Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

UNIPIEMONTE

Risultati per: abbandonati

Numero di risultati: 26 in 1 pagine

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Fisiologia dell'uomo sulle Alpi: studii fatti sul Monte Rosa

432024
Angelo Mosso 2 occorrenze
  • 1897
  • Fratelli Treves Editori
  • Milano
  • fisiologia
  • UNIPIEMONTE
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Forse quando cessa la lotta e lo sforzo, questi centri abbandonati al riposo sono paralizzati dai veleni della fatica.

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Io mi sono avvicinato sempre con rispetto a questi umili rifugi abbandonati fra le rupi, ricoperti di neve, o pieni di ghiaccio. È un sentimento poetico e quasi religioso che s'impone, quando contempliamo questi ultimi avanzi delle prime tappe che fecero coloro che hanno soggiogato le Alpi. Ma sfortunatamente vi sono degli alpinisti selvaggi che corrono a queste vecchie case dell'Alpe per bruciarle; in essi il bisogno di scaldarsi è superiore al rispetto per l'archeologia alpina.

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L'uomo delinquente

470702
Cesare Lombroso 24 occorrenze
  • 1897
  • Fratelli Bocca Editori, Librai di S. M. Il Re D'Italia
  • Torino
  • scienze
  • UNIPIEMONTE
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Secondo il Marbeau, su 100 minorenni carcerati, 15 erano stati abbandonati dalle loro madri. - Per amore del vero, devo però fare notare che molti statisti esagerano la portata di questi fatti, del resto innegabili, per aver ommesso il confronto colla popolazione onesta, e per non aver considerato che l'età media non sorpassando i 32 anni, pochi possono essere i rei adulti che abbiano vivi ambedue i genitori.

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Istituzioni pei fanciulli abbandonati. - Più direttamente profilattiche contro il delitto sono tutte le istituzioni pei fanciulli abbandonati: per la loro protezione, il ricovero, l'istruzione, l'addestramento ai mestieri, per farli divagare in ricreatorî, per dar loro casa, per mandare i più delicati di essi per quindici o trenta giorni in campagna - 4 - o solo per dar loro vitto o vestiti, o per accoglierli nelle ore in cui essendo i loro genitori al lavoro essi resterebbero abbandonati a se stessi. Tali istituzioni salgono circa ad una sessantina, per quanto sia naturalmente difficile il separarle da altre di natura affine; e nel 1894 esse ricoverarono e protessero, sottraendoli alle tentazioni ed ai pericoli della vita delle strade, 32.300 fanciulli, con una spesa di L. 119.246.

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. - Vi è una società che ha l'unico scopo di utilizzare per palestre, per luoghi di giuochi e di ricreazione certi luoghi di Londra abbandonati, vecchie chiese, ecc. Esse sono circa 40 ed istruirono gratuitamente nel 1894 oltre 16.000 fanciulli, con una spesa di L. 108.261.

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Giuseppe, fondato nel 1882 per giovani poveri, orfani ed abbandonati.

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Caterina da Siena, tutti a favore di fanciulli poveri, orfani od abbandonati dell'uno o dell'altro sesso.

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E mancano quasi completamente le istituzioni per prevenire il delitto, perchè salvo negli orfanotrofi, gli altri istituti maschili non accettano ragazzi prima dei 10 o 12 anni, e perchè non abbiano qui nè le cantine scolari, nè le ragged school che provvedono veramente ai bimbi completamente abbandonati.

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Bosco vengono ricoverati i giovinetti di ogni classe, compresi gli abbandonati, non i viziosi e condannati. Malgrado ciò, D. Bosco stesso riteneva che 1/15 dei suoi giovani fossero di indole cattiva. I Salesiani ritengono che il sistema della casa eserciti una benefica influenza anche su di essi; ed è possibile, ma non poterono fornirmene una prova diretta. Anzi mi dichiararono che respingono gli incorreggibili e così i corrigendi che raggiungano già i 14-15 anni e gli epilettici.

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. - I bambini abbandonati sono ricoverati:

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2° Affetti da qualsiasi infermità, bambini rachitici, sordo-muti, ciechi, incurabili, che vengono anche solo per morire, possono entrare se son veramente abbandonati;

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. - Raccogliere, educare, intrenare al lavoro, e trovare un collocamento nella vita ai bambini orfani o abbandonati. Portar il vangelo tra le masse dell'East End, Curare i malati e portar soccorsi ai miserabili.

