Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

UNIPIEMONTE

Risultati per: abbastanza

Numero di risultati: 26 in 1 pagine

  • Pagina 1 di 1

Scritti

529969
Guglielmo Marconi 26 occorrenze
  • 1941
  • Reale Accademia d'Italia
  • Roma
  • scienze
  • UNIPIEMONTE
  • w
  • Scarica XML

Le applicazioni pratiche commerciali oggi fatte dei miei apparecchi radiotelegrafici sono già abbastanza estese.

Pagina 127

Pertanto con l'apparato indicato alla figura 1 è stata raggiunta abbastanza facilmente la velocità di oltre trenta parole al minuto.

Pagina 142

La telegrafia senza fili, che fu resa possibile grazie ai campi di ricerche aperti dai lavori di Faraday, Maxwell e Hertz, si effettua mediante onde elettriche, create da correnti alternative di frequenza altissima, indotte in fili disposti abbastanza in alto o in superfici capacitative. Queste onde sono ricevute o rivelate in una stazione lontana da analoghi conduttori elevati accordati sul periodo delle onde e comunicate ai nostri sensi per mezzo di opportuni rivelatori.

Pagina 198

In effetti, è abbastanza facile ricevere simultaneamente diversi messaggi trasmessi sulla stessa lunghezza d'onda, ma sintonizzati su diverse frequenze di gruppo.

Pagina 202

Il circuito del condensatore a Clifden ha un decremento di 0,015- 0,03 per onde abbastanza lunghe.

Pagina 203

Ora, è ben noto che un condensatore, se è grande abbastanza, non impedisce il passaggio delle oscillazioni di alta frequenza e quindi, in questo caso, quando si usa una cosidetta capacità di contrappeso, l'antenna è, per tutti gli scopi pratici, collegata alla terra.

Pagina 215

Il valore pratico di questa innovazione non fu capito da molti fisici per un periodo abbastanza lungo, e il risultato che io ottenni fu da molti erroneamente attribuito soltanto all'efficienza di dettagli della costruzione del ricevitore e all'impiego di una larga somma di energia nel trasmettitore. Altri non capirono il fatto, che un cambiamento radicale fosse avvenuto nello stabilire che queste capacità elevate dal suolo e la terra facessero parte degli oscillatori e ricevitori ad alta frequenza.

Pagina 221

La parte orizzontale di questo filo aereo è situata abbastanza in alto in modo che la concentrazione della trasmissione in una direzione non può essere troppo precisa. I risultati ottenuti con questo tipo di conduttore aereo sono notevolmente efficaci.

Pagina 248

Sembra perciò abbastanza bene stabilito che la telegrafia senza fili, così come vien messa in pratica attualmente, dipende, in larga Fig. 20. misura, dalla conduttività della superficie terrestre, e che la differenza nella conduttività fra la superficie del mare e quella della terra basta a spiegare la maggior distanza che si può raggiungere sul mare, in confronto a quella su terra.

Pagina 252

Non sono qui per dirvi cose importanti intorno alla sua invenzione, giacchè ne avete già sentite abbastanza su quest'argomento. Voglio invece dirvi poche parole sull'uomo che fece l'invenzione. (Applausi).

Pagina 258

Per sviluppare una nuova arte, occorre un grosso appoggio finanziario, e gli azionisti reclamano i dividendi e il pubblico interferisce con voi ad ogni momento ed è abbastanza duro resistere e fare dell'effettivo lavoro scientifico. Tale lavoro può essere fatto solo da un uomo che non sia disturbato da altri pensieri.

Pagina 261

Esistono due metodi, ora abbastanza bene conosciuti, per la produzione delle onde continue. Uno è il cosiddetto arco musicale del Duddell perfezionato dal Poulsen, e l'altro l'alternatore ad alta frequenza, come, per esempio, l'alternatore del Goldschmidt.

Pagina 270

Caricando i condensatori mediante un generatore od una dinamo di potenziale abbastanza elevato, si stabilisce una scarica elettrica fra i dischi polari e quello centrale (la quale scarica non è una scintilla e neppure un arco ordinario) e nel circuito relativo vengono prodotte oscillazioni elettriche continue, la cui frequenza dipende dall'induttanza e dalla capacità del circuito medesimo.

Pagina 270

Potrebbe sembrare che con dischi giranti alle più grandi velocità praticamente realizzabili dovesse essere impossibile ottenere una frequenza abbastanza alta per scopi radiotelegrafici; ma questa difficoltà più non si presenta in riguardo alle stazioni funzionanti a distanza di 4000 o più chilometri, nelle quali oscillazioni di frequenza superiore ai 50.000 periodi non trovano utile impiego.

