Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

UNIPIEMONTE

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Fisiologia dell'uomo sulle Alpi: studii fatti sul Monte Rosa

434701
Angelo Mosso 8 occorrenze
  • 1897
  • Fratelli Treves Editori
  • Milano
  • fisiologia
  • UNIPIEMONTE
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Forse individui con ricambio pigro, organismi che abbiano combustioni incomplete e tarda eliminazione dei prodotti retrogradi, possono essere specialmente predisposti a questa forma di avvelenamento, specialmente se il freddo interviene a limitare ancora l'attività del chimismo organico. I precedenti di Raffaello dimostrano una sensibilità grande del suo sistema nervoso alle intossicazioni: invece Alfonso era apparentemente in condizioni fisiologiche, è possibile che l'emozione provocata dalla morte del fratello sia stata troppo violenta per un organismo stanco, malato da ore di mal di montagna, sottoposto per lungo tempo ad una insolita perdita di calore, che da circa venti ore quasi non aveva più preso alimento. Certo si sono sommati tutti questi fattori. Nella ignoranza in cui siamo sulle modificazioni del ricambio che accompagnano il mal di montagna, non possiamo dire se questo possa favorire l'accumulo nell'organismo dei veleni della fatica, e siamo costretti a vagare nel campo incerto delle ipotesi."

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Infatti le variazioni nel polso come quelle dell'aumento nella forza dei muscoli osservate nel professor Maggiora compaiono subito, appena mangiato, prima che abbiano tempo di assorbirsi i liquidi e le sostanze introdotte nello stomaco. Questo fa credere che si tratti qui di un fenomeno essenzialmente nervoso, e di un mutamento della circolazione sanguigna che modifica la sensazione di benessere o di malessere del nostro corpo, senza che vi sia una modificazione chimica e di nutrizione dei tessuti.

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Koeppe è probabile che la burrasca ed il freddo abbiano reso più intensi i fenomeni del male di montagna, perchè riparatosi nella Capanna Regina Margherita non ebbe più il vomito, e passò discretamente la notte. Che nelle forti burrasche vi siano alcuni che soffrono i fenomeni del male di montagna, fu osservato anche dagli alpinisti più intrepidi e mi basta citare l'autorità del Zsigmondy il quale soffrì due notti di nausea e di prostrazione generale. Una volta sul versante sud del Monte Rosa e l'altra alla capanna svizzera del Cervino, e tutte due le volte mentre infuriava una tempesta.

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Anche le persone che si tuffano non occorre che abbiano una quantità maggiore di sangue, nè uno sviluppo maggiore dei polmoni. Nel precedente paragrafo fu già provato che tali differenze dipendono dalla resistenza maggiore, o minore del sistema nervoso per l'asfissia.

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Ammettendo che le nove inspirazioni fatte l'una dopo l'altra con forza, abbiano prodotto un esaurimento del centro respiratorio, la cosa parrebbe semplice; ma io temo che sia più complicata. Certo lo stato psichico deve aver agito per dare una modificazione così profonda del respiro. A Torino era bene desto, qui era sonnolento. Che non dormisse lo prova il fatto che ad un cenno fece le nove inspirazioni profonde. Subito dopo però socchiuse gli occhi. Comunque sia è strano che le condizioni del centro respiratorio siano tali, all'altezza di 4560 metri, da produrre un riposo non mai prima visto della respirazione. Questo tracciato non può spiegarsi colla teoria di P. Bert. Ecco dunque un altro fatto che si mette in opposizione alle idee dominanti, e che ci trasporta come agli antipodi nella interpretazione degli effetti, che l'aria rarefatta produce nell'organismo.

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A mostrare quanto poco valore abbiano tali supposizioni, basta avvertire che tanto l'anemia, quanto la congestione del cervello, vennero considerate come causa del sonno e degli altri disturbi nervosi, che sono prodotti dai mutamenti della pressione barometrica; quasi che la ricchezza e la povertà di sangue producessero i medesimi effetti nel cervello.

