Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: abbassamento

Numero di risultati: 10 in 1 pagine

  • Pagina 1 di 1

La fatica

169678
Mosso, Angelo 1 occorrenze
  • 1892
  • Fratelli Treves, Editori
  • Milano
  • Paraletteratura - Divulgazione
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., studiando la influenza del lavoro intellettuale sulla temperatura interna del corpo, osservò che appena ci mettiamo al tavolino per scrivere o leggere, si produce subito in noi per effetto della immobilità, un abbassamento di temperatura; ma questo fenomeno è però di natura passeggera, e poco per volta se il lavoro del cervello è intenso, la temperatura del corpo aumenta oltre il normale. Un fenomeno assai più grave, è la palpitazione del cuore. Due miei colleghi medici (che sono del resto persone sanissime) mi raccontarono che in campagna, nel tempo delle vacanze, non soffrono mai di palpitazione, ma che appena ritornano in città e ricominciano a lavorare ne soffrono qualche volta, e specialmente in principio dell'inverno. Entrambi sono occupati tutto il giorno nelle ricerche del laboratorio e nei doveri della clientela, per cui si affaticano molto di giorno; e la sera quando si mettono a tavolino, dopo due o tre ore che vi stanno, sentono battere più fortemeute il cuore, e sono obbligati a smettere. Se vogliono prolungare il lavoro, questa molestia cresce tanto, che non li lascia più prendere sonno facilmente. Si domanda: in questi casi è il cuore che batte più forte, oppure è la sensibilità che è in essi accresciuta? È l'una e l'altra cosa ad un tempo. Anche nell'isterismo può succedere che rimanendo costante la forza delle sistoli cardiache, sembrano più corti, solo perchè innanzi passavano inavvertite. L'eccessivo lavoro del cervello produce qualche volta una irregolarità ed una frequenza maggiore dei battiti cardiaci. È un fenomeno che provo anch'io. Improvvisamente si sente come un'ambascia ed uno stordimento leggero, che non sappiamo a cosa attribuire. Il respiro è libero, tutti i sensi funzionano bene, ma uno s' accorge che è succeduto dentro di lui un mutamento improvviso. Tastando il polso si sente il cuore battere più rapido, così che è difficile contare il numero delle sue pulsazioni. Questo dura poco più di mezzo minuto, e dopo il battito del cuore si fa meno frequente e diviene più lento del solito, tanto che fa appena una battuta, ogni due o tre secondi; questo periodo di reazione nel quale il polso è così tardo, in me dura circa mezzo minuto. A Carlo Darwin l'eccesso del lavoro intellettuale dava facilmente delle vertigini; anche Maurizio Schiff io vidi soffrire di leggeri giramenti di capo in seguito a un lavoro intenso del cervello. Egli mi dettava delle aggiunte alla seconda edizione della sua fisiologia del sistema nervoso: nel giorno esperimentava con una intensità di lavoro, e una persistenza di attenzione meravigliose, e alla sera mi dettava. Qualche volta accadeva che nel chinarsi a prendere un libro nella biblioteca, si manifestasse in lui improvvisamente una vertigine. Talora questa gli si riproduceva anche nel laboratorio, o mentre egli stava seduto. Appena egli ebbe finito il suo lavoro, e venne pubblicato il il libro, i giramenti di capo cessarono. Questi fenomeni non appariscono strani a coloro che lavorano intensamente col cervello.

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Il successo nella vita. Galateo moderno.

174381
Brelich dall'Asta, Mario 3 occorrenze
  • 1931
  • Palladis
  • Milano
  • Paraletteratura - Galatei
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Abbassamento della palpebra inferiore e cauta pulizia colla cocca d'un fazzoletto pulito. 8. Rovesciamento intorno ad un ferro da calza della palpebra superiore al medesimo scopo. 9. Salvataggio di un individuo colpito da forte corrente elettrica. Il salvatore porta guanti di gomma ed afferra un pezzo del vestiario non conducente, per strappare il disgraziato. 10. Spegnimento di fiamme su vesti brucianti, con l'aiuto d'una coperta. 11. Le parti scottate della pelle (vesciche) vengono cosparse con polvere di bismuto. 12. Salvataggio d'un annegato già incosciente. 13. Salvataggio d'un annegato afferrandolo con una mano da dietro. 14.-17. Respirazione artificiale; 14: eliminazione dell'acqua inghiottita; 15: la lingua viene tirata fuori e fissata colle dita o con bende. La figura destra mostra la posizione delle mani del soccorritore che nell'espirazione comprime il petto; 16: posizione delle braccia nell'inspirazione; 17: nell'espirazione. 18. Trasporto d'un lesionato capace di camminare, coll'aiuto d'un soccorritore e d'una gruccia. 19.-20. Trasporti d'urgenza. 21. Trasporto scorretto; 22. Corretto di un malcapitato, senza barella.

