purissimo di Giotto, lo studio schietto del naturale, e quel colore, che poi ci abbarbaglia negli splendori di Paolo e di Tiziano. Di Tiziano, lì d
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che è dipinta con abilità veramente sovrana getta un gran lume, e pare un sole, e abbarbaglia; e si sono lasciati abbarbagliare niente meno che l
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allorché, uscito improvvisamente dalle nubi, ti colpisce lo sguardo e ti abbarbaglia. Com’è bello il valoroso che si slancia in soccorso del debole! Come
, bianchissima, che lo abbarbaglia per un istante. Troppo rapido è si avanza maestoso, solenne; le bandiere trionfanti svolazzano vittoriose al vento
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ponti, ai trabaccoli vuoti; che il nemico non senta ove il remo percoti, e, ora a destra, ora a manca, come guizzo di lampo, lo abbarbaglia!... Sventura