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Si vede subito che le grandi oscillazioni vanno quasi parallelamente nei due luoghi, sebbene al Monte Rosa abbiano un'ampiezza minore; ed è naturale, perchè a Torino, essendo quasi doppio il valore assoluto della pressione atmosferica, anche tra le variazioni vi deve essere il medesimo rapporto. Un'ultima osservazione a proposito della pressione atmosferica. Questa serve praticamente a determinare la differenza di livello fra due stazioni, nelle quali si conosca il valore della pressione. Ora la media pressione barometrica a Torino nel periodo che qui consideriamo fu di

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Le prime ricerche fatte sull'uomo per conoscere quanto tempo abbiano bisogno il cervello ed i muscoli per reintegrarsi dopo un certo lavoro furono cominciate nel mio istituto dal professor Maggiora. Da esse risultò che i periodi di riposo devono essere tre o quattro volte più lunghi, che non siano stati, quelli dei lavoro, e che gli sforzi che noi facciamo quando siamo stanchi ci affaticano molto di più, che non sforzi uguali quando siamo riposati. Il lavoro anche leggero che richiede un'attenzione prolungata è il più esauriente della forza nervosa. Istintivamente tutti gli uomini fuggono tale lavoro e preferiscono quelli manuali in apparenza più faticosi, ma che richiedono uno sforzo intellettuale minore.

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L'uomo delinquente

471276
Cesare Lombroso 32 occorrenze
  • 1897
  • Fratelli Bocca Editori, Librai di S. M. Il Re D'Italia
  • Torino
  • scienze
  • UNIPIEMONTE
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. - Per amore del vero, devo però fare notare che molti statisti esagerano la portata di questi fatti, del resto innegabili, per aver ommesso il confronto colla popolazione onesta, e per non aver considerato che l'età media non sorpassando i 32 anni, pochi possono essere i rei adulti che abbiano vivi ambedue i genitori.

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Nei Vanica i giovani giunti all'età maggiore vanno nudi in una foresta e non ne escono finchè non abbiano ucciso un uomo (Barth, Afrique orientale, 1876); e similmente, certo, per influsso atavico in questi ultimi anni a Napoli moltissima gioventù si proposero per tipo di perfezione lo scuonceco o la mala vita che vuol dir far il prepotente, andare armati di revolver e mazze, di far all'amore, mettere a posto i genitori e le guardie, e tutto questo dai 15 anni in su, ed anche prima. Questo scuonceco è una specie di camorra infantile il cui primo vanto è aver ferito o ucciso qualcuno.

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Noi abbiamo veduto, poco sopra, come nelle donne la perversità, quando esiste, sia in grado maggiore degli uomini, e come le ragazze in America abbiano mostrato minor correggibilità dei maschi.

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E giova, a questo proposito, notare, come questi paesi abbiano, anche, alcuni costumi particolari, superstiziosi in ispecie. Così a Sant'Angelo il prete è il padrone del paese; guai a chi non gli levi il cappello o anzi non gli baci le mani e perfino al tocco della campana non s'inginocchi: prima di ogni loro mala impresa, i Sant'Angelini vanno a messa e le donne pregano la Madonna perchè l'assassinio ed il furto vadano impuniti. Esse parlano ad alta voce fra loro dei crimini dei loro mariti: ma se questi sono imprigionati, per le prime, se ne maravigliano ed accompagnanli per miglia e miglia, coi bimbi in braccio, scarmigliate, gridando all'ingiustizia; e anche esse, per piccole cause, dànno mano ai coltelli; ma peggio fan gli uomini, inclini a vendetta per le più piccole cause; p. es., due passeggieri passando a caso dal villaggio rifiutarono di dare un mozzicone ad uno di loro, ed essi subito accordatisi li rinchiusero in una stanza e tentarono farveli morire di fame.