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Essa apparisce molto spiccata specialmente sul viso delle signore, per un rilassamento dei muscoli, un allungamento ed approfondamento delle linee tra le narici e gli angoli della bocca, per uno sguardo spossato, un rilassamento ed abbassamento dei cuscinetti sotto gli occhi e per i cerchi azzurri che si formano sotto gli occhi. Per evitare e far cessare questo inconveniente è assolutamente necessario, oltre ad un leggero massaggio del viso ogni sera, di prendersi a tempo il necessario riposo. Poche sono però le persone che s'intendono di come ci si deve riposare. Abbiamo già parlato nelle righe d'introduzione di quella specie di persone che non trovano il tempo a ciò necessario, ed abbiamo dimostrato che l'affermazione tanto spesso ripetuta « non ho tempo » è spesso infondata. Assai sovente tali persone trovano pure il tempo di passare mezze od intere notti tra divertimenti e distrazioni dannosi alla salute. La maggior parte degli uomini credono di poter rimediare a tutti i peccati ed i danni d'un anno intero, durante le vacanze che spettano loro una volta all'anno. Ciò però è impossibile: Se vogliamo conservare a lungo, invariata la forza di resistenza, lavoro e riposo devono alternarsi regolatamente. Come è più sano prendere più volte minori quantità di cibo, anzichè dopo lunghe pause riempirsi smoderatamente lo stomaco, così è meglio anche riposare più spesso e con brevi pause, che non rare volte e a lungo. E' dunque necessario di riposarsi e ricrearsi anche durante l'anno di lavoro, e precisamente non soltanto le domeniche e i giorni di festa, non soltanto la sera e al tempo della colazione, ma anche durante lo stesso lavoro per mezzo di piccole pause. La grande licenza che spetta a quasi tutti coloro che lavorano, una volta all' anno, è per sè stessa troppo lunga, inoltre assai spesso si commette anche l'errore, che durante questo tempo di licenza si riposa troppo assolutamente. Queste pause del lavoro dovrebbero piuttosto venir riempite da un'attività che serva a distrarre e a ristabilire l'equilibrio del nostro organismo, per cui si adattano il meglio quegli esercizi del corpo, che esigono in pari tempo anche una certa presenza di spirito ed intelligenza, come per esempio il gioco della palla, la scherma, ecc. - Se persone normalmente molto occupate si danno improvvisamente per giornate intere ad un completo riposo, possono con ciò procurarsi anche disturbi nervosi più o meno gravi. In che abbia da consistere l'attività equilibratrice durante il tempo di vacanza, dipende sempre dalla disposizione ed inclinazione del singolo. Uno si ricrea il meglio con una gita turistica o una bella passeggiata sui monti, un altro ristabilisce le sue forze passando un giorno a letto, un terzo percorrendo il mondo a 120 chilometri all' ora, il quarto mediante un viaggio in mare o simili. Un'attività che serva a distrarci è in ogni caso quasi sempre meglio che un riposo assoluto.

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Persone che devono star molto in piedi, come camerieri, barbieri, ecc. sono in maggior grado esposti al pericolo di procurarsi un abbassamento della pianta dei piedi. Si può prevenire quest'inconveniente con opportuni esercizi ginnastici. Per esempio: alzarsi sulle punte dei piedi sollevando i calcagni; poggiarsi sull'orlo esterno della pianta del piede, e precisamente poggiandosi alternativamente prima sulle dita del piede e poi sulle calcagna; camminare, correre in punta di piedi e simili. E' anche consigliabile a tutti coloro, che per la loro professione corrono il pericolo di procurarsi un abbassamento della pianta del piede, di tenere camminando i piedi paralleli, con le punte dei piedi piuttosto rivolte verso dentro, che all'infuori. Poichè l'abbassamento della pianta del piede consiste in un doloroso spostamento della struttura ossea, si può fortunatamente controbilanciare l'inconveniente collocando nella scarpa, aderente alla suola, una suola ausiliare che serva di sostegno alla pianta del piede.

