Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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L'uomo delinquente

472152
Cesare Lombroso 50 occorrenze
  • 1897
  • Fratelli Bocca Editori, Librai di S. M. Il Re D'Italia
  • Torino
  • scienze
  • UNIPIEMONTE
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Così Venezia e Torino, che non son tra le prime delle provincie ricche, hanno invece il massimo di reati contro la fede pubblica: certo un simile fatto avviene in Bologna, come abbiamo già accennato, per la speciale tendenza etnica (bolognare).

Pagina 144

Infatti abbiamo visto che essa va, in Francia, in rapporto diretto colla minore natalità, il che in fondo vuol dire con una maggior previdenza e forza di inibizione: ed in Europa (Coghlan, op. cit.) troviamo:

Pagina 155

Ed anche nei paesi agricoli quando cause speciali portino una troppo rapida ricchezza abbiamo dei delitti dipendenti direttamente da questa.

Pagina 163

Noi abbiamo visto, e vedremo nel capitolo seguente, la quota approssimativa dei genitori e delle famiglie immorali dei rei, azione ereditaria che non può disgiungersi dalla educativa.

Pagina 184

Negli stupratori, invece, la proporzione dei padri vecchi scende al 30%: abbiamo però in compenso un numero maggiore di madri vecchie.

Pagina 208

Fra i ragazzi il cui padre aveva un'età minima, sotto i 26 anni, abbiamo il massimo delle condotte cattive ed il minimo delle buone.

Pagina 209

Abbiamo veduto che l'eredità paterna prevale assai sulla materna, così negli onesti come nei rei.

Pagina 211

il che risponde aritmeticamente, se si tien conto della prima esacerbazione - tra 11 e 13 anni - a quella quota di pazzia morale che abbiamo trovato nella infanzia e - verso a 16 ai 17 anni - a quell'altra esacerbazione col 2° massimo della condotta cattiva e il 2° minimo della buona che ripullula all'avvicinarsi della pubertà.

Pagina 218

. - Abbiamo già veduto, e vedremo ancor meglio più tardi, come la nozione del delitto sia assai poco distinta nell'uomo selvaggio, tanto da farci sospettare mancasse affatto nell'uomo primitivo (Vedi Vol. I, Parte I).

Pagina 22

Tenuto conto che i delitti giudicati dai pretori sono i meno gravi, quelli dalle Corti d'Assise i più gravi, e quelli dei Tribunali presentano media gravità, abbiamo (media annua) in Italia per ogni 100 condannati maschi, le femmine ree così distribuite:

Pagina 223

Noi abbiamo visto più sopra (Vol. I) che il ladro chiama sè il pegre, il pigro: che nella vita dei più grandi criminali Lacenaire, Lemaire, Chretien, l'orrore del lavoro era maggiore dell'amore alla vita.

Pagina 252

«Abbiamo per contro un'altra serie di cause che tendono ad un effetto opposto.

Pagina 253

Pagina 274

. - Più sopra abbiamo toccato della grande influenza della razza sul delitto; è quindi naturale che debba influire sulle associazioni (V. vol. II).

Pagina 285

Ne abbiamo un esempio negli Jonii, che pur essendo affini ai Dori, furono rivoluzionari e diedero i maggiori genii (Atene), certo anche perchè, precocemente mescolati coi Lidii e coi Persiani nelle colonie dell'Asia minore e nelle isole loro, subirono un doppio incrociamento - di razza e di clima.

Pagina 290

. - Noi abbiamo, almeno di nome, l'unità, non certo l'unificazione Troppo presto di C. Lombroso, 1889. - Appunti al Nuovo Codice Penale, 1889..

Pagina 314

Abbiamo veduto come non è solo la statistica dell'omicidio che si centuplicava da una all'altra regione d'Italia: ma, quel ch'è più grave, la statistica delle assoluzioni ti fa vedere come lo stesso reato sia considerato in diverso modo nell'uno e nell'altro paese.

Pagina 316

Abbiamo dei questori che sono assai abili, come l'erano Ulisse ed Achille; non ne abbiamo nessuno, però, che, non dico come Moltke, ma nemmeno come un ufficiale qualunque di stato maggiore si serva per le sue indagini delle risorse scientifiche offerte dagli studi di statistica, di antropologia criminale, che moltiplichi, insomma il proprio ingegno, colle forze enormi, e, quel che è più, esattamente governabili, dalla scienza.

