Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: abbellire

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Il successo nella vita. Galateo moderno.

174454
Brelich dall'Asta, Mario 4 occorrenze
  • 1931
  • Palladis
  • Milano
  • Paraletteratura - Galatei
  • UNICT
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Con ciò e con razionali esercizi del corpo, specialmente una persona giovane sarà in grado di abbellire sensibilmente il suo corpo.

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Le carote, che del resto sono pregevolissime anche per il loro grande contenuto di vitamine e di sali basici, mangiate regolarmente ed in stato crudo, hanno la proprietà di abbellire e di dare un colorito chiaro alla pelle e splendore agli occhi. Carne grassa, cucinata al vapore, danneggia la pelle. All'incontro le frutta, mangiate dopo terminato il pasto, depurano il sangue, favoriscono la digestione e rendono la pelle meno sensibile, impedendo specialmente la formazione di comedoni. Ci sono poi dei cibi che a singole persone producono delle eruzioni cutanee, per esempio le fragole, le pere, il formaggio, il pesce, ecc. Ognuno sa per esperienza quali di questi cibi esercita su lui simile effetto dannoso, e potrà quindi facilmente evitarlo. L'uso di medicamenti per abbellire non è raccomandabile, perchè non è cosa naturale. Ove però essi siano assolutamente necessari, non se ne faccia uso in nessun caso senza consiglio e controllo medico. Uno dei più conosciuti medicamenti di tal genere è l'arsenico - velenoso in quantità maggiori -, che ingrassa, dà un bel colorito ed aumenta lo splendore degli occhi. Anche gli innocui preparati di ferro, come per esempio la «Tinctura ferri pomati » sono molte volte atti a dare alla pelle un bel colorito roseo, avendo i preparati di ferro la proprietà di aumentare i globuletti rossi del sangue. In ogni caso, chi può farlo, preferisca di conseguire quest' aumento dei globuletti del sangue per mezzo di un confacente sistema di vita igienico e mediante un soggiorno in un clima di alta montagna. Per ultimo, ancora alquante parole sull' alcool e sulla nicotina. Un regolare consumo di alcool danneggia la salute e la bellezza. Le sue conseguenze esteriori sono i ben noti pannicoli adiposi sul volto, il colorito arrossato del naso e delle guance. Particolarmente dannoso è il consumo di alcool la sera. La nicotina in generale è meno dannosa dell'alcool, però nuoce facilmente agli occhi, produce catarri cronici nelle vie respiratorie, arrossamento del naso e imbrunisce i denti, le dita e le unghie. Nondimeno un consumo moderato di alcool e di nicotina, da persone sane, non influisce dannosamente dal punto di vista della cura della bellezza.

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In tal modo si può rapidamente abbellire un viso sfinito dalla stanchezza, abbattuto, affaticato da una lunga veglia o gonfiato dal pianto. Questo mezzo non deve però venir usato troppo spesso, per esempio ogni giorno, perchè il continuo inturgidirsi dell'epidermide sotto l'influenza del calore e dell'umidità, può, similmente ai troppo frequenti bagni caldi inflaccidire la pelle. Il più efficace e in pari tempo più duraturo mezzo per evitare ed eliminare le rughe e le grinze, è il massaggio. Nel massaggio del viso si deve però ancora con maggior cura guardare di evitare qualsiasi lesione, graffio o scalfittura, perchè queste potrebbero avere per conseguenza anche una più forte formazione di rughe. Già per questo motivo, prima di intraprendere il massaggio, è consigliabile di farsi debitamente istruire da un intenditore. Il dott. Arnecke nel suo volume « Praktische Schönheitspflege » (Pratica cura della bellezza) consiglia il seguente sistema di massaggio, che può venir praticato facilmente anche da un profano: « Prima del massaggio la pelle del viso deve venir pulita molto accuratamente con acqua calda e sapone mite; così pure le mani, adoperando per la pulizia di queste molto energicamente anche una spazzola. Già sin da qui va osservato, che soltanto quelle signore che hanno le unghie corte possono eseguire da sole il massaggio del loro viso. Le unghie lunghe sono già per sè inadatte al massaggio, ed oltrecciò non possono venir mai completamente