Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

UNICT

Risultati per: abbassandosi

Numero di risultati: 2 in 1 pagine

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In Toscana e in Sicilia

245805
Giselda Fojanesi Rapisardi 1 occorrenze
  • 1914
  • Cav. Niccolò Giannotta, Editore
  • Catania
  • Verismo
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Allorchè vide la pentola quasi del tutto scoperta e Bussolino sempre più chinato, che stava per smoverla, allora ritrasse con un movimento rapidissimo la mano che aveva tenuta sempre nella tasca del grembiale e, abbassandosi, in un baleno fu sul disgraziato, che le offriva la nuca scoperta, nella quale ella conficcò con quanta forza aveva, un lungo coltellaccio affilato che entrò profondamente..... La lotta fu breve, ma terribile: il povero assassinato stava per stramazzare a bocca avanti sulla pentola, ma la megera infame, ebbe la forza di tirarlo indietro, e quando lo vide steso a terra, senza movimento, aiutandosi con le mani e coi piedi, trascinò il cadavere fin sull'orlo del burrone e con un ultimo calcio lo fece rotolare giù, in fondo al precipizio, buttandogli dietro la vanga. Poi tornò di corsa alla fossa, illuminata dal lanternino, vi scese con precauzione, ne tolse la pentola, che sentì pesantissima e fuggì via a traverso il bosco, tenendosi la preda fra le braccia, stretta contro il petto. La sparizione di Bussolino fu notata dopo quindici giorni e il corpo sfracellato venne scoperto da alcuni boscaioli che tagliavano legna. I Tattanella caddero in sospetto, furono arrestati, ma le prove mancarono e vennero rimessi in libertà. Il marito bensì, per un altro misfatto, fu di nuovo cacciato in galera, dove morì, e la moglie diventò l'Annaccia, la ladra terribile, che metteva lo spavento intorno per un lungo tratto di campagna, finchè un giorno, non si sa come, sparì anche lei, nè più si vide, con gran sollievo delle buone massaie, le quali dicevano che il Signore s' era mosso a compassione delle loro preghiere e l'aveva fatta portar via sulle corna del diavolo, in anima ed in corpo.

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La sorte

247889
Federico De Roberto 1 occorrenze
  • 1887
  • Niccolò Giannotta editore
  • Catania
  • Verismo
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Donna Giovanna era venuta a implorare il suo perdono, umilmente, abbassandosi dinanzi a una che, in altro tempo, non avrebbe neppur salutata, incontrandola per istrada. - Che volete! Alfio è un ragazzo, un ragazzino, così lungo come lo vedete. Chiacchiera un po' troppo; se togliamo questo, nessuno può dir nulla sul suo conto. Non parlo di vizi: innocente come Gesù Bambino; voi mi capite. Se ha detto quella parola, non sapeva ciò che importava; domandate a chi volete, vi diranno tutti che è incapace di voler male ad anima viva. E poi, affezionato, con sua madre, che non si può ridire. Mai un dispiacere, da lui; e si che è rimasto orfano a otto anni... Donna Giovanna aveva gli occhi umidi di pianto. - Questo è il primo dispiacere, che ho per causa dei suoi cattivi compagni. Lasciatelo andare, non ci pensate più; fatelo per me che sono sua madre e vi domando perdono della sua imprudenza... Anna guardava per terra e non diceva niente. - Fatelo per lui. Così ragazzo, con quella condanna infame, è rovinato per tutta la vita. Quale compagnia troverà in carcere! Chi gli vorrà dare la propria figliuola, se un giorno il Signore lo benedice e potrà pensare a farsi una famiglia? - Sentite - disse a un tratto Anna Laferra, con un'animazione straordinaria in viso e il seno che le si sollevava affannosamente. - Vostro figlio m'ha ingiuriata a sangue, e vi giuro, com'è vero Dio! che se lo avessi avuto fra le mani, in quel momento, mi sarebbe bastato l'animo, donna come sono, di strappargli il cuore dal petto. Ora la collera è passata, e per me non ci penserei più. Ma il mondo parla e non si cura di sapere se chi mi ha ingiuriata è un uomo o un ragazzo. Per questo debbo avere una soddisfazione. Vostro figlio mi dica che non ha inteso offendermi, che non sapeva quel che diceva, che parlava d'altri, che aveva bevuto; mi dica ciò che gli piace, e io gli perdono e non ne parlo più. Quella era appunto la quistione: persuadere Alfio a domandarle scusa! Invece, egli era tornato dalla città più arrabbiato che mai, e non parlava che dell'appello, sicuro com'era di vincere, con l'avvocato Saetta. - Tutti lo vantano, e quando una causa gli piace, mette il mondo sottosopra per spuntarla. Leggendo la sentenza del pretore, è partito a ridere che nessuno lo teneva. Vogliamo vedere se i giudici avranno paura pei vecchi cornuti!

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