Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Il popolo trentino, plaudente alla redenzione, reclama il diritto di decidere sui proprio ordinamenti interni

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Alcide de Gasperi 1 occorrenze

L’oratore accenna qui alle conseguenze previste dal Tolomei per gl’istituti provinciali (bilinguità) ecc. per concludere che la questione è troppo grave, troppo decisiva, perché possa venir abbandonata alla decisione di un decreto reale o di pochi consultatori. Il popolo ha assolutamente diritto di dire la sua parola. Non possiamo quindi accettare il provvedimento escogitato dal governo e contro di esso protestiamo. E allora, come si potrebbe risolvere la questione di provvedere in forma legale e non con disposizioni eccezionali al definitivo assetto del nostro paese? Secondo l’oratore ci sarebbero due mezzi: O aspettare un po’, fin che, approvata la riforma elettorale e fatte, con la partecipazione delle terre redente, le elezioni politiche, il nuovo parlamento risolva la questione in via legislativa, alla presenza dei deputati della regione (è ciò che fu promesso all’Alsazia-Lorena). Questa soluzione ha con sé lo svantaggio di un forte ritardo. O indire sollecitamente le elezioni del consiglio provinciale in base al suffragio universale uguale, diretto e proporzionale e dar modo al nuovo ente di decidere, in veste diciamo così di costituente, sul riassetto della provincia. Si potrebbe obbiettare che, per indire le elezioni provinciali a sistema proporzionale, occorrerebbe un decreto reale o del comando supremo, cioè uno di quei mezzi eccezionali che noi deploriamo e deprechiamo. È vero; ma di fronte a una situazione così complessa e delicata, è preferibile far uso per una volta sola di un rimedio di eccezione che tronchi definitivamente la lunga teoria dei decreti e delle ordinanze, anziché perpetuare tutta una struttura assurda politicamente e amministrativamente, dove un’accolta di burocrati dovrebbe assumersi in realtà non solo l’amministrazione statale, ma anche quella provinciale e comunale. Infatti come e quando arriverete voi altrimenti a reintegrare le autonomie locali? L’oratore dice di non voler addossare colpe specifiche e particolari su nessuno; è anzi disposto ad ammettere che al governatorato, al ministero e persino al segretariato generale per gli affari civili si sia animati della più grande buona volontà a nostro riguardo. Ma non si può non convenire che con siffatti metodi e sistemi, che assolutamente non vanno, si ingenera una grande sfiducia nella popolazione e si agevola la diffusione delle tendenze ultra radicali, che si manifestano col sovietismo - la cosiddetta «infezione asiatica» - il quale è possibile, oggi, principalmente perché si mantengono le masse sempre lontane dalla cosa pubblica.

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