o sufficientemente disinfettate. I batteri, che si trovano in massa sotto le unghie, potrebbero durante il massaggio introdursi nei pori della pelle, e la conseguenza del massaggio sarebbe dopo uno, due o tre giorni, una formale eruzione di bollicine e pustole sul viso. E' ben naturale che il massaggio può venir eseguito soltanto su un viso che sia assolutamente immune da simili prodotti d'impulitezza. Quale mezzo per il massaggio serve, per una pelle del viso secca, un grasso (vaselina), per una pelle molto grassa, la cipria. Chi ha in casa alquanto alcool, prima di cominciare il massaggio, si sfreghi con ovatta imbevuta d'alcool, il viso, precedentemente lavato, e le punte delle dita, anche queste precedentemenee ben pulite. Il massaggio si comincia per lo più dalla fronte. L'indice e il medio di ambidue le mani giacciono orizzontalmente uno presso l'altro, le punte delle dita strettamente vicino alla linea media, le dita della mano destra sulla parte destra, quelli della mano sinistra sulla parte sinistra della fronte. La linea del massaggio va sempre in direzione orizzontale, dalla metà della fronte verso fuori (e mai in direzione contraria). Poichè la pelle della fronte è aderente ad una base solida, non abbisogna d'un sostegno speciale. Nel massaggio del viso si deve esplicare soltanto una forza moderata, per non staccare la pelle dal suo sostrato di grasso, il che produrrebbe un'aumentata formazione di rughe. Dopo il massaggio di frizione, segue il tambussamento. Durante questo le dita si tengono piegate ad angolo retto nell'articolazione media, e le punte della dita cadono leggermente, ma rapidamente, come piccoli martelli, sulla fronte, nella quale operazione prendono parte tutte e due le mani, però una alla volta, scambiandosi a brevissimi intervalli. I pollici in generale non partecipano al massaggio del viso. Molto importante è di solito il massaggio che ha lo scopo di eliminare quella ruga piuttosto perpendicolare, che si estende dall'angolo del naso a quello della bocca. Il massaggio di questa parte del viso è alquanto più difficile che quello del viso. Nel massaggio della ruga sulla faccia destra, la mano destra tiene leggermente tesa verso fuori la pelle della guancia, mentre la mano sinistra compie il massaggio propriamente detto, dapprima lisciando e impastando (pétrissage), quindi tambussando (tapotement) la suindicata parte del viso. La direzione del massaggio per strofinamento o frizione deve qui venir sempre da su all'ingiù. Anche nel massaggio della regione delle tempie è opportuno che la corrispondente mano tenda leggermente all'infuori la pelle, mentre l'altra mano eseguisce il massaggio, anche qui da su all'ingiù, con strofinamenti semicircolari. Per eliminare il cosidetto « doppiomento » si pone la mano destra, biforcata come una forchetta, sull'orlo della mascella inferiore; la direzione delle dita della mano sinistra, che eseguiscono lo strofinamento, va pure in giù e verso fuori. Il massaggio può anche farsi, ponendo le punte degli indici e dei medi nella linea di mezzo, e movendoli poi orizzontalmente verso fuori, come nel massaggio della Ogni altra sorta di massaggio deve in ogni caso venir sconsigliata ai profani. La natura e la disposizione della muscolatura del viso sono tanto complicate, che soltanto una persona che ne conosca a fondo la struttura anatomica, può eseguire ancora altri e più complicati massaggi. Con altri massaggi oltre a quelli ora indicati, profani non farebbero che nuocere alla bellezza del viso, prescindendo dal fatto che sarebbe anche quasi impossibile di darne la descrizione. Inoltre per la maggior parte dei casi, le specie di massaggio ora indicate, bastano perfettamente ». Dopo il viso, segue il massaggio del collo con tutte e quattro le dita, in una linea diagonalmente discendente, verso fuori. Si abbia speciale riguardo per la cura del collo. Perchè al collo si manifestano dapprima i segni della vecchiezza. La sua pelle diviene facilmente rugosa e raggrinzita. Per chi ha il collo magro, un mezzo radicale è la cura per ingrassare, il cui effetto però naturalmente non si può limitare al collo. Un collo grasso potrà diventare più snello soltanto mediante massaggi speciali, che devono venir eseguiti