Pagina 275

Fra stazioni comunicanti fra loro attraverso distanze di qualche migliaio di chilometri, avvengono variazioni diurne abbastanza regolari nella forza dei segnali ricevuti. Così, nelle trasmissioni transatlantiche fra l'Irlanda e il Canadà si verificano due minimi e due massimi, alla mattina e alla sera, quando, in conseguenza della differenza della longitudine, la luce e l'oscurità si estendono solo attraverso parte dello spazio che separa le due stazioni. Sembrerebbe, infatti, che le onde elettriche incontrino per un breve periodo difficoltà speciali nel passare da una zona illuminata ad una oscura e viceversa. Questo effetto è, come prevedibile, assai meno marcato nelle trasmissioni in direzione nord-sud e viceversa, giacchè in questo caso il passaggio dalla luce all'oscurità avviene molto più rapidamente sullo spazio che separa le due stazioni. Per brevità io considero ora solo alcune condizioni che si oppongono alla propagazione e ricezione delle onde elettriche, ma vi Fig. 3. sono al riguardo anche condizioni che eccezionalmente le favoriscono. Così avviene spesso che, in date circostanze, è possibile corrispondere a grande distanza con un centesimo dell'energia normalmente necessaria.

Pagina 321

Sono lieto di poter aggiungere che, secondo recenti notizie, essi hanno potuto procurarsi delle antenne, abbastanza utili anche se non sufficientemente alte per trasmissioni a grandi distanze. D'altra parte noi abbiamo provveduto a spedire un certo numero di cervi-volanti del tipo disegnato dal Maggiore Baden-Powell, gli unici che ho trovato realmente pratici.

Pagina 36

È stato anche suggerito che io potrei usare una potenza superiore ai 20 chilowatt, ma quest'idea non mi ha mai attirato giacchè ritengo che sarebbe necessario usare una potenza enorme e impossibile per ottenere la stessa intensità media di segnali che può essere ottenuta con l'uso di stazioni a fascio di potenza abbastanza piccola.

Pagina 364

Il motivo di ciò sta nel fatto che avendo forse una certa esperienza delle severissime esigenze imposte dalla telegrafia commerciale moderna, ho notato che, a causa dell'«evanescenza» e dell'interferenza, i segnali ottenuti da tali stazioni non sono forti abbastanza per i servizi commerciali ad alta velocità come quelli richiesti fra le varie parti del vostro Impero.

Pagina 364

D'altra parte, se il trasmettitore di 45 metri fosse posto a 10 miglia dal ricevitore, allora le onde irradiate da esso sarebbero abbastanza forti per esser captate dal ricevitore accordato per rispondere all'onda di 27 metri, e confondere così i suoi messaggi.

Pagina 45

Tale condensatore può essere molto più grande (in conseguenza della minor induttanza del circuito) di quelli usati per lo stesso periodo di oscillazioni in un circuito a coesore, con il risultato che i circuiti riceventi possono essere accordati molto più accuratamente ad un particolare radiatore di onde elettriche abbastanza persistenti. Come chiamata può essere usato un coesore inserito nel circuito con un relé azionante un campanello, e, se sarà possibile far funzionare su di un apparecchio per mezzo di un rivelatore magnetico (in quanto a questa possibilità i risultati di recenti prove mi hanno lasciato pochi dubbi) deve anche essere possibile la ricezione di messaggi radiotelegrafici ad una velocità di diverse centinaia di parole al minuto. Attualmente, con l'impiego di questo rivelatore è possibile registrare circa trenta parole al minuto.

Pagina 93

Ma uno di questi conduttori terminava, anziché Fig.2. con una sfera, con una lastra metallica abbastanza ampia, collocata in alto, di guisa che il complesso conduttore-lastra formava un'antenna; l'altro conduttore andava a terra, cioè la sfera A della fig. 1 veniva sostituita dalla terra. È questa l'innovazione radicale, la grande trovata geniale che distacca il sistema marconiano dai complessi hertziani. A formar parte del circuito «conduttore + dielettrico» interviene la capacità, relativamente considerevole, fra la lastra e la terra A. Inoltre la. terra agisce come guida per le radiazioni: si può dire che pur essendo soppresso il filo di linea, il suolo continua a essere utilizzato come conduttore di ritorno; e non vi è ragione di non fare così, quando si vogliono trasmettere segnali tra stazioni collocate su terra, perchè il suolo è presente in entrambe e le collega, e conviene valersene. Nella stazione ricevente, GUGLIELMO MARCONI utilizzava similmente un complesso antenna-terra; sul percorso del conduttore che collegava questi due organi (fig. 3) veniva intercalato il dispositivo ricettore, composto dal tubo a limatura C, di cui più oltre diremo, e gli estremi MN di questo tubo mettevano capo a un circuito derivato con pila e soneria; così di regola il tubo C non era conduttore e il circuito della soneria si trovava interrotto; Fig.3. quando una radiazione elettromagnetica colpiva la lastra, una corrente ad alta frequenza percorreva il tubo a limatura, lo rendeva conduttore, e il campanello sonava; ma cessata la radiazione, i colpi di un martelletto, agendo sul tubo a limatura, mettevano tutto in pristino.

