Il barometro non dava segno di abbassamento notevole , anzi oscillava intorno alla media, quando, nella notte del giorno 13, il vento cominciò a soffiare impetuoso da nord a sud e durò senza posa fino al mezzodì del giorno seguente. La violenza del vento fu grandissima, quale non l'avevamo mai provata. Il custode Francioli uscito dalla Capanna Regina Margherita fu sbattuto a terra dal vento riportando una contusione al ginocchio. Cessata la burrasca trovammo che il vento aveva incrostato tutta la capanna e il ballatojo di uno strato spesso di brina. I cristalli erano lunghi da 12 a 14 centimetri. Non avevamo mai veduto nulla di simile sulle Alpi, e Beno Bizzozero volle fotografarmi in questa cornice fantastica di ghiaccio scintillante, che ho riprodotto a pag. 235.
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Nella inspirazione colla quale comincia il tracciato a sinistra, succede un abbassamento della penna, e nella linea sottostante che segna il volume ed il polso dell'antibraccio, si produce invece un aumento.
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