Così Smirne è data ai Greci, così viene segnata l'intesa di Tittoni con Venizelos, così viene abbandonata l'occupazione albanese e viene compromessa la situazione dalmata; così si torna a discutere sullo stato autonomo di Fiume congiunto o no all'Italia; si abbandona ogni pretesa coloniale, si smobilita completamente l'esercito e si dà l'amnistia ai disertori; si rende possibile uno stato di inferiorità politica estera perfino in confronto con la Jugoslavia, al punto che alla vigilia del convegno di Pallanza il patto di Londra, pur riconfermato a San Remo come ancora effettivo diplomaticamente e giuridicamente, aveva perduto ogni consistenza politica da far valere nelle contrattazioni con gli jugoslavi. Su questa strada si è arrivati, sotto Giolitti, come logica conseguenza, al ritiro delle truppe italiane da Vallona, e alla situazione umiliante fatta alla nostra nave da guerra a Spalato.
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