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Guillar saviamente propone l'associazione di tutte le nazioni per l'arresto del reo - rendendo comuni i trattati di estradizione: organizzando una specie di polizia internazionale che ne comunicasse le fotografie e segnalasse quelli che commettono all'estero i delitti - o che allo spirar della pena emigrassero nel paese vicino, o quelli che vi furono trasportati, in genere difficoltandone l'emigrazione, salvo i casi rari che abbiano imparato ad esercitare un lucroso mestiere. - Vi dovrebbe essere un casellario internazionale giudiziario, un ufficio d'indicazione generale (Rev. de Disc. Carcer. Bullet. Internation., 1876).

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La civiltà, poi, influisce all'aumento dei reati sugli impuberi, materialmente coll'aumento maggiore o col maggiore agglomero delle scuole, collegi, perchè fornisce un'occasione facile ai maggiori contatti coi maestri spesso celibi, per povertà, ed agli scolari, dove un solo giovinetto immorale può corromperne centinaia; e vi possono di molto le agglomerazioni delle grandi capitali in piccoli spazi, gli opifici, specie ove siano numerosi gli impuberi e misti cogli adulti e costretti a lavorare seminudi in camere scure, come accade in certe fabbriche e nelle miniere; più di tutto poi i mestieri, per esempio: di calzolai, sarti e pittori, che, oltre al triste stimolo degli alcoolici, abbiano nell'esercizio loro una causa eccitante nella posizione del corpo o nella copia dei modelli.

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Quando il Governo era dispotico, erano le regie concubine o i favoriti dei re che intascavano i milioni delle Banche o del Panama; adesso forse questi non vi entreranno più, ma vi entrano (ed il cambio non è migliore) i deputati; poichè una volta che costoro, al pari dei re, si considerino inviolabili e più di questi siano irresponsabili col pretesto che non sieno funzionari pubblici, potendo al più cadere dal seggio ed impunemente godere del denaro pubblico carpito mediante il pubblico ufficio, è naturale che non si risparmino, per poco che abbiano debole il senso morale; mentre i poveri re, se facessero altrettanto, prima cadrebbero dall'estimazione pubblica, e poi finirebbero per perdere il trono e forse i beni e la vita.

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7° Gli individui in istato d'ubbriachezza devono essere arrestati e detenuti fino a che abbiano fatto conoscere l'indirizzo dell'osteria ove si sono ubbriacati, ecc.

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Per la seconda infrazione un'ammenda di 200 dollari o la prigione di 4 mesi, per la terza volta e le seguenti 200 dollari e la prigione di 4 mesi.5° L'autorità può perquisire i luoghi ove suppone che esistano depositi di liquori, ogni quantità di bevanda di cui non si potrà procurare la prova d'importazione senza che vi sia stata contravvenzione legale, sarà presa e sarà distrutta.6° Tutte le promesse di vendite di bevande illecite sono nulle.7° Gli individui in istato d'ubbriachezza devono essere arrestati e detenuti fino a che abbiano fatto conoscere l'indirizzo dell'osteria ove si sono ubbriacati, ecc..

Pagina 346

Tuttavia se non crediamo che tutte queste misure abbiano approdato, esse giovarono ad arrestare il maggiore incremento dell'ubbriachezza, che, senza quelle, chi sa a qual grado sarebbe salito.

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In complesso esse sono circa 84 e si può calcolare che nel solo anno 1894 esse abbiano beneficato più di 67.000 individui, con l'impiego di circa L. 176.000.

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E mancano quasi completamente le istituzioni per prevenire il delitto, perchè salvo negli orfanotrofi, gli altri istituti maschili non accettano ragazzi prima dei 10 o 12 anni, e perchè non abbiano qui nè le cantine scolari, nè le ragged school che provvedono veramente ai bimbi completamente abbandonati.