Pagina 269

Nuovo galateo

189971
Melchiorre Gioja 1 occorrenze
  • 1802
  • Francesco Rossi
  • Napoli
  • paraletteratura-galateo
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Dunque tra tutti gli usi accennati nell'antecedente paragrafo, quelli che non inchiudono abbassamento del corpo, non rappresentano la venerazione; quindi levarsi il cappello per salutare non ha alcun rapporto naturale col sentimento di cui vogliamo dar segno. Quest'uso, che si vede rispettare finché sussiste, ci espone all' eventualità di raffreddarci allorchè siamo sudati, » E pigliar per creatila un buon catarro », se ci é forza salutare molta gente: è dunque desiderabile che cessi e che gli si sostituisca un altro che meno incomodo sia e più naturale. Le gazzette dell'anno 1819 dicevano: » L'esempio dato dagli abitanti di Maddeborgo e d'Oldemborgo » di non più cavarsi il cappello per salutare, » ma di accostarvi semplicemente la mano, è stato » imitato in alcune altre città di Germania e particolarmente in Brema ».

Pagina 175

Signorilità

198102
Contessa Elena Morozzo Della Rocca nata Muzzati 1 occorrenze
  • 1933
  • Lanciano
  • Giuseppe Carabba Editore
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Elevazione e abbassamento delle spalle dapprima lento, poi più rapido ed infine rapidissimo. 3. Elevazione delle braccia, alternato col movimento circolare di esse. 4. Portare a braccio piegato indietro i gomiti fino al limite del possibile e riunire quindi le braccia sul dorso. 5. Esercizio di lunga respirazione. (E qui bisogna aprire una parentesi. Per respirare razionalmente bene, non bisogna gonfiare il petto, ma, al contrario, vuotarlo dapprima e poi lasciarlo riempire automaticamente; così si mantengono elastiche le fibre dei polmoni). 6. Estensione delle braccia lateralmente e in avanti con movimento delle mani e flessione dei polsi. 7. Apertura rapida e stringimento delle dita a pugno chiuso, quindi sfregamento delle mani una contro altra. 8. Piegamento del tronco in avanti, all'indietro e lateralmente. 9. Movimento circolare delle gambe, rimanendo immobili su una di esse. 10. Elevazione di una di esse in linea orizzontale. Aprire e richiudere con moto rapido le gambe. 12. Piegare la gamba al ginocchio e distenderla. 13. Stiramento e ripiegamento del piede. 14. Piegare alternativamente le gambe al ginocchio e distenderle verticalmente, con moto di mano in mano più rapido. 15. Sedersi ed alzarsi rapidamente. 16. Passare un bastone tenuto dalle due mani al disopra del capo avanti e indietro; reggerlo quindi sul dorso nella piegatura dei gomiti e camminare così per qualche momento. 17. Simulare con ambedue le braccia alternativamente il moto della sega e quello dello spaccalegne. 18. Saltare come nel trotto, su una gamba e sull'altra, rimanendo fermi nel medesimo posto. 19. Tensione delle gambe avanti, indietro e lateralmente. 20. Stendere un tappeto in terra e su esso, a corpo steso, rotolarsi a destra e poi a sinistra.

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Come presentarmi in società

199903
Erminia Vescovi 1 occorrenze
  • 1954
  • Brescia
  • Vannini
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Pagina 58

Le buone maniere

202539
Caterina Pigorini-Beri 1 occorrenze
  • 1908
  • Torino
  • F. Casanova e C.ia, Editori Librai di S. M. il re d'Italia
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Pagina 119

Il romanzo della bambola

222139
Contessa Lara 1 occorrenze
  • 1896
  • Ulrico Hoepli editore libraio
  • Milano
  • paraletteratura - romanzi
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Pagina 59

Il romanzo della bambola

245620
Contessa Lara 1 occorrenze
  • 1896
  • Ulrico Hoepli editore libraio
  • Milano
  • Verismo
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Pagina 59