Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: abbeverarsi

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Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta

222794
Misteri del chiostro napoletano 1 occorrenze
  • 1864
  • G. Barbèra
  • Firenze
  • Paraletteratura - Romanzi
  • UNICT
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"Dite piuttosto, come disse all'agnello il lupo, che ho turbato l'acqua dove i vostri maggiori solevano abbeverarsi!.... Eh, cardinale, quando col segno della redenzione in mano calpestavate un'orfana ed inerme donzella, pensaste mai all'ora supreme, della morte, al giorno del giudizio?" "Non parliamo del passato; posso aver peccato per cattivi consigli, o per debolezza, ma in fede mia, neppur voi siete immune da torti: voi, che sotto il velo di monaca, voleste nascondere infami trame di demagoghi e repubblicani.... Ma, ripeto, deponiamo i vicendevoli rancori; vi userò da ora in poi la più inalterabile carità." "Eminenza, vi ho conosciuto per lunga esperienza e durissima.... In avvenire vi bacierò anch'io la mano, se vorrete, ma non permetterò che in ricompensa mi regaliate un morso!" Quell'archetipo di simulazione sarebbe, credo, rimasto impassibile al più grave oltraggio, purchè avesse potuto accalappiarmi di nuovo. - Propose di scegliermi un altro chiostro, incompatabilmente più comodo che non era il presente: di accordarmi il permesso d'uscire ogni giorno: di procacciarmi un nuovo e più largo assegnamento. Gli troncai le parole in bocca dicendo: "No, no, buon padre; voi qua, io là.... Ognuno al suo posto. Determiniamo chiaramente fin da questa conferenza, che sarà l’ultima, il posto che a ciascheduno di noi conviene.... Patti chiari, amicizia lunga." "Verrò di tanto in tanto a visitarvi..... lo permetterete?" "Non lo sperate!" dissi in tuono fermo; ed alzatami per uscire, con un'aria di sovrana, che avrebbe ricordato Elisabetta nell'atto di congedare sdegnosa l'arcivescovo di Cantorbery: "Troppo lunga durò, troppo oppressiva mi tornò la vostra tutela. Vorrebbero ch'io vi chiedessi conto del passato: non lo farò. Ma è tempo ormai che, ritornato in pace alla vostra sede, vi prendiate cura della propria salute ben altrimenti che non avete fatto per la salute della vostra pupilla! Se non volete esser incolpato di snaturatezza, se all'onore che vi è dovuto credete necessari il rispetto mio e il rispetto del pubblico; tornate, monsignore, tornate tosto alla vostra sede, e in avvenire liberatevi da quella smania d'intrigo e di prepotenza che, mettendo a repentaglio la vostra riputazione, distrugge di giorno in giorno la vostra autorità!" Il cardinale, accortosi oramai che, per accalappiarmi e tenermi, troppo vecchie e sdruscite erano le sue reti, mi prese pel lembo dello scapolare, dicendo: "Un'ultima parola! Spero che a Castellamare abiterete in un ritiro." "Farò come al mio nuovo vescovo piacerà." "Spero che terrete il volto coperto con un velo nero....." "Il bruno non è ancora finito: lo porterò." Si alzò allora anch'egli, e al suo passare le monache tutte si gettarono a terra genuflesse; questa, per devozione, palpava la falda della sua porpora, quella coll'estremità delle dita gli toccava la mano, indi si baciava la propria: non una che non gareggiasse per ricevere prima dell'altra la sua benedizione. Disceso all'ultimo scalino, si volse addiettro per dare alle monache l'ultima benedizione. Ravvisatami nella prima fila di esse

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