Solo nell’ultimissima stagione della sua opera (quando, in seguito alla malattia Fontana preferiva non affaticarsi a dipingere) abbiamo una serie di
Pagina 107
la scarsa efficacia del Rotozaza di Tinguely, tanto di quello esposto al Guggenheim che di quello che abbiamo visto in azione (in un’altra versione
Pagina 127
scultura pop, di cui a questa mostra abbiamo solo gli esempi di Segal e di Oldenburg, di Trova e in parte di Chamberlain (che era più fantasioso nelle sue
Pagina 128
. Abbiamo avuto in Italia esperienze del genere già molti anni addietro, già al tempo del Mac lombardo, con i suoi addentellati in altre regioni. E
Pagina 134
Gli artisti che abbiamo nominato (e potrei citare ancora Innocenti e Marotta, in una mostra tutta basata sul contrappunto di «naturale-artificiale
Pagina 137
) abbiamo assistito negli ultimi tempi ad una vasta fioritura di opere plastiche (pitture e sculture) direttamente o indirettamente influenzate da un
Pagina 153
Se nelle opere pittoriche che abbiamo sin qui esaminato il problema del «racconto» è reso più evidente e sviluppato con maggior efficacia anche in
Pagina 155
È ancora troppo presto per giudicare quanto valore e quale durata possano avere gli esperimenti plastici e pittorici che abbiamo cercato di
Pagina 156
’indirizzo che abbiamo indicato come quello delle strutture primarie e della minimal art) da quello che vive lontano dai grandi centri artistici e che ancora
Pagina 168
, anche fine a se stesso. Si tramuta cioè in una realtà grafico-visiva, che vive anche al di fuori della sua realizzazione musicale. Abbiamo, pertanto
Pagina 241
semantica di cui abbiamo già detto, presentando un testo letto e alcune fotografie di attori che interpretano ognuno un diverso personaggio d’un
Pagina 244
Lo stesso ricorso oggi così frequente a schemi semiologici, di cui abbiamo spesso discusso, è una riprova della tendenza al progetto cui sopra
Pagina 248
L’arte dunque non può essere scienza (oggi, non ieri quando la «funzione» dell’arte era diversa), proprio per il fatto che nella scienza abbiamo una
Pagina 25
invece che siano riscattabili le opere - ormai divulgate anche dalle cronache provinciali come abbiamo visto - di un Hermann Nitsch - l’austriaco che
Pagina 253
«sazietà» che abbiamo sviluppato verso le civiltà da cui proveniamo?
Pagina 30
Credo che quest’ultima sia l’interpretazione più attendibile del fenomeno. Abbiamo coltivato ormai - nel succedersi delle generazioni cresciute e
Pagina 30
’incontro con le altre civiltà occidentali che abbiamo ricordate prima; e cioè la presenza d’una componente che non saprei come definire se non
Pagina 30
stesse, si può trasporre, in certo senso, a quanto accade di solito nei contatti che abbiamo con l’arte moderna, quando ci troviamo a fronteggiare un
Pagina 31
benissimo essere un signifié sociale, psicologico, politico (come nel caso che abbiamo considerato di certa arte sudamericana). Il che vale a suffragare
Pagina 32
ritorno al naturalismo d’un tempo. È un’osservazione che abbiamo sentito muovere da molti di fronte a queste ampie e sensibilissime tele, a questi veri
Pagina 46
Più viva e più convincente è la seconda corrente di cui abbiamo alcuni buoni esempi nelle opere di Canogar, Saura, Suarez, Vela, Tapies e in parte
Pagina 47
In Germania del pari abbiamo l’esempio d’un predominio dell’astrattismo drammatico nei dipinti di Thieler, di Cavael, di Wessel, e potremo
Pagina 47
Qui dunque abbiamo l’applicazione e il trasferimento, diretto e quanto mai suggestivo, di alcuni casuali accorgimenti naturali, sapientemente ripresi
Pagina 47
’unico esempio d’un indirizzo diverso da tutti gli altri di cui abbiamo parlato.
