D'altro canto, la sola disciplina della concorrenza potrebbe non risultare abbastanza efficace nella promozione di meccanismi di mercato. L'A. definisce i diritti di accesso e di interconnessione alle reti di comunicazione, agli elettrodotti, ai gasdotti, alle strade ferrate, alle bande orarie negli aeroporti e alla rete postale pubblica, e ne individua le forme di tutela, attraverso l'analisi delle discipline specifiche di settore.
Fra gli obiettivi perseguiti vi sono, quindi, la rimozione dei conflitti esistenti fra le direttive contabili e gli IAS (ed in particolare, le incompatibilità con gli IAS esistenti alla data del 1° maggio 2002), la utilizzabilità dei trattamenti contabili facoltativi previsti dagli IAS anche dalle imprese europee che non siano tenute ad uniformarvisi; l'aggiornamento della struttura fondamentale delle Direttive, al fine di predisporre un «quadro concettuale» (framework) per il financial reporting che sia conforme alle moderne pratiche contabili e abbastanza flessibile per tener conto dei futuri sviluppi degli IAS; la creazione di una «piattaforma comune (a level playng field) fra imprese che applicano gli IAS ed altre imprese, anche per facilitare a queste ultime il passaggio ai principi IASC qualora volessero accedere alla quotazione nei mercati regolamentati.
Anche la definizione agevolata delle liti potenziali, come le altre misure di «condono» disciplinate dalla Finanziaria 2003, è stata oggetto, sia pure in misura abbastanza contenuta, di talune modificazioni ad opera della legge n. 27/2003, di conversione del d.l. n. 282/2002, tra le quali si segnalano, con riferimento ai processi verbali di constatazione, la riduzione dal 20 al 18% dell'aliquota da applicare ai maggiori comportamenti positivi ed ai minori comportamenti negativi per definire i verbali relativi ad imposte sui redditi, relative addizionali ed imposte sostitutive. E' stato, inoltre, disposto che possono essere oggetto di apposita definizione le violazioni formali eventualmente contestate nel verbale, fermo restando che le sanzioni collegate al tributo rimangono assorbite dalla definizione dei tributi cui si riferiscono; parimenti, sono oggetto di apposita definizione le eventuali violazioni contestate nel verbale riguardanti l'omessa effettuazione di ritenute ed il conseguente omesso versamento da parte del sostituto d'imposta.
Emerge tra gli intervistati l'adesione a modelli di pensiero e comportamento diversificati, ed anche dinamiche di gruppo abbastanza aperte verso l'esterno e non rigidamente consensuali all'interno, con netto rifiuto di comportamenti ed ideologie razziste. Nel tifo e nei comportamenti connessi si riscontra la centralità dei momenti rituali, i cui meccanismi condizionano la comunicazione e gli scontri con gli altri gruppi, mentre appare marginale il ricorso a comportamenti violenti nell'interazione quotidiana extra-stadio.
Sostiene, anche alla luce dei dati recenti abbastanza confortanti sul funzionamento del tentativo di conciliazione obbligatorio pregiudiziale, che quest'ultimo vada mantenuto e rafforzato, estendendo ai rapporti con i privati il modello dettato per i rapporti con le p.a. e investendo risorse sugli organi conciliatori. Sottolinea, più in generale, la necessità di contrastare lo spreco di giurisdizione, che individua tra le cause principali della crisi del processo, e critica una recente circolare del CSM, che a suo dire va in direzione contraria alla specializzazione del giudice del lavoro.