Anzi, così senz’altri pregii intorno, in quelle mezze tenebre di virtù artistiche, la parte che è dipinta con abilità veramente sovrana getta un gran lume, e pare un sole, e abbarbaglia; e si sono lasciati abbarbagliare niente meno che l’Hayez, il venerando, e il vecchio Sangiorgio, e un rispettabile scrittore di storia d’arte, e due giovani artisti di bella mente e di bel nome; ma non s’è lasciato abbarbagliare il pittore Mancini, uno dei Milanesi di più libero, agile, sentimentale, colto spirito, e ha voluto che il suo giudizio contrario all’Esopo e favorevole al Salvator Rosa apparisse nel Rapporto de’ sei giurati. È stata una viva lotta d’uomini tutti sinceri, nella quale il raziocinio ha dato luogo al senso, l’intelletto alla fantasia, poichè nell’arte accade come nei fiori, che all’uno piace l’olezzo del garofano, all’altro l’olezzo del gelsomino.
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