Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

UNIFI

Risultati per: abbatterci

Numero di risultati: 1 in 1 pagine

  • Pagina 1 di 1

Se questo è un uomo

680840
Levi, Primo 1 occorrenze

Si tratta in sostanza di una scoperta: Henri ha scoperto che la pietà, essendo un sentimento primario e irriflesso, alligna assai bene, se abilmente instillata, proprio negli animi primitivi dei bruti che ci comandano, di quelli stessi che non hanno ritegno ad abbatterci a pugni senza perché, e a calpestarci una volta a terra, e non gli è sfuggita la grande portata pratica di questa scoperta, sulla quale egli ha inserito la sua industria personale. Come l' icneumone paralizza i grossi bruchi pelosi, ferendoli nel loro unico ganglio vulnerabile, così Henri valuta con un' occhiata il soggetto, "son type"; gli parla brevemente, a ciascuno con il linguaggio appropriato, e il "type" è conquistato: ascolta con crescente simpatia, si commuove sulla sorte del giovane sventurato, e non occorre molto tempo perché incominci a rendere. Non c' è anima così indurita su cui Henri non riesca a far breccia, se ci si mette seriamente. In Lager, e anche in Buna, i suoi protettori sono numerosissimi: soldati inglesi, operai civili francesi, ucraini, polacchi; "politici" tedeschi; almeno quattro Blockälteste, un cuoco, perfino una SS. Ma il suo campo preferito è il Ka-Be; in Ka-Be Henri ha ingresso libero, il dottor Citron e il dottor Weiss sono, più che suoi protettori, suoi amici, e lo ricoverano quando vuole, e con la diagnosi che vuole. Ciò avviene specialmente in vista delle selezioni, e nei periodi di lavoro più gravoso: a "svernare", dice lui. Disponendo di così cospicue amicizie, è naturale che raramente Henri sia ridotto alla terza via, al furto; d' altronde, si comprende che su questo argomento non si confidi volentieri. È molto gradevole discorrere con Henri, nei momenti di riposo. È anche utile: non c' è cosa del campo che egli non conosca, e su cui non abbia ragionato, nella sua maniera serrata e coerente. Delle sue conquiste, parla con educata modestia, come di prede di poco conto, ma si dilunga volentieri a esporre il calcolo che l' ha condotto ad avvicinare Hans chiedendogli del figlio al fronte, e invece Otto mostrandogli le cicatrici che ha sugli stinchi. Parlare con Henri è utile e gradevole; accade anche, qualche volta, di sentirlo caldo e vicino, pare possibile una comunicazione, forse perfino un affetto; sembra di percepire il fondo umano, dolente e consapevole della sua non comune personalità. Ma il momento appresso il suo sorriso triste si raggela in una smorfia fredda che pare studiata allo specchio; Henri domanda cortesemente scusa ("... j' ai quelque chose à faire", "... j' ai quelqu' un à voir"), ed eccolo di nuovo tutto alla sua caccia e alla sua lotta: duro e lontano, chiuso nella sua corazza, nemico di tutti, inumanamente scaltro e incomprensibile come il Serpente della Genesi. Da tutti i colloqui con Henri, anche dai più cordiali, sono sempre uscito con un leggero sapore di sconfitta ; col sospetto confuso di essere stato anch' io, in qualche modo inavvertito, non un uomo di fronte a lui, ma uno strumento nelle sue mani. Oggi so che Henri è vivo. Darei molto per conoscere la sua vita di uomo libero, ma non desidero rivederlo.

Pagina 0109

Cerca

Modifica ricerca