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Come le sue porte sono aperte ai bambini abbandonati da tutto il mondo, così la sua cassa ha il contributo di tutto il mondo: il più delle offerte anzi arrivano di fuori d'Inghilterra.

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E infatti la sera andò a restituirle la rosa fatata: e confessò poi che aveva passata una giornata agitatissima cercando di annegare i dubbi nel vino; ma più beveva e più diventava padrona di se stessa: alla sera era disperata, essendosi accorta che il fiore donato sempre più sfioravasi; e andava rammentando i giorni in cui era pura come quella rosa, e i suoi anni giovanili perduti come i petali di quella rosa, e dichiarò ai suoi compagni che li avrebbe abbandonati. Andò alla missione dove venne ricevuta cordialmente, messa in bagno ed in letto poi. Quando la Whittemor la vide l'abbracciò e baciò stretta: essa rinculò prima, poi si mise a tremare e piangere: e quella dama pregò: «La povera fanciulla non ha bisogno che un po' di amore, Dio aiutami ad amarla», e l'invitò a pregarlo insieme; ed essa pregò, e uno sguardo di gioia lampeggiò nei suoi occhi, abbandonò oppio, liquori e tabacchi, e subito chiese di poter catechizzare un certo Domel suo compagno carcerato, che divenne infatti il suo primo convertito.

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Anche Roussel fa notare che la carità congregazionista di Francia è tutta rivolta alle ragazze, sicchè i maschi abbandonati non hanno altra risorsa che il carcere e i riformatori correzionali; e che di più gli asili cattolici quasi mai accolgono gli orfani illegittimi; e che mentre i protestanti cercano di mettere in luce le proprie organizzazioni, essi cercano di sfuggirla e non vogliono aver rapporti che col vescovo e con Roma; e molte cercano di lucrare col lavoro delle minorenni, nè le pongono in condizione di guadagnarsi il pane perchè non li mettono in cognizione di un mestiere, ma di una parte di un mestiere. - Gli allievi degli orfanotrofi crescono senza pratica al mondo e incapaci di crearsi un avvenire (Roussel, Enquète sur les orphelinats, 1882).

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Noi dobbiamo curare i minorenni, gli orfani, gli esposti e gli abbandonati da perversi genitori, che formicolano per le vie delle grandi città, e formano, come vedemmo, il semenzaio de' rei; impedire che essi siano tratti al delitto, e che, una volta cadutivi, vi si affondino sempre più, colla dimora nelle carceri comuni.

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Egli vi raccoglie i peggiori respinti dagli altri stabilimenti e li accomuna e mesce coi semplici abbandonati, coi delinquenti adulti in custodia.

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Quanto agli abbandonati nelle città dai genitori ed agli orfani, a cui il riformatorio vuolsi che sia una singolare provvidenza, notiamo che se ne hanno appena l'8 al 13% di figli del secondo letto e l'8 al 12% d'orfani, quindi non certo la maggioranza; queste istituzioni al più loro gioveranno, nei pochi siti ove funzionano bene, per apprendervi un'arte, non credo che giovi punto nei rapporti morali. È un'illusione il credere che il riformatorio li salvi dai contatti malefici. Se impedirà quelli del vagabondaggio, dei colleghi, cioè, in parte solo corrotti ed in parte in via di corrompersi, offrirà quello di gente ben peggiore, di vizi concentrati, diremo, passati già al primo staccio di selezione carceraria, e ciò principalmente in quell'epoca che più fa inclini al delitto. Poichè in nessun o quasi nessun riformatorio sono applicati seriamente il sistema cellulare notturno, ed il rigore del silenzio, i quali, d'altronde, in istituti che sono in parte didattici, in parte industriali, sarebbero inattuabili, e anche quando applicati, sono dall'astuzia dei ricoverati delusi. Quelli poi che vengono dalle campagne dove loro era impossibile erudirsi ed associarsi nel male, troveranno qui l'associazione malvagia già bella e costituita e la mala istruzione che non avrebbero mai conseguita.

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Ma si chiederà: come dovrassi provvedere altrimenti alla grossa cifra dei rei orfani o dei minorenni abbandonati?

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Questa Società ha collocato in 23 anni, così, 35 mila ragazzi abbandonati e senza asilo, oltre i moltissimi (oltre 23 mila nel 1875) raccolti nelle scuole industriali, 21 diurne, 14 notturne, ove vengono nutriti e vestiti, o nelle 6 case di alloggio (lodging) donde dopo aver preso delle abitudini di ordine e di pulitezza e frequentate le scuole serali e domenicali, vengono poi collocati in campagna, il tutto con una spesa che non superò dieci milioni di franchi.