Pagina 321

. - Noi abbiamo fatto finora la polizia così come si faceva la guerra, nei tempi eroici, tutta a casaccio, ad empirismo, dove il merito individuale di alcuni pochi in astuzia ed in forza muscolare, decideva solo della vittoria.

Pagina 321

Noi abbiamo abolito, nelle indagini indiziali, la tortura; ed è una vera nostra gloria; ma a questo mezzo brutale di indagini, che spesso poteva fare la luce, ma più spesso fuorviarci, nulla abbiamo saputo sostituire, e questo è male.

Pagina 328

Noi abbiamo veduto nel primo volume come il pletismografo di Mosso, può senza alcuna alterazione della salute, senza dolore entrare nei penetrali dell'animo del criminale con un esattezza matematica.

Pagina 329

Tutti i giorni noi abbiamo sotto agli occhi madri spinte alla pazzia o al delitto per la tortura del coniuge; così la Vigna, donna debole e prima onestissima, uccise il marito chiamando in aiuto la Madonna, perchè esso la minacciava non come donna solo, ma anche come madre.

Pagina 330

Abbiamo, perdio! lottato per secoli onde impedire i privilegi dei preti, dei guerrieri, dei re, ed ora manterremo, sotto la fisima di una pretesa libertà, i privilegi più straordinari a più di settecento re?

Pagina 342

Noi abbiamo veduto che non è la povertà sola, come pretendevano molti, che può fomentare i delitti, ma anche la ricchezza: sopratutto se rapida ed eccessiva.

Pagina 358

. - Abbiamo voluto vedere che risultati dessero i rapporti tra la criminalità e l'indice cefalico, e il colore dei capelli; persuasi di avere così i documenti più sicuri della influenza della razza.

Pagina 36

Una differenza minore, anzi inversa, abbiamo secondo i dati del Ferri, dal 1880 al 1884, secondo il quale i delitti di sangue darebbero il 13 per 100.000 (senza la Corsica) nei doligocefali e 19 nei brachicefali.

Pagina 37

. - Volendo vedere le proporzioni dei rei francesi biondi e neri (Topinard) abbiamo trovato che gli assassini nei dipartimenti con prevalenti capelli neri diedero 12,6% colla Corsica; 9,2% senza la Corsica; mentre i biondi danno una cifra notevolmente inferiore, 6,3%.

Pagina 38

Noi abbiamo comperato un salvadanaio che chiamiamo «vostro» e ci siam impegnati a metterci un penny per settimana e così abbiamo fatto». La busta conteneva 4 o 6 penny.

Pagina 384

Un altro fatto che colpisce è come il Barnardo sia riuscito a render popolare la sua istituzione tra le classi più umili: non solo i suoi antichi «destitute» raccolti e redenti come abbiamo visto, vanno a gara a portargli il loro obolo, ma una grande quantità di operai.

Pagina 384

Abbiamo veduto quanto circoscritta fosse, almeno fra noi, l'influenza benefica della religione, e quante volte, paralizzata dall'influenza malefica! Dopo ciò è evidente quanto poco possiamo contarvi come prevenzione e cura del crimine.

Pagina 385

. - Prima d'ogni altro si devono sopprimere le scuole carcerarie che abbiamo visto (p. 133) favorirvi le recidive e somministrare a spese degli onesti nuove armi pel crimine.

Pagina 396

«Interrogate le mogli loro perchè non abbiano avviato nessuno dei figli ad un'arte manuale, e vi risponderanno con una certa espressione di dignità offesa: Ma e perchè paghiamo tante tasse e abbiamo le scuole, allora?...» (Id.).

Pagina 403

E noi già nel volume II, e poi qui nell'Eziologia, abbiamo veduto come gli uomini pur che s'associno perdono in onestà - anche se senatori, deputati e accademici - ; naturalmente assai più ciò deve accadere nell'epoca in cui fisiologicamente son disonesti (Vol. I).

Pagina 414

Abbiamo, perdio! lottato per secoli onde impedire i privilegi dei preti, dei guerrieri, dei re, ed ora manterremo, sotto la fisima di una pretesa libertà, i privilegi più straordinari, persin quelli di commettere i reati più comuni, a più di settecento re?

