandosi in specifico in materia di reati sessuali commessi ai danni di un minore, affronta nuovamente le delicate e problematiche questioni relative alla utilizzabilità ed alla valenza probatoria della testimonianza de relato nel caso in cui, pur essendo stata indicata la fonte diretta di conoscenza, le parti abbiano rinunciato ad escutere il teste di riferimento.

Necessaria verifica del requisito oggettivo per l'esenzione ICI a favore degli enti non commerciali - abstract in versione elettronica

106013
Spaziani Testa, Giorgio 1 occorrenze
  • 2008
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La disposizione deve ora essere letta con riferimento ad una norma di interpretazione autentica di non facile applicazione, in forza della quale l'esenzione deve intendersi applicabile alle attività "che non abbiano natura esclusivamente commerciale".

L'esenzione delle plusvalenze reinvestite in "start up" - abstract in versione elettronica

106121
Andreani, Giulio; Tubelli, Angelo 1 occorrenze
  • 2008
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Il d.l. n. 112/2008, allo scopo di incentivare gli investimenti in "start up", ha introdotto l'esenzione delle plusvalenze realizzate (principalmente) da persone fisiche, al di fuori di un'attività d'impresa, in dipendenza della cessione di partecipazioni - sia "qualificate" sia "non qualificate" - in società, tanto di persone quanto di capitali, o di strumenti finanziari, a condizione che: le partecipazioni o gli strumenti siano stati posseduti da almeno tre anni; le società cui si riferiscono le partecipazioni e gli strumenti finanziari siano costituite da non più di sette anni; le plusvalenze vengano reinvestite in "start up" entro due anni; le società, le cui partecipazioni (o strumenti finanziari) sono oggetto di cessione, abbiano eseguito investimenti "produttivi".

Rimborso per incentivi all'esodo: contrasti tra Corte UE e giurisprudenza nazionale - abstract in versione elettronica

106251
Delli Falconi, Francesco; Marianetti, Giuseppe 1 occorrenze
  • 2008
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La diatriba sul diritto al rimborso delle maggiori imposte pagate dai lavoratori di sesso maschile di età superiore ai 50 anni che abbiano percepito incentivi all'esodo non cessa di suscitare posizioni contrastanti anche all'interno della giurisprudenza tributaria. Ma una recente sentenza della Corte di giustizia UE sembra aver definitivamente risolto la questione accordando ai contribuenti in questione il diritto ad ottenere il rimborso richiesto. Alla luce della recente posizione del giudice comunitario, sarebbe auspicabile un intervento da parte dell'amministrazione che, cambiando orientamento, dovrebbe, nell'ottica di deflazionare il contenzioso in materia, riconoscere il rimborso per tute le controversie in atto.

L'Assonime chiarisce la "sostitutiva" sui riallineamenti da consolidato e trasparenza - abstract in versione elettronica

106523
Committeri, Gian Marco; Scifoni, Gianfilippo 1 occorrenze
  • 2008
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Con la Finanziaria 2008 è stato introdotto un importante meccanismo di semplificazione, per la verità da tempo atteso dagli addetti ai lavori, che consente ai contribuenti che abbiano optato (o che intendano farlo) per i regimi della trasparenza delle società di capitali, del consolidato nazionale o mondiale di evitare le complessità applicative dell'intricata disciplina di riallineamento obbligatorio delle differenze di valore di cui agli artt. 115, comma 11, 128 e 141 del T.U.I.R. E' stato, infatti, previsto un meccanismo alternativo, semplificato e forfetario, per "uscire" dal labirinto della gestione dei riallineamenti (in presenza di opzione già esercitata per uno dei menzionati regimi) o, nel caso contrario di opzione non ancora esercitata, per "entrare" nei regimi opzionali di consolidato o trasparenza senza dover sottostare a complesse procedure o, in alcuni casi, ad effetti rettificativi di risultati fiscali tali da rendere conveniente rinviare l'esercizio dell'opzione attendendo il decorso del termine decennale di "osservazione".