Pagina XIII

Il Carpathia non era equipaggiato con un impianto trasmettitore abbastanza potente, e non potè dare notizie regolari: al suo arrivo a New York MARCONI in persona attendeva per ricevere i salvati e i salvatori.

Pagina XLV

Verso il 1910-1912 le prime di queste applicazioni erano già abbastanza sicure; e in quel torno di tempo GUGLIELMO MARCONI aveva cominciato ad adoperare i trìodi nelle stazioni riceventi. Nel 1912 sorgeva, sotto gli auspici del DE FOREST, una Compagnia americana per lo sfruttamento di questa invenzione. Come è naturale, questa Compagnia venne in urto con la Marconi Wireless. La controversia in America si estese con l'intervento delle principali società interessate alla radiotelegrafia; e fu composta con la formazione della Radio Corporation a cui parteciparono la Compagnia MARCONI Americana, la General Electric Company, e le derivazioni americane della Telefunken e delle Compagnie francesi. GUGLIELMO MARCONI restò come consulente di tutto il gruppo. Solamente la National Electric Signalling Company insisteva nel continuare a esercitare la radio, senza intervenire all'accordo: fu citata nei primi mesi del 1913 dal gruppo MARCONI per infrazione di brevetti: il Tribunale distrettuale americano, con una sentenza elaboratissima del giudice VEEDER, emessa il 17 marzo, mise in piena evidenza il merito di GUGLIELMO MARCONI come inventore della radiotelegrafia, e dichiarò la validità di tutti i brevetti che egli aveva preso negli Stati Uniti. Così anche i sistemi basati sugli elaborati di DE FOREST rientrarono nell'orbita della Radio Corporation.

Pagina XLVI

GUGLIELMO MARCONI verisimilmente sapeva di non poter fare molto assegnamento su quella potenza ben piccola che riesce a traversare la collina; Egli aveva constatato che le onde elettromagnetiche traversano bensì abbastanza bene un uscio, un tavolato, un muro, ma si estinguono rapidamente attraverso il terreno umido; aveva però molta fiducia nel fenomeno, già citato, della diffrazione, in virtù di cui una parte delle radiazioni emesse può, per effetto del suolo semiconduttore della collina, essere deviata dal percorso rettilineo e raggiungere, al di là della collina stessa, punti che non sarebbero otticamente visibili. Con gran trepidazione e con aspettativa immensa, Egli provò e riprovò, tacendo a tutti per non essere preso come un visionario. Nella sua esperienza decisiva, fece collocare il suo fratello maggiore ALFONSO al di là della collina che si trovava a qualche distanza dalla sua villa: questo fedele esecutore stava là in ascolto con un sistema ricevente, e aveva l'incarico di sparare un fucile per avvertire quando il segnale si percepiva. Si può imaginare quale ricompensa fu pel Grande il momento in cui, dopo lunghe settimane di insuccessi ripetuti, che avrebbero scoraggiato altri, ma che invece avevano indotto Lui a sempre nuovi adattamenti, il colpo del fucile si fece sentire alla villa; e successivamente incominciarono ad essere ricevuti segnali regolari. La distanza della trasmissione, con la collina interposta, arrivò in successive prove, fino a 2400 metri.

Pagina XVII

Grande preoccupazione pel giovane inventore: assumendo servizio militare Egli avrebbe dovuto abbandonare per un tempo abbastanza lungo le sue ricerche nel momento più importante e più delicato. Una dilazione poteva essere fatale alla sua opera. I governi delle principali nazioni erano stati messi all'erta dalla divulgazione dei risultati, e cercavano in vari modi di stimolare gli inventori locali per far brevettare varianti e perfezionamenti e trovare ragioni e pretesti per oltrepassare il Nostro nel suo lavoro ulteriore.

Pagina XXII

Molti altri elettrotecnici e fisici dividevano le stesse idee, che erano state anche quelle del RIGHI; ma è bene ricordare che i più insigni cultori della fisica matematica ben tenendo presente che le onde di lunghezza superiore a quelle ottiche si propagano, diffrangendosi, assai al di fuori del cammino rettilineo, e calcolando pure che la superficie terrestre deve agire come guida conduttrice, non escludevano la possibilità che le emissioni radio potessero contornare la superficie terrestre per distanze abbastanza grandi.

Pagina XXV

Cerca

Modifica ricerca

Categorie