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Nè devonsi dimenticare i tentativi di cura: dopo la suggestione morale dovrà tentarsi la ipnotica, che in quella età ha il massimo dei successi; e, siccome la base delle tendenze criminose è sempre l'epilessia, dovrà usarsi la cura interna che si usa per questa: bromuro, cocculus, specie se vi è vertigine, e le cure dell'omeopatia che pare abbiano ottenuto qualcosa, in alcuni casi, per es. cuprum metallicum negli accessi notturni e periodici con predominio di spasmi tonici e quando l'accesso è preceduto da aura ben distinta; plumbum, con residui fenomeni paralitici e accessi di lunga durata che si vanno accorciando, color terreo della cute, aura ben distinta, cefalea frontale, coliche; belladonna, nei casi recenti con spiccata iperemia cerebrale; opium, accessi notturni degli epilettici; secala se gli accessi incolgono spesso e si succedono l'un l'altro; nux vomica alla 200 nei figli di alcoolisti; phosphorus e cantharis nelle tendenze oscene; rana bufo, o phosphorus acidum e digitalis sugli onanisti, silicea, calcarea: sulphur negli scrofolosi.

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«Interrogate le mogli loro perchè non abbiano avviato nessuno dei figli ad un'arte manuale, e vi risponderanno con una certa espressione di dignità offesa: Ma e perchè paghiamo tante tasse e abbiamo le scuole, allora?...» (Id.).

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Esso consiste nel far conoscere le prescrizioni e i regolamenti di un istituto, e poi sorvegliarlo in guisa che gli allievi abbiano sempre sopra loro l'occhio del Direttore e degli assistenti, che come padri amorosi li guidino ad ogni evento, li consiglino e ne prevengano le mancanze.

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In Inghilterra si pretende che i 172 riformatorî abbiano prodotto una diminuzione nella criminalità del 26%, ma io domanderò se non è molto più probabile che v'abbia, invece, influito la diffusione specialmente di quelle 23.000 ragged schools, che vi preservano e vi curano non più centinaia o migliaia, come succede da noi, ma milioni di minorenni e in quell'età in cui è possibile la riforma, nell'età impubere e le leggi e pratiche contro l'alcoolismo?

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Ma quando questi manchino, e quando i contatti fra le varie classi, pel troppo numero, non si possano più evitare, nè si possano impedire le frodi dei genitori, quando non si abbiano celle notturne per ciascun ricoverato, o officine d'arti o mestieri, come pur troppo è il caso in Italia, dove le finanze e le grettezze governative vi si opposero per anni Vedi nota a pag. 422., credo preferibile il consegnare i corrigendi a famiglie morali ed energiche, e allontanarli dai centri corruttori della capitale o dei capiluoghi.

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Quando sono molto gracili la Società paga il loro mantenimento fino a che abbiano sufficiente attitudine al lavoro, li ritira quando non vi abbiano abbastanza robustezza.

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anime elette di Don Bosco, di Brockway, di Barnardo ricevete da queste carte, ove il delitto s'aggirava finora tetro, disperato, - nell'aer senza tempo tinto - un saluto come ai soli che vi abbiano saputo portare un raggio di luce - additando l'unica via possibile di prevenzione se non del reo-nato, certo del criminaloide.

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. - E conviene, con mano di ferro, torre di mezzo tutte le associazioni, dalle infantili alle politiche, quando appaia abbiano mostrato tendenza a porgere fermento ai delitti, in ispecie a quelli associati (vedi Vol. I).

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Mentre (come fu provato e dimostrato in più modi nel mio Delitto politico e le rivoluzioni) il prevalere esagerato di una casta sull'altra è una delle prime cause di perturbamento dello Stato, siamo noi Latini che per prevenire i perturbamenti politici abbiamo provveduto così che quelle caste, che hanno il minimo del numero, i professionisti, abbiano il massimo della rappresentanza e dell'influenza, mentre quelle che hanno il massimo numero - come i contadini, operai - non ne hanno alcuna o quasi.

