Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: abbastanza

Numero di risultati: 9 in 1 pagine

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Doping mentale e concetto di salute: una possibile regolamentazione legislativa? - abstract in versione elettronica

137091
Eronia, Odette 1 occorrenze
  • 2013
  • DoGi - Dottrina Giuridica
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Tanto indurrebbe ad una maggiore cautela e tenuto conto altresì delle possibili ricadute sociali del fenomeno (già abbastanza diffuso oltreoceano e destinato a prender piede anche nel contesto europeo) renderebbe forse ammissibile una regolamentazione caso per caso ispirata a forme di paternalismo soft, ancor più auspicabili quando i destinatari degli psicofarmaci potenzianti siano minori inconsapevoli.

L'alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza europea, ovvero della difficile arte di indossare due cappelli (e di cavalcare due cavalli) - abstract in versione elettronica

140305
Gianfrancesco, Eduardo 1 occorrenze
  • 2013
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Nel saggio si cercano di evidenziare possibili linee di sviluppo e di affermazione della figura, a seconda che essa privilegi le relazioni con l'una o l'altra delle istituzioni appena richiamate, a fronte di una disciplina dettata dall'art. 17 Tue abbastanza ambigua e che lascia indeterminato il "vero volto" dell'alto rappresentante. Peculiare attenzione è dedicata al ruolo dell'alto rappresentante nei confronti del Servizio europeo per l'azione esterna, recentemente istituito, nonché alle peculiari problematiche della politica di difesa comune.

Il punto sul telelavoro - abstract in versione elettronica

140481
Toriello, Silvana 1 occorrenze
  • 2013
  • DoGi - Dottrina Giuridica
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In particolar modo l'analisi condotta rileva alcuni limiti di tutela abbastanza evidenti in particolare per i telelavoratori parasubordinati che svolgono la loro prestazione di lavoro al di fuori dei luoghi di lavoro del committente, per i quali, come tutti i lavoratori parasubordinati in genere, sembra persistere un vuoto legislativo di tutele specifiche.

La pianificazione della produzione sostenibile di energia da biomasse tra modelli cogenti e modelli volontari - abstract in versione elettronica

140555
Brambilla, Paola 1 occorrenze
  • 2013
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L'esigenza di dettare nuove regole cogenti che definiscano i criteri di sostenibilità dell'uso delle biomasse, allo studio nell'ordinamento comunitario, sono fortemente avversate da chi vi vede un rischio discorsivo a livello commerciale e concorrenziale, ma gli studi scientifici convergono verso la necessità che, in un periodo abbastanza breve, sia gli Stati Uniti che l'Unione europea si dotino di nuove regole vincolanti sia relative all'uso del suolo, sia ad una nuova valutazione dell'impatto ambientale della produzione agricola dedicata, sia a nuovi approcci e nuovi schemi di valutazione degli impianti di produzione di energia da biomasse.

La clausola contrattuale standard e la sua natura di bene pubblico (in senso economico) - abstract in versione elettronica

141475
Baffi, Enrico 1 occorrenze
  • 2013
  • DoGi - Dottrina Giuridica
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In estrema sintesi, si sostiene che la produzione di clausole caratterizzate dal fatto di essere abbastanza vaghe, indeterminate, soggette all'interpretazione discrezionale del giudice, costituisce un bene pubblico in senso economico, in quanto la loro precisazione nel contenuto (principalmente attraverso la giurisprudenza) può beneficiare anche soggetti che non abbiano pagato per tale produzione e che non abbiano intenzione di pagare (i cd. ''free rider''). I costi sarebbero rappresentati dalla elaborazione della clausola stessa e dai costi processuali dovuti alle liti, oltre ai costi reputazionali nel caso in cui le decisioni non siano favorevoli al predisponente. La conseguenza è che il produttore che inserisce una clausola vaga, cioè non del tutto specificata, si dovrebbe accollare tutti i costi per la sua precisazione e tale operazione non sarebbe per lui più conveniente. L'effetto che ne consegue è che una clausola potenzialmente efficiente non entra nei contratti. Infatti nessuno imprenditore troverebbe conveniente sopportare i costi privati anche se ciò sarebbe socialmente desiderabile. In un contesto diverso, si ha il tipico problema del faro che nessun aratore finanzia e che viene studiato nei manuali di economia.