Pagina 48
A noi, qui, non preme di sapere se si debba far risalire o meno al 1928 la «nascita» dei primi dipinti «informali» di Fautrier. Abbiamo il forte
Pagina 56
raggiungere l’incarnarsi di altre immagini. (E di questa corrente abbiamo alla Biennale uno dei più audaci pionieri: Kurt Schwitters, i cui collages e i cui
Pagina 59
LUCIA, ABBIAMO ANCHE LE FOTOGRAFIE DEL TERZO QUADRO.
ABBIAMO SBAGLIATO. FORSE C’È UN’ALTRA STRADA CHE LA NEVE HA COPERTO.
I DETENUTI SARANNO CONTENTI. ABBIAMO VENDUTO I LORO LAVORI A UN BUON PREZZO.
NO. MEGLIO ESSERE PRUDENTI. FOTOGRAFIAMOLO COME ABBIAMO FATTO LE ALTRE VOLTE... DALLA VECCHIA E DALLA ORTES.
Se non fossero politici i motivi, quale dunque potrebbe essere la causa della fuga di Yuri Jegcrov? L'ambasciata sovietica che abbiamo interpellato
«Noi abbiamo fatto questo duro cammino insieme. Abbiamo scelto dei nomi ebraici. Tu sei diventato Giora, io Hillel. Il 15 giugno 1970, io fui
Getty (infastidito): «Sono io e mia moglie. Le foto le abbiamo scattate con una Polaroid e qualche sciacallo se ne è impadronito. Ne avevamo tante a
Siamo alunni della quarta «A» della scuola Emilio Morosini di Milano. Dallo inizio dell'anno scolastico abbiamo risparmiato un po' dei nostri soldi
«Secondo me - mi dice - noi abbiamo sempre fatto i conti con l'inefficienza dell'amministrazione. Certo: è anche responsabilità del mio partito e la
carcerario sovietico ci ha permesso di passare due giorni insieme. È in quell'occasione che abbiamo deciso che io sarei partita per Israele con nostra
Le firme, come abbiamo detto, sono seicento; ma aumentano con ritmo sostenuto. La prima è quella di padre Ernesto Balducci: seguono quelle di teologi
Affamati, stanchi, sporchi, abbiamo chiesto se fosse stato possibile rifocillarci prima del rientro nella nostra città. Siamo stati indirizzati al
Dietro nostra insistenza, ci hanno isolati in una sala attigua alla mensa stessa dove abbiamo consumato un pasto per la modica cifra di L. 1.800
Sul delitto abbiamo già riferito ieri: uno spietato gioco del massacro risoltosi in una sequenza rapida e incalzante. La gratuità di una violenza nel
Afferma Comelli: «Noi non abbiamo né l'autorità né la possibilità pratica di coordinare le operazioni di emergenza ». Ribatte Zamberletti: «Ormai lo
dovrebbe guarire. Gli altri giocatori - conclude - stanno tutti bene. In ogni modo appena giunti negli Stati Uniti, visto che non abbiamo potuto farlo
disposti o no ad ascoltare le nostre domande». L'assemblea comincia con questo senso di scoraggiamento. La domanda è: «Anche se abbiamo deciso di partire
ricostruire. «Per fare questi studi, però, occorre tempo - dicono i diretti interessati - e noi di tempo ne abbiamo poco. Quindi è necessario provvedere
CRISI DI GOVERNO - Ha detto De Martino: «Abbiamo preso l'iniziativa salutare di una crisi di governo nonostante l'incomprensione generale e gli
sindacali per difendere l'autonomia e la libertà della nostra Associazione. Abbiamo reagito al sopruso che si voleva compiere nei riguardi di una minoranza
Nessuno si illuda, ha detto Zaccagnini, che quello che non è stato possibile alla vigilia delle elezioni lo diventi dopo il 20 giugno. «Abbiamo
stata segnata». Per Morazzoni infine, come abbiamo già detto, non si tratta di una vera e propria esclusione. Morazzoni è infatti nelle liste per la
, sentire le mie ragioni, prendere provvedimenti; in caso contrario, significa che nella DC ognuno può fare quello che vuole. Noi moderati abbiamo una
queste energie soltanto a Palazzo Madama ma se avessimo rinnovato ancora più a fondo anche le liste della Camera. In Lombardia lo abbiamo fatto: a parte