Pagina 442

Sapendosi come tra il delinquente e il selvaggio e fino il bruto la distanza è poca, ed alle volte scompare del tutto, comprendiamo perchè gli uomini del volgo, anche non immorali, abbiano pel reo sì spesso una vera predilezione Gualda' povro reo, ecc. Cosa ha fatto? ecc. Eh! Cuasi nulla - Ha strozzato'r suo padrone (Cento sonetti. Neri Tanfucio. Firenze, 1873, p. 39)., se ne foggino una specie di eroe e giungano fin ad adorarlo dopo morto, e perchè i galeotti, alla lor volta, si mescolino così facilmente coi selvaggi, adottandone i costumi tutti, non escluso il cannibalismo (Bouvier, Voyage à la Guyane, 1866), come accade in Australia ed alla Guiana.

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Io rispondo: Ma tu punisci gli animali, a cui tu neghi la libera volontà: per mezzo della pena tu abitui i cavalli, senza esaminare se essi abbiano un libero arbitrio o no».

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Partendo dal principio di Cicerone: a natura hominis discenda est natura juris, si distinguerebbero le pene secondo che si abbiano sotto gli occhi le categorie: il delinquente nato, il delinquente alienato, il delinquente per abitudine acquisita, prodotto purulento della società, il delinquente di occasione ed il delinquente per passione.

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E quanti pericoli e quante sventure abbiano costoro cagionato alla Francia, la Comune ha chiaramente provato; fu solo nel 1870 che si incominciò, e nel 1874 si finiva, e nel 1876 si popolava, un vero manicomio criminale, annesso alla Casa centrale di Gaillon, capace di 120 a 200 malati; esso ne ricovera già 75, di cui 37 epilettici, 16 lipemaniaci, 19 dementi, di cui 11 condannati per stupro, 7 per incendî, 9 avean subìto da 4 a 13 condanne, 10 avevano presentati segni di alterazione mentale prima del reato, 6 eran ereditarî. Sui 37 epilettici, 12 erano simulatori ed uno avea subìto senza scomporsi la prova del ferro rovente. Gli altri eran vagabondi o feritori.

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Or io credo si debba chiedere, in nome del progresso umano, che si modifichino questi imprecisi articoli 46 e 47 nel senso degli articoli 53 e 54 restati quasi sempre lettera morta, che comminano la custodia in un istituto di educazione e di correzione sino alla maggiore età ai criminali minori di 9 e di 14 anni e di poco discernimento, perchè appunto i pazzi delinquenti sono presso a poco altrettanto responsabili quanto costoro, e si ordini «la custodia fino a completa guarigione, in case apposite di salute, di coloro che commisero reati in istato di pazzia o di altra infermità, che possa anche in leggier grado impedire l'uso della ragione e della volontà, come pure di quei condannati che diventino pazzi durante la loro detenzione, e che non abbiano potuto guarire dopo tre mesi di cura prestata in apposite infermerie nelle case di pena» Ecco come proposi di riformare l'art. 46 succitato sopprimendo l'art. 47: Se la causa che gli tolse (in tutto od in parte) la coscienza del delinquere, o in ogni modo ve lo spinse, derivasse da vizio o malattia avente i caratteri di permanenza (monomania, epilessia, lipemania, pellagra, alcoolismo, meningite, o pazzia morale, ecc.), l'imputato dovrà esser ritenuto e curato in apposita casa di custodia fino a constatata guarigione. Con ciò ovviai d'introdurre in apparenza un ente od istituto nuovo nel meccanismo penale, riescendo però a rendere specificata l'antica custodia e ad applicarla, anche, a quelle malattie che senza appartenere alle alienazioni mentali riescono ai medesimi effetti, come già saggiamente consigliava il Mancini. Credo poi utile la soppressione dell'articolo 47, perchè reputo assai problematica l'imputabilità di coloro che vi sono contemplati, ed i suoi gradi non misurabili con precisione neppure da psichiatri; e perchè anche per gl'individui suddetti vale la presunzione che quando sieno posti in libertà riescano di pericolo al pari e peggio di prima; e perchè parrebbe giusto che la società dovesse attendere alla cura di essi nell'istesso modo che attende all'emendamento dei colpevoli. - Si accostano a codesta mia opinione i prof. Bini, Tamburini, Tamassia, Berti, Raggi.; per sottrarre questi casi al giudizio di uomini incompetenti o troppo impressionati dalla orribilità dei fatti commessi per non volerne cavare una specie di vendetta legale - proporrei «che insorto il dubbio di alienazione, il giurì debba esser misto di cittadini, giudici e medici alienisti» .