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., 1876, pag. 197) e meglio ancora quella della Ragged School, in cui si dà vestiario ed educazione, qualche poco d'alimento, ricovero diurno e per alcuni perfino notturno ai ragazzi poveri, abbandonati sulle vie e agli orfani. Questa istituzione, che non costa nulla al Governo, cominciò, nel 1818, con pochi vagabondi razzolati sulle vie di Londra, nel 1869 contava non meno di 23.498 filiali con 3.897.000 beneficati, sparsi nei quartieri più poveri, e quello che è meglio V. Bertrand, Essai sur l'intempérance, 1875., divisi secondo le varie industrie. Essi formano un anello sublime tra le classi alte e basse; ivi un cancelliere d'Inghilterra fu veduto dare per 34 anni di seguito lezioni d'alfabeto ogni domenica. I ricoverati entranvi spontanei in parte, in parte tradotti dalla polizia; non pochi vi si sostengono col proprio lavoro; per esempio nel 1860 vi erano 368 lucida-scarpe, ciascuno dei quali rapportava ogni giorno alla società sei danari.

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Barnardo riceve tutti i bambini abbandonati in esame e fa delle ricerche sulla loro vita anteriore: da chi son nati, di che malattie son morti i parenti, e di che cosa vivono; come trattavano il bambino, come il bambino è stato giudicato dalle persone che l'hanno avvicinato (maestre, ecc.), che tendenze ha, ecc., e poi lo tiene in esame per qualche tempo, dopo di che li destina a questo o a quel mestiere, alla tal casa, o al Canadà, ecc.

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.: questi ultimi giunti ai 13 anni, il Barnardo cerca di corazzarli al lavoro, renderli resistenti alla fatica, trenarli insomma, come esige la vita che son chiamati a fare; ma ai piccoli bambini miserabili, ai poppanti, ai piccoli orfani abbandonati, ai bambini malati - a questi - nei brevi anni d'infanzia ha voluto dare, se non tutto il lusso, tutto il comfort almeno, dei bambini allevati e carezzati nell'ambiente famigliare: il loro asilo è in mezzo ai giardini e hanno nurses giovani e agghindate, e cameroni pieni di luce e di sole, e son vestiti di bianco e con le piccole braccine nude e hanno balocchi, e uccelletti e carrettelle e bei lettini!

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Osservando come i nostri bambini, prima dell'educazione, ignorino la distinzione tra il vizio e la virtù, rubino, battano, mentano senza il più piccolo riguardo, ci spieghiamo come tanta parte dei figli abbandonati, orfani ed esposti si dieno al male, ci spieghiamo la grande precocità del delitto.

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Un delinquente non recidivo non è messo in prigione, ma è ammonito dal giudice con speciale sentenza che alla prima recidiva sarà condannato ed intanto è sottoposto alla sorveglianza di un agente speciale; - lo State agent - che ha il diritto di sorveglianza sul giovane delinquente per un dato tempo: se esso trova che non riceva nella sua famiglia una educazione conveniente e non vi sia abbastanza sorvegliato, può metterlo in una casa di educazione per ragazzi moralmente abbandonati: se il giovane cade in recidiva, lo State agent lo traduce di nuovo davanti al tribunale, di dove poi è mandato in una casa di correzione.

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E però dal male giuridico derivante dalla uccisione di un infante deve detrarsi, per così dire, la quantità di mali, in parte certi, in parte probabili, che deriverebbero dalla conservazione di una vita, che espone la madre alla perdita irreparabile dell'onore e spesso al pericolo di sevizie e di morte, che compromette la tranquillità di una famiglia e, per avventura, di parecchie, o che almeno, in caso di esposizione dell'infante, mette la società in un bivio terribile: «da una parte, l'irresistibile impulso del cuore, la voce autorevole della carità, le impone di raccogliere quell'innocente che trovasi abbandonato all'intemperie, di coprirlo, di allevarlo; dall'altra, la ragione e l'esperienza le insegna che, accettando troppo facilmente, come un obbligo legale e costante di mantenere ed allevare i bambini abbandonati alle di lei cure, corre i gravi pericoli di incoraggiare l'esposizione dei fanciulli, di rilassare i nodi della famiglia, di attutire il sentimento del dovere nei parenti e quello del pudore nelle donne, di far degenerare, insomma, la carità in un guiderdone offerto al disordine ed alla immoralità (Boccardo, Dizionario di economia politica, ecc.).

Pagina 562

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