Questo dà luce alle ragioni della nostra politica estera che non può essere fatta di abbandoni e di debolezze; e che quindi esige una politica interna rispondente a creare uno spirito pubblico elevato moralmente e politicamente in un equilibrio di forze e di attività.
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Ma egli, solo che non si abbandoni ciecamente agli impulsi ed agli eccessi delle passioni, dimenticando nelle voluttà di queste sé medesimo, sente e sa che le dottrine scientifiche e storiche non gli bastano per regolarsi nella vita; che, se egli deve dominare e purificare sé stesso, seguire il dovere, compiere per esso dei sacrifici, essere nella vita e nella storia oscuro e paziente milite del bene contro l'errore e la violenza e la corruzione degli altri, gli è necessario sapere da chi e perché questa soggezione del suo essere ad una norma superiore gli è imposta: e poiché la vita, come egli bene sente, non ha valore, se assorbita tutta nel rapido flusso delle cose esteriori, sapere in che modo questa sete inestinguibile dell'infinito e del divino può darle un valore.
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