Pagina 579

5° Quelli che già notoriamente onesti furono spinti al delitto da un'abituale, evidente, infermità, come: pellagra, alcoolismo cronico, isterismo, malattie puerperali, massime quando abbiano parentele con alienati o con epilettici, e presentino una numerosa serie di caratteri degenerativi.

Pagina 580

Io credo che si dovrebbero fondare appositi stabilimenti carcerari, in cui un giurì composto di direttori e medici carcerari, di giudici e di cittadini facesse ricoverare tutti coloro, i quali abbiano, fin da impuberi, mostrato tendenza al delitto, vi abbiano recidivato più volte, specialmente se senza famiglia o con famiglia immorale, e se presentino tutti quei caratteri psichici e fisici, che abbiamo veduto essere propri del delinquente abituale (Vedi Vol. I).

Pagina 582

Nè si dica col mio carissimo Ferri che, per esser pratica la pena di morte dovrebbe essere una vera beccheria, che naturalmente ripugna allo spirito moderno; mantenerla non vuol dire volerla moltiplicare: a noi basta che essa resti sospesa come spada di Damocle sul capo dei più terribili malfattori, quando condannati a vita, abbiano attentato più volte alla vita degli onesti, e peggio se spentala: con che si toglie anche quell'ultima obbiezione tanto palleggiata, e in fondo giustissima, della irreparabilità di questa pena. Noi la vorremmo pure mantenuta, anche, quando, sotto forma di camorra, maffia, brigantaggio, la criminalità associata minacci la sicurezza e l'onore del nostro paese. Con che mi pare che si pareggino, nel civile, assolutamente le condizioni a quelle stesse per cui si mantiene tale pena in tempo di guerra.

Pagina 586

«Le classi delinquenti dell'Inghilterra sono formate da individui in libertà, conosciuti come ladri o ricettatori d'oggetti rubati, e delle persone sospette, tra le quali vanno poste coloro che dall'età di 22 anni in poi abbiano vissuto un anno almeno dopo avere scontato una condanna qualunque: anche qui si verifica un progresso. Verso il 1867 costoro tra liberi e detenuti, raggiungevano la cifra di 87.000 individui: questa cifra scese poi a 50.000; nel 1881 ammontavano a 38.360; negli ultimi tre anni ammontavano invece a 31.225, a 30.488; e finalmente, nel 1891-92, a 29.826.

Pagina 594

Se, infatti, noi tentiamo accordare la legge darwiniana, secondo cui non sopravvivono che gli organi, i quali abbiano una qualche utilità per la specie, perché altrimenti la selezione li atrofizza e li spegne, col fatto che, per quanto dica lo Spencer, il delitto, salvo Inghilterra e Svizzera, va continuamente aumentando se non in intensità, certo in estensione, almeno sotto veste di truffa o di intrigo politico, o di peculato, dobbiamo sospettare che anche esso abbia, almeno nei popoli meno civili, se non una funzione, un'utilità sociale.

Pagina 612

Eppure non sappiamo che queste carestie abbiano dato luogo a sollevazioni e tumulti.

Pagina 96

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