soltanto da persone abilitate, poichè il delicato tessuto della pelle del collo è molto sensibile. Della cipria e del belletto s'è già parlato al capitolo « Cura della pelle » E' naturale che una signora ci tenga a voler esser sicura in certe occasioni - concerti, feste, divertimenti, ecc. - dell'aspetto piacente ed attraente del suo viso, e perciò fa alquanto uso di belletto o cipria. Non è in nessun caso una cosa bella, ma la potranno comprendere specialmente quelle persone che appunto in tali occasioni usano soffrire di un susseguirsi di pallori ed arrossimenti. L'imbellettarsi ed incipriarsi regolarmente, e specialmente l'incipriarsi con ciprie liquide e vegetali, è assolutamente dannoso alla salute della pelle e a lungo andare nuociono anche alla bellezza. Nel darsi il rossetto chi ha la faccia larga e gli zigomi sporgenti, cominci sotto agli occhi, e conduca quindi il rossetto a forma di falce sino agli orecchi. Chi ha una faccia sottile, cominci sotto agli occhi, sorpassando i pomelli. Il miglior rossetto è quello di Dorin (Parigi). Mai si deve arrossare soltanto le guance, poichè in tal caso si vedrebbe a prima vista che si tratta di un colorito artificiale. Terminato il bellettamento col rossetto, bisogna incipriarsi tutto il viso, più fortemente le guance, più leggermente il naso e la fronte. Il passaggio dalle guance al collo deve armonizzare con la gradazione di cipria del naso e della fronte. Un viso può dirsi veramente bene incipriato soltanto quando nemmeno il più severo sguardo indagatore può scoprirvi la traccia d'un mezzo artificiale. L'incipriarsi è quindi un'arte, che esige molta cura ed attenzione. In generale si dovrebbe tener sempre presente, che la cipria ha effetto soltanto su una pelle curata. Non si adoperi cipria troppo bianca o di una tinta che contrasti troppo con quella della pelle. Del lapis per le labbra si faccia uso molto moderato specialmente durante il giorno, se non si vuole dar spiacevolmente nell' occhio con un aspetto provocante e poco distinto. Il lapis per le labbra è molto più usato in America che da noi, dove in grandi masse della società esso incontra ancora sempre ripugnanza e opposizione. In ogni caso è da sapersi, che l'uso del lapis offre la possibilità di correggere non solo il colore, ma anche la forma delle labbra. Così, chi ha le labbra troppo sottili, può portare il colore un po' oltre al loro orlo. Chi invece ha le labbra troppo grosse, non si tinge gli orli. Le bionde si servano di lapis color rosa, le brune adoperino lapis rosso; di sera la gradazione può essere più satura che di giorno. Chi ha le labbra troppo grosse, se le spazzoli alquante volte ogni mattina con una spazzola da denti con acqua fredda: con tale mezzo esse diverranno più salde e più sottili. Chi al contrario ha le labbra sottili, le sottoponga ad un quotidiano massaggio, comprimendole e tosto lasciandole, a brevi rapidi intervalli, col pollice e l'indice. In tal modo esse diventeranno più piene, più grosse ed acquisteranno un colorito fresco e sano. Sotto l'influenza dell'aria fredda e troppo cruda molte persone soffrono di labbra screpolate. Contro questo inconveniente giovano gli unguenti contenenti lanolina comune. Le labbra screpolate cronicamente mancano per lo più di grasso (deficiente secrezione delle glandole sebacee, che si trovano anche nella pelle delle labbra). In tali casi si faccia uso di una pomata per le labbra, consistente di diversi grassi con ingredienti, ed in ogni caso colorata. Se le labbra, in seguito a bollicine che vi s'erano precedentemente formate, sono ferite, non si deve in nessun caso strapparsi i lembi di pelle mucosa che pendono dagli orli delle piaghe. Si eviti in tali casi l'uso di acque troppo forti per sciacquarsi la bocca. Un buon rimedio per questo caso è l'unguento di ichthyol (ittiolo). Le bollicine delle labbra, che si formano assai spesso in seguito a una più forte febbre, possono venir allontanate più presto, cospargendole con cipria. Se cagionano una tensione dolorosa, gioverà l'uso d'un unguento refrigerante. Il trattamento delle sopracciglia fa parte della quotidiana cura della bellezza di una signora. Esse devono venir spazzolate ogni sera con una crema grassa o con olio, muovendo la spazzola sempre