Condizioni di detraibilità per l'imposta versata nell'esecuzione del "consignment stock" - abstract in versione elettronica

106565
Sirri, Massimo; Zavatta, Riccardo 1 occorrenze
  • 2008
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L'imposta versata in relazione all'importazione della merce, che resta di proprietà del cedente fino all'atto del prelievo da parte del cessionario, può essere portata immediatamente in detrazione, a condizione che i beni abbiano un nesso immediato e diretto con l'attività d'impresa del depositario. Trattandosi di importazioni per le quali il trasferimento della proprietà si realizza solo successivamente all'introduzione nel territorio nazionale, l'Agenzia delle entrate suggerisce modalità particolari per la documentazione delle operazioni.

Superati i dubbi interpretativi sull'esenzione ICI dell'abitazione principale - abstract in versione elettronica

106569
Busico, Matteo 1 occorrenze
  • 2008
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La legge di conversione ha risolto un dubbio interpretativo che era emerso dalla prima analisi della novità normativa e ha inoltre introdotto una sanatoria che ha permesso ai contribuenti che non abbiano correttamente interpretato la normativa agevolativa in sede di prima applicazione della stessa di regolarizzare la propria posizione senza essere sanzionati.

Notai e testamenti: la dottrina americana propone un legal transplant - abstract in versione elettronica

106761
Calò, Emanuele 1 occorrenze
  • 2008
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Per quanto attiene al notariato, non sembra che qualcuno abbia notato finora come autorevolissimi studiosi americani abbiano proposto di importare i notai negli USA. Noi lo abbiamo notato e ne parliamo.

Benefici penitenziari: divieto normativo di accesso per i recidivi reiterati e condannati per evasione - abstract in versione elettronica

106947
Degl'Innocenti, Leonardo; Faldi, Francesco 1 occorrenze
  • 2008
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Con la pronuncia in commento viene riaffermato il principio secondo cui le limitazioni e le preclusioni previste in ordine all'applicazione dei benefici penitenziari e delle misure alternative alla detenzione da una normativa sopravvenuta, non si applicano ai condannati che, alla data di entrata in vigore di detta normativa, abbiano raggiunto un grado di rieducazione adeguato ai benefici richiesti non potendo le diverse valutazioni, di carattere generale e preventivo operate dal legislatore, determinare un ingiusto regresso del trattamento rieducativo.

Il nuovo concordato preventivo - abstract in versione elettronica

107173
Jorio, Alberto 1 occorrenze
  • 2008
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Se le nuove regole consentiranno più agevolmente di ottenere il consenso dei creditori, e ciò anche nelle situazioni di crisi che non abbiano ancora generato insolvenza, difficoltà emergono nella comprensione dei poteri degli organi giudiziari. Occorrerà attendere che la giurisprudenza prenda posizione sui molti dubbi che la riforma suscita su questi non irrilevanti aspetti.

Uso del cellulare per fini personali e licenziamento - abstract in versione elettronica

107445
Muratorio, Alessia 1 occorrenze
  • 2008
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Si potrebbe rispondere in maniera positiva, volendo però seguire una parte della giurisprudenza più recente, perché altra, altrettanto recente, parrebbe affermare il contrario, ovvero che sia possibile solo se l'impresa non abbia applicato sanzioni conservative nei confronti di altri dipendenti che abbiano tenuto lo stesso comportamento.

La riconoscibilità dell'opera del mediatore come presupposto del diritto alla provvigione - abstract in versione elettronica

107735
Ciccarelli, Salvatore 1 occorrenze
  • 2008
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Il rapporto di mediazione può configurarsi qualora le parti non abbiano conosciuto l'opera di intermediazione, nonostante la presenza del nesso causale tra l'opera stessa e la conclusione dell'affare?

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