che tiene schiavo il Reuccio? Abbiamo percorso mezzo bosco, ci siamo smarriti, e ora non troviamo l'uscita. TARTAGLIA. To...torniamo addi...dietro
invitati.• — Non lo abbiamo nè comprato, nè sottratto, — balbettò Neo. — O dunque? Vi è piovuto dal cielo? — soggiunse la signora Elvira, che cominciava
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torto. A ora fissa, da una settimana, si metteva a preparare la tavola. — Che fate, nonno? — Lo vedi. Non si desina oggi forse? — Ma se abbiamo già
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? — Abbiamo mangiato la ricotta! Lo confessarono tutti e quattro insieme. Ma nessuno gli credeva, vedendoli contorcere anche dai dolori di pancia; pensavano
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, spezzato da così improvvisa, terribile sventura. Unico conforto l'abbiamo nella fiducia che quanti amarono e stimarono lui, coopereranno a che nessuno
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Lottiamo terribilmente contro il contrabbando, specialmente nella frontiera del Nord, cioè dalla parte della Svizzera e del Tirolo, e non abbiamo un
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Questa ipotesi può sembrare un paradosso; eppure noi abbiamo avuto ministri che hanno concesso impieghi superiori a straordinari, facendoli passare
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Abbiamo inoltre il fatto che l'amministrazione attuale ha già riveduto questa lista d'idonei, l'ha corretta, e ne ha escluso qualcuno; dunque che
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In quel periodo di tempo abbiamo visto come gli Istituti di credito fondiario abbiano fatto complessivamente 27 milioni all'anno di mutui.
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dell'ambiente in cui vivono, ed operano. Ne abbiamo un esperimento doloroso nella partecipazione degli Istituti di credito fondiario alle crisi
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fondiario, mentre abbiamo di fronte, disgraziatamente, 9 o 10 miliardi di debito ipotecario? Il quale, come ben diceva l'onorevole Luzzati, perchè gli
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altri termini noi abbiamo che per l'articolo, così come è scritto e come è spiegato dalla discussione parlamentare, si è data agli Istituti la facoltà di
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Là abbiamo miseria enorme, non abbiamo, per dare da mangiare agli operai, che gli scarsi mezzi che i poveri proprietari, lottando col credito
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Balenzano relatore. Temo che l'onorevole Diligenti abbia confuso il presente disegno di legge con altro che si discusse nel luglio. Noi abbiamo in
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di debiti. Noi abbiamo fatto per i crediti fondiari degli Istituti di emissione una legge intesa prima ad agevolare la loro liquidazione, e poi a
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emendamento. Ecco perchè abbiamo riaperta la discussione.
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Abbiamo già stabilita una procedura speciale colla legge del Credito fondiario. Ora con questo secondo comma dell'articolo della Commissione veniamo
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Bertollo. Dal punto di vista pratico ho creduto di presentare questa proposta; e credo che, se abbiamo desiderio di fare qualche cosa davvero, se non
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Imbriani. Abbiamo fatto una proposta e vogliamo che sia posta a partito. Ne abbiamo il diritto. Vogliamo la votazione nominale!