da giù all'insù. Si può correggere la piega delle sopracciglia, spazzolandole giornalmente nella direzione desiderata. Precedentemente bisogna però ungerle con alquanta crema grassa. Le signore bionde non si tingano mai le ciglia e sopracciglia in nero, se non vogliono che il loro viso faccia l'effetto d'una maschera. In nessun caso è consigliabile di usare per la tintura delle sopracciglia un lapis nero. Se già si vuol far uso d'un lapis, anche le signore brune adoperino soltanto un lapis bruno. Prescindendo da un quotidiano lavacro con una leggera soluzione di acido borico che dà loro freschezza e limpidezza, non si può e non si deve nemmeno tentare di « correggere » gli occhi. E' straordinariamente pericoloso l'uso della belladonna, l'alcaloide dell' « atropa belladonna », che dilata le pupille, ma che applicata falsamente può facilmente causare anche la cecità. Contro i disturbi agli occhi l'unica misura saggia e razionale è di ricorrere al medico. Lo stesso vale anche per l'allontanamento della cosidetta Dernola della pelle. Persone che hanno gli occhi sensibili evitino d'intrattenersi in stanze dove si fuma; naturalmente nuoce anche il fumo della propria sigaretta. Inoltre si lavori soltanto in sufficiente luce, e quando si legge, si tenga una distanza di almeno 40 centimetri. Molto inestetici sono i sacchi lacrimali. Se questi si formano dopo notti passate vegliando, dopo eccessive fatiche e dopo un eccessivo consumo di alcool, potranno anche facilmente venir eliminati con un corrispondente riposo, possibilmente giacendo in posizione orizzontale. Se invece la loro causa va cercata in malattie o altri disturbi, bisogna ricorrere al medico. Il naso rosso può derivare da differenti cause, per esempio da una falsa nutrizione, da un eccessivo consumo di alcool e anche di caffè, da disturbi del funzionamento della pelle, da un catarro cronico e da altri mutamenti interni del naso, anche da congelazioni. Quest'ultime saranno curate similmente ai geloni (vedi sotto « Cura dei piedi »). Per il resto in generale bisogna la dieta: poco alcool e poco caffè, poco thé e cibi poco drogati. Un rimedio che giova quasi sempre è di premere sulla punta del naso per un brevissimo tempo (uno o due secondi) un batuffolo d'ovatta, immerso precedentemente in acqua calda di 60 centigradi. Momentaneamente giova anche sfregare il naso con benzina. Per eliminare definitivamente il male, bisogna ricorrere al medico. E ciò vale specialmente quando si tratta di forme più gravi, quali i nasi bitorzoluti e tuberosi.

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L'uso di acque e di creme per abbellire il seno, non giova. Il loro effetto consite tutt'al più nel fatto, che la loro applicazione va congiunta ad una sorta di massaggio del seno. Oltrecciò sono in commercio anche alcuni medicamenti, come per esempio le « pillole orientali ». Queste hanno effettivamente un'influenza sullo sviluppo del petto, e precisamente mediante il loro contenuto d'arsenico. Si deve però tener presente che una cura d'arsenico può venir presa in considerazione soltanto se si tratti di persone molto snelle; perchè l'arsenico agisce su tutto il corpo, non solo sul seno. Se nell'organismo ci sono già depositi di grasso, la cura dell'arsenico ingrasserebbe tutto il corpo. Una cura di arsenico può naturalmente venir intrapresa soltanto sotto controllo medico. Un seno troppo forte può venir rimpicciolito al meglio mediante ginnastica, la quale è tanto più raccomandabile, inquantochè in tali casi di solito tutto il corpo è troppo forte. Molto spesso si procede all'abbellimento del seno femminile anche in via operativa. Mediante tali operazioni le glandole lattee non vengono bensì danneggiate, molte però restano però cicatrici, che non spariscono più, In via operativa possono ancor venire eliminati i seni pendenti, che - per mezzo d'iniezione di grasso - seni flosci possono venir resi pieni, mentre viceversa i seni troppo opulenti, togliendo loro il grasso, possono venir rimpiccioliti. Dopo l'operazione bisogna in ogni caso badare che, ricadendo negli errori commessi nel passato, il vecchio male non si rinnovi. Occasionalmente si adopera anche la diatermia.

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