Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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La Stampa

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AA. VV. 10 occorrenze

Bisogna attendere che abbia diciotto anni, cioè l'anno prossimo. Naturalmente è assai infelice.

È sintomatico che una trasmissione-radio sovietica abbia annunciato che entro quest'anno (o al massimo al principio del 1958) e in ogni caso nel quadro delle manifestazioni dell'anno geofisico internazonale (che terminerà il 31 dicembre 1958) il satellite artificiale sovietico sarà una realtà. «Al principio del loro lavoro con i satelliti — ha detto la emittente — gli scienziati sovietici lanceranno soltanto quelli che contengono apparecchi di misurazione automatici, ma più tardi saranno in grado di spedire nello spazio satelliti con cani a bordo e possibilmente anche con uomini».

LICEO CLASSICO D'AZEGLIO - Ammissione alla prima Liceo: «-- quali virtù pensate che il Manzoni abbia voluto dare maggior risalto nel suo immortale romanzo? e quali vizi, quali colpe umane vi ha fatto apparire più meritevoli di esecrazione?». Ammissione alla seconda Liceo: «Dante e Brunetto Latini: il discepolo glorioso e l'umile maestro». Ammissione alla terza Liceo: «Nel purgatorio c'è il ricordo delle colpe e c'è la punta del dolore ma con la dolcezza del pentimento e con il desiderio del bene. Presentate un episodio in questa luce, che è propria della seconda cantica dantesca».

Si ritiene che il film proiettato per l'inaugurazione, Nonna Sabella, di produzione italiana, non abbia richiamato il forte contingente di spettatori della colonia straniera a Roma, che con le proiezioni de La capannina, il nuovo film di Ava Gardner, accorreranno numerosi e si varranno della possibilità di ascolto del «parlato» in edizione originale. Gli americani avranno poi la possibilità di constatare la sistemazione «all'italiana» del cinema per automobilisti realizzato e ideato dall'ing. Piero Cavazzuti, dall'ing. Norberto Llbori e dall'architetto Eugenio Galdieri, con riguardo alle particolari esigenze estetiche del nostro pubblico ed alla differenza di dimensioni esistente fra le stesse auto del nostro mercato.

Zoli abbia, in tempi internazionalmente calamitosi, scelto la via dell'onestà e del rispetto per gli impegni assunti. Quanto, del resto, succede in questi giorni in Francia dovrebbe servire di ammonimento a coloro i quali, anche fra noi, indulgono a progetti di revisione o di svalutazione monetaria. Avviarsi sulla via della inflazione può essere, in qualche caso, agevole. Ma ogni azione di risanamento (e prima o poi il risanamento è inevitabile) riesce penosa all'estremo; ed in più lede le forze di coesione sociale contrapponendo gruppi a gruppi, interessi ad interessi.

Solo si pensa abbia avuto al Dipartimento di Stato «raccomandazioni» di «estrema prudenza».

Jaeger ricordando come l'inizio della attività della Corte Costituzio abbia accelerato l'attuazione della Costituzione della Repubblica; a tal fine ha dato opera anche la magistratura ordinaria indicando le norme della Costituzione ed efficacia precettiva e introducedole tra le leggi efficienti dello Stato. Quindi il presidente di Sezione della Cassazione ha porto il saluto del primo presidente Ernesto Eula.

Chi abbia seguito l'elenco dei personaggi potrà intuire i retroscena della recente storia siriana, ma si deve aggiungere qualche dettaglio. L'azione del gruppo di Damasco è resa possibile dalla violentissima campagna di odio antioccidentale; la campagna sarebbe stata silenziosamente e tenacemente organizzata dal Gran Mufti di Gerusalemme Hag Hamin El Hussein, grande amico di Hitler che egli raggiunse durante la guerra sbarcando sulla riviera italiana e valicando poi le Alpi. La Siria è oggi nelle mani di questo gruppetto, mentre il presidente Kuwatly, vittima predestinata, come lo definiscono nel Libano, pare avviato alla sorte politica di Masaryk. A 65 anni, sembra che egli debba veder naufragare le sue lotte per la libertà iniziate da ragazzo, quando fu carcerato dai turchi e tentò il suicidio piuttosto che rivelare i piani per la sollevazione degli arabi. Nettamente diverso dagli altri uomini di potere, Kuwatly è di una antichissima famiglia di Damasco. Ha compiuto viaggi in Europa; è un appassionato cacciatore del deserto. Il suo aspetto è quello di un signore, dalle tendenze patriarcali; è però un accesissimo nazionalista, ribelle prima ai turchi e poi ai francesi che lo condannarono a morte in contumacia.

Canonica, grave d'anni e di ricordi; l'unico che abbia conosciuto di persona Grandis, Grattoni e Ranco, gli ingegneri del Fréjus.

Ritrovare il simpatico hussard Angelo, non più «sur le toit» , impegnato stavolta, e a fondo, nella rivoluzione di Milano e nella guerra austropiemontese del 1848, senza che egli abbia tuttavia perduto nulla della sua freschezza, del suo brio, della sua straordinaria giovinezza, è stato uno dei più piacevoli incontri di questa stagione letteraria. E se è vero che Jean Giono, quando scriveva quel suo mirabolante Voyage en Italie andava in realtà ricalcando le orme — quanto immaginarie lui solo può, giudicare — di un suo autentico antenato piemontese, non è meno vero che, scrivendo a perpetuarne la memoria questo folto e pur piacevolissimo romanzo Le bonheur fou (Gallimard), vi ha portato dentro tutta la luce e il colore del paesaggio dell'Italia settentrionale; e si capiscono bene anche certe bizzarrie, certi giudizi strampalati di quel suo curioso voyage, certo più fantastico che reale. È chiaro che egli guardava gli italiani di oggi con gli occhi del suo eroe: il quale faceva sì la rivoluzione e la guerra con il più romantico coraggio ed il più cavalleresco sprezzo del pericolo, ma sempre en amateur. E nel suo quasi fanciullesco distacco dalle passioni profonde e dagli ideali che ben seriamente animavano i patrioti piemontesi e lombardi in quegli anni così densi di storia, provava soprattutto il gusto pazzo dell'avventura, sia pur generosa e disinteressata, da cui scaturiva, scintillante e sfaccettato quello che egli stesso definiva un bonheur fou .

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