| Abbiamo | tentato l’esametro così: |
Mefistofele -
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| Abbiamo | tentato il verso asclepiadèo, formato da uno spondèo, da |
Mefistofele -
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| Abbiamo | cercato altre volte di sorprendere un gesto sotto la |
Ritorno a Planaval -
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volgari, e non rinvenendone il numero, credessero che li | abbiamo | errati. D’altronde il nostro soggetto istesso ci indusse ad |
Mefistofele -
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| Abbiamo | tentato l’endecasillabo saffico nella stanza delle coretidi |
Mefistofele -
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per rispetti scenici, che il pubblico troverà ragionevoli, | abbiamo | adottatala tradizione leggendaria (V. Widman, Vita di |
Mefistofele -
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passione di Faust avrebbe fatto argine la misura del verso. | Abbiamo | conservato fedelmente questo artifizio del poeta, già |
Mefistofele -
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classico. In questa parte tutta classica della tragedia | abbiamo | tentato di trasportare nella nostra lingua il metro del |
Mefistofele -
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coi suoni questa aspirazione musicale del poeta, e perciò | abbiamo | fuso nel prologo alcuni elementi paradisiaci dell’epilogo, |
Mefistofele -
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deve mai spogliare niuno che tratti il presente soggetto, | abbiamo | dato a questo Prologo in cielo la linea della sinfonia |
Mefistofele -
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per rispetti scenici, che il pubblico troverà ragionevoli, | abbiamo | preferito la forma antica, convinti che l’indole |
Mefistofele -
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coi suoni questa aspirazione musicale del poeta, e perciò | abbiamo | ricondotto nell’epilogo il tema del prologo, procurando di |
Mefistofele -
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casa posto fuori. Tutto questo movimento delle piante che | abbiamo | comperato e di quelle più grandi che erano qui da prima - |
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