- E intanto ecco la Duchessina sola, abbandonata, col Barone che la insidia... Il suo decoro, se non il suo onore, è compromesso... Il Duca non può muoversi...
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Abbandonata, offesa nel suo amor proprio, straziata nel suo affetto di madre, disprezzata e disprezzante, intendi tu! per lei non c'era più società, doveri, rispetti: una disgraziata, insomma, che aveva tutto dimenticato, persino d'avere una figlia!
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ero sola, senza soldi, senza lavoro, ero piena di debiti, avevo anche abortito, ero stata abbandonata, e non ti facevo pietà?
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Voi supponete che il mio amante m'avrebbe abbandonata - egli che mi conosce - ad un pericolo, se, prima, non gli avessi tessuto questo inganno?
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Quando s'apre il velario MANON è abbandonata su un rustico sedile a sdraio, stancamente, gli occhi socchiusi. LAURETTA e SUSANNA sono presso di lei, in silenzio. Accovacciata sul limite del muricciolo è GERMANA, le labbra contratte, lo sguardo teso verso il tramonto. MANON reca sul suo viso i segni del lungo patimento. Pallida, affossati i grandi occhi luminosi, la sua espressione è tutta di calma rassegnata e di bontà.
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Dio, ti ringrazio... non muoio abbandonata... e muoio giovine!... Des Grieux... nei tuoi occhi... rimarrà la mia immagine bella!...
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Mi sento così abbandonata! Così disarmata!
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Si capisce che la casa sta per essere abbandonata. A destra due porte: la prima mette nella camera di Giovanni, la seconda in quella di Tommy. A sinistra, alla seconda quinta, la porta comune. Alla prima quinta porta che mette nella camera di Giulia. La sala da pranzo ha una sola porta in un angolo, a destra dello spettatore.
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