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insiste nella sua proposta. Quindi rigetta, non per diffidenza verso il presidente, nel quale abbiamo ampia fiducia, che cotesta Commissione venga
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abbiamo al Ministero, dove non c'è più orario e chi più gode fiducia, sia pure un segretariucolo, più deve sgobbare. Quando ebbi questo posto dalla
tre che abbiamo il fegato buono. Se occorrerà de dà via on quai cazzott el darèm via, neh ti avocàt?" Il Pedraglio s'era trovato la sera prima, verso
Veronica, ch'è clorotica, per condurla a consultare il medico di Pellio; capisci! Abbiamo impiegato due ore e mezzo da Osteno. Tu avresti goduto con
che nessuno parlò più. Solo Maria uscì, dopo qualche minuto, a osservare con una piccola aria di sapienza: "Perché non abbiamo denari, non è vero
avermi prolungato la vita fino ad oggi." "Ma forse fra poco io vi trascinerò con me laggiù." "Bah! Abbiamo la scialuppa." "È vero, e ora che ci penso
o bianchi, noi ce ne infischiamo, e vi dico che giacché vi abbiamo incontrati, ci darete da mangiare. Non siamo cani noi, signor passeggero dell'aria
presto." "Che specie di nave hanno mai, per averci raggiunti ancora?" "Una nave che fila quindici o sedici nodi all'ora." "Ma noi abbiamo filato più
rapidità, Mister Kelly." "Non importa: l'Africa l'abbiamo alla nostra sinistra e per lungo tempo non l'abbandoneremo. Che approdiamo qui o più al sud
. "Gettiamo zavorra," disse l'ingegnere. "Ne abbiamo gettati altri cinquanta chilogrammi ieri sera, Mister Kelly," disse l'irlandese. "È necessario
latitudine" disse l'ingegnere. "Dunque noi abbiamo percorso in ventiquattr'ore?" "Circa mille miglia verso il sud-est." "Sfido qualunque vascello a varcare
portavoce. "Grazie, signore" rispose l'ingegnere: "abbiamo il necessario. Vi prego solo d'incaricarvi della mia posta." Aveva avvolto le lettere in un
direzione con una velocità di sessanta miglia all'ora. "Abbiamo virato di bordo?" chiese O'Donnell all'ingegnere, che aveva la fronte aggrottata. "Sì
emozioni, anzi, vi confesso che questo freddo mi ha messo indosso un certo appetito." "Sono sette ore che non abbiamo messo sotto i denti una briciola
in aria tanto?" "Lo spero. Nel caso sono deciso a calare la scialuppa e a raggiungere la costa per mare. Ormai la traversata l'abbiamo compiuta, e
Washington di altri sette o otto giorni." "È impossibile che in tanto tempo non riusciamo ad attraversare quest'oceano. In dodici ore sole abbiamo percorso
scommesse." "A vantaggio nostro che abbiamo scommesso per lui! ... " "By God!" "Sapristi!" "Hurrah!, Hurrah!" Un alto grido scoppia da tutte le parti, e
avete?" insistette l'irlandese. "Ho da darvi una seria comunicazione, O'Donnell." rispose l'ingegnere. "Noi abbiamo virato di bordo, come dicono i
?" "No, poiché scendendo più a sud le distanze crescono, allargandosi l'oceano. Tra la Florida e il Marocco abbiamo già una larghezza di
Bhârata, chinandosi sul parapetto. - Come va? Abbiamo scoperto il birbone? Tremal-Naik lasciò cadere lungo il corpo le braccia, con un gesto di
rapidità. - Cosa succede? - chiese Bhârata, precipitandosi nella terrazza. - Abbiamo una tigre nei dintorni, - rispose il capitano. - Una tigre! È
macchina, lasciò la camera e si slanciò sul ponte. - Bisogna volare, Udaipur, - disse Tremal-Naik. - I forni sono colmi di carbone, capitano. Abbiamo la
. - Cosa hai fatto?- chiese Tremal-Naik. - Fuggi, fuggi! - gridò Nagor. - Abbiamo i sipai alle calcagna. I due indiani risalirono la scala e corsero a
cacciare il terribile felino. - Quali nuove? - chiese il capitano, curvandosi sull'hauda. - Abbiamo scoperto le traccie della tigre, - rispose il capo dei
forte forte. - Nulla? - mormorò una voce. - Nulla, - rispose un'altra voce appena distinta. - Abbiamo smarrita la via? - Lo temo. - Sai dove andiamo
vicino, ma con loro sorpresa e diciamolo pure, terrore, non era visibile. - Padrone, - mormorò Kammamuri, - abbiamo da fare con qualche spirito
? - urlò l'ufficiale. - Arrendetevi e vi giuro che non verrà torto un sol capello né a voi, né ai vostri marinai. - No! - Vi avverto che abbiamo cinquanta
, hai parlato, hai tutto confessato. - Quando? - Poco fa. - Tu sei pazzo, Bhârata. - No, Saranguy, ti abbiamo dato da bere la youma e tu hai confessato
capanna.. - È vero, - disse Aghur. - Se lo inseguissimo? - E perché no? Abbiamo delle buone carabine. - Io sono pronto ad aiutarvi, - rispose Manciadi
? - chiese il bengalese, che non tremava più. - Credo di sì. Per fortuna, con noi abbiamo Darma, una valorosa bestia che non teme cinquanta uomini armati
, - mormorò. Abbiamo una tigre vicina. Si mise fra i denti il coltellaccio e s'avanzò intrepidamente verso lo stagno guardando attentamente attorno