Il precedente ''redditometro'' - abstract in versione elettronica

142089
Iorio, Antonio; Acierno, Rosanna 1 occorrenze
  • 2013
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Non vi è dubbio che i calcoli del redditometro applicabile fino al periodo d'imposta 2008 sono basati su alcuni elementi la cui approssimazione è abbastanza evidente, con la conseguenza che i risultati non sono stati molto attendibili. I nuovi valori appaiono invece più corrispondenti alla realtà, si tratta però di capire in che termini sia possibile un'applicazione ''retroattiva'' della nuova metodologia e soprattutto l'effettiva possibilità di eseguire con precisione il confronto dei risultati dei due strumenti.

Regola del B.A.R.D. nel giudizio d'appello e riforma ''contra reum'' della sentenza assolutoria - abstract in versione elettronica

142221
Scarcella, Alessio 1 occorrenze
  • 2013
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La Sesta Sezione penale della Corte di cassazione si occupa, con la sentenza in commento, di una questione non ancora abbastanza approfondita nella giurisprudenza di legittimità in quanto sostanzialmente nuova nel panorama esegetico. Il tema è quello della valutazione della regola del B.a.r.d. (Beyond Any Reasonable Doubt), oggi fissata dall'art. 533, comma 1, c.p.p., nel giudizio d'appello. Qual è, infatti, il "metro" di giudizio che dev'essere utilizzato dal giudice di secondo grado che si trovi di fronte ad una sentenza assolutoria? Quali sono i parametri valutativi cui il giudice d'appello deve richiamarsi ove, a seguito di impugnazione del P.M. [Pubblico Ministero], quegli stessi elementi probatori che hanno condotto all'esito assolutorio del giudizio abbiano, diversamente, l'opposta capacità dimostrativa della reità dell'imputato? La questione non è di poco conto, soprattutto laddove si consideri che mentre la condanna deve presupporre la certezza della colpevolezza, l'assoluzione non presuppone la certezza dell'innocenza, ma la mera non certezza della colpevolezza. Nel fornire una risposta al quesito, la Corte afferma un principio certamente condivisibile, precisando che, per la riforma di una decisione assolutoria non è sufficiente una diversa valutazione caratterizzata da pari o addirittura minore plausibilità rispetto a quella operata dal primo giudice, ma occorre che la sentenza di appello abbia una forza persuasiva superiore, tale da far cadere ogni ragionevole dubbio, in qualche modo intrinseco alla stessa situazione di contrasto. Ne consegue, pertanto, che ove quest'ultima si riveli inidonea a far cadere ogni ragionevole dubbio sulla colpevolezza dell'imputato, s'impone l'annullamento senza rinvio della decisione di condanna per insussistenza del fatto.

La difficile evoluzione della fiscalità locale - abstract in versione elettronica

143625
Basilavecchia, Massimo 1 occorrenze
  • 2013
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La prima impressione sull'avvio della "riforma IMU/TARES" [Imposta municipale propria e secondaria/Tributi sui rifiuti e sui servizi] è abbastanza positiva, anche se le novità potrebbero ancora rivelarsi solamente terminologiche e di nomenclatura. Pur non condividendo la strada che "attenua l'imposizione patrimoniale", il sistema, per ora solo promesso, presenta profili di "razionalità" e di "interesse", quanto meno per la "redistribuzione" del "carico fiscale" che potrà produrre. Potrebbe, soprattutto, trattarsi di un'"occasione" per un'effettiva sterzata in senso autonomista nella "gestione" dei "tributi locali", se le incognite politiche e finanziarie che ancora persistono lo consentiranno.

Norme deontologiche e responsabilità disciplinare nelle società professionali - abstract in versione elettronica

144495
Danovi, Remo 1 occorrenze
  • 2013
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Il tema della deontologia e della responsabilità disciplinare nelle società professionali è abbastanza ignorato, per l'idea che le infrazioni disciplinari possano essere commesse soltanto dai soci indipendentemente dalla struttura societaria. In verità l'analisi dettagliata della legge e del regolamento porta a individuare una serie di principi che riguardano la stessa gestione della società e collegano il comportamento dei soci con le direttive della società. Così vengono in evidenza i temi del segreto professionale e dell'indipendenza, delle incompatibilità e del conflitto di interessi, della pubblicità e degli obblighi di informazione per arrivare alla conclusione che le STP debbono essere uno strumento utile non per rendere più mercantile il servizio professionale, ma per garantirne l'efficienza a beneficio della collettività e senza pregiudizio dei valori esistenti.

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