È frequente il caso di crediti tributari di difficile acquisizione all'attivo fallimentare, che molto spesso finiscono per essere abbandonati, pregiudicati dal disinteresse del curatore o, addirittura, lasciati nelle mani del fallito tornato "in bonis". Le ipotesi più problematiche riguardano i crediti tributari che maturano con la chiusura del fallimento. La prassi ha elaborato varie soluzioni: - la cessione dei crediti tributari in favore di società finanziarie; - l'anticipazione della dichiarazione; - la "datio in solutum" in favore dei creditori fallimentari; - l'assegnazione del credito al fallito; - il ricorso all'ultrattività degli organi della procedura; - il mandato irrevocabile ad un istituto di credito; - la costituzione di un "trust". Il sistema più agevole è certamente quello della cessione. Le recenti riforme della legge fallimentare hanno fugato ogni dubbio in merito.