Pagina 442

Abbiamo ora un fanatismo economico, come una volta avevamo il fanatismo politico.

Pagina 447

È urgente che diamo a questo fanatismo una valvola di sicurezza con rimedi economici, come abbiamo dato a quelli politici i rimedi della costituzione, del parlamentarismo, ecc., al religioso la libertà dei culti, ecc.

Pagina 447

«Se siamo arrestati, finiamo per vivere a spese degli altri: ci vestono, ci mantengono, ci scaldano, e tutto alle spalle di quelli che abbiamo derubato!

Pagina 454

Da una parte abbiamo i ricchi, i borghesi, che nella politica e negli affari vendono il loro voto, la loro influenza, e per mezzo dell'intrigo, dell'inganno e della menzogna, rubano il danaro del pubblico; dall'altra parte abbiamo i poveri, gli ignoranti, che nei complotti di anarchici e nelle dimostrazioni e nelle sommosse, tentano ribellarsi contro la condizione che loro vien fatta e protestano contro l'immoralità che scende dall'alto.

Pagina 48

Abbiamo potuto sostituirgli un edificio più saldo nelle sue basi?

Pagina 503

Ora noi abbiamo veduto che non vi è delitto in cui manchino queste cause.

Pagina 519

Si obbietta che sarebbe una pena atavica ricordante le compensazioni, ma in molte cose noi abbiamo dovuto ritornare agli antichi perchè a molte cose gli antichi provvedevano e molte vedevano meglio di noi.

Pagina 533

Ora che abbiamo veduto gli stromenti adatti per la repressione secondo la nuova Scuola vediamone l'applicazione diretta secondo il sesso, l'età e i principali reati.

Pagina 557

Nè si dica che non si deve impedire l'incremento della popolazione, perchè allora si dovrebbe impedire, per legge, l'onanismo, e fin lì non ci si è giunti; e poi noi di popolazione ne abbiamo troppa.

Pagina 561

A stretto diritto, certamente che noi, che più non ci crediamo vicarii di Dio in terra, non ne abbiamo alcuno assoluto contro l'esistenza di nostri simili; ma se il diritto non ci viene dalla necessità, della difesa, non ne abbiamo allora nemmeno contro il loro sequestro, nemmeno per bandire una contravvenzione. Dire che quella pena vada contro alle leggi della natura è fingere di ignorare che essa è scritta a caratteri troppo chiari nel suo libro, sapendosi anzi che nella lotta per l'esistenza, seguita da immani ecatombe, basasi tutto il progresso del mondo organico e quindi del nostro.

Pagina 587

E a questo proposito abbiamo visto come l'aver introdotto delle compagnie di lavori agrarii - e somministrato terreni diminuì il vagabondaggio ed il furto in Vestfalia.

Pagina 598

Quanto agli altri delitti, con evidente predominio dell'estate e della primavera, secondo Guerry abbiamo:

Pagina 8

., abbiamo:

Pagina 8

Pei delitti contro le proprietà abbiamo un predominio notevole nell'inverno, per es., furto e falso in gennaio, e poca differenza nelle altre stagioni. Qui l'influenza della meteora è affatto diversa: aumenta i bisogni, e diminuisce i mezzi di soddisfarli.

Pagina 9

Più spiccata è invece l'influenza nel furto: infatti si vede mano a mano diminuire o aumentare il furto coll'aumentare o diminuire del consumo del frumento; non però proporzionalmente: così p. es. nel 1883-84-85 abbiamo un aumento graduale nel consumo del frumento - 6,0-6,8-7,0 - a cui corrisponde una graduale diminuzione di delitti, cioè 714-583-566, e così nel 1888-89-90 abbiamo un salto nei consumi, 7,6-5,9-7,2, cui corrisponde un altro nei furti - 529-608-512 - (Vedi Fig. 3).

Pagina 92

Ma, come abbiamo veduto nel capitolo antecedente, l'influenza dell'alimentazione non si può scindere da quella dell'alcool, anzi questa è così grave che ne assorbe quasi sempre gli effetti pur troppo prepotenti nel campo dell'eziologia criminale, come in tutta la patologia umana.

Pagina 97

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