Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: abbandonata

Numero di risultati: 27 in 1 pagine

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Regio Decreto 16 marzo 1942, n. 262 - Approvazione del testo del Codice civile.

2417
Regno d'Italia 1 occorrenze
  • 1942
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Nel secondo caso il legatario, conseguendo la disponibile abbandonata, non acquista la qualità di erede.

Regio decreto 30 marzo 1942, n. 327 - Approvazione del testo definitivo del Codice della navigazione.

17328
Regno d'Italia 1 occorrenze
  • 1942
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La pena non può essere inferiore a un anno, se la persona sbarcata o abbandonata è priva dei mezzi necessari alla sussistenza o al ritorno in patria.

Regio Decreto 28 ottobre 1940, n. 1443 - Codice di procedura civile.

25469
Regno d'Italia 1 occorrenze
  • 1940
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Se tutte le inserzioni non vengono eseguite entro il termine fissato, la domanda s'intende abbandonata.

Decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385 - Testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia.

36498
Stato 1 occorrenze

L'opponente deve costituirsi almeno cinque giorni liberi prima dell'udienza, altrimenti l'opposizione si reputa abbandonata.

Regio Decreto 16 marzo 1942, n. 267 - Disciplina del fallimento, del concordato preventivo, dell'amministrazione controllata e della liquidazione coatta amministrativa.

73113
Regno d'Italia 1 occorrenze

Se il creditore non si costituisce, l'opposizione si reputa abbandonata.

Regio Decreto 20 febbraio 1941, n. 303 - Codici penali militari di pace e di guerra.

77745
Regno d'Italia 1 occorrenze
  • 1941
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La competenza dei tribunali militari di bordo cessa: 1° quando il tribunale non si possa costituire per mancanza del numero di ufficiali richiesto dalla legge; 2° quando la nave non si trovi più nelle condizioni prevedute dal primo comma dell'articolo 277; 3° quando la nave non si trovi più nel luogo del commesso reato e l'imputato l'abbia abbandonata, o sia stato sbarcato d'ordine del comandante indicato nell'ultimo comma dell'articolo 277.

Reattività chimica dell'iprite e trattamento del materiale abbandonato in ambiente marino - abstract in versione elettronica

82857
Gagliano-Candela, Roberto; Colucci, Anna Pia 1 occorrenze
  • 2000
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Sullo spunto delle risultanze del Convegno tenutosi in Olanda nel 1994, "tecnologie per la distruzione dei rifiuti tossici militari in campo", che esamina il problema delle armi chimiche abbandonate, viene affrontato il comportamento chimico dell'iprite abbandonata nei fondali marini. L'iprite, di per sé stabile in acqua pura, specie alle basse temperature dei fondali marini (inferiori a 4°C), ove si trova allo stato solido, in acqua di mare per la presenza di ioni di cloro subisce un'idrolisi ancora più lenta, mantenendosi in masse concentrate per diversi decenni. Viene pertanto esaminato il meccanismo dell'idrolisi e proposti metodi di bonifica in ambiente controllato.

Some Remarks Concerning the Embryos Bill of the Dutch Government - abstract in versione elettronica

84309
Eijk, Willem J. 1 occorrenze
  • 2002
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Le possibilità di permettere dopo cinque e fino a sette anni la modificazione del materiale genetico del nucleo di cellule germinali è stata abbandonata, conformemente alla Direttiva europea 20/2001 riguardante l'armonizzazione reciproca di provvedimenti concernenti la ricerca terapeutica clinica. Rimane, però, spazio per il "trapianto nucleare dell'ovulo in vitro" (o meglio del trapianto del citoplasma) per rimediare malattie mitocondriali. Dopo che la creazione di embrioni per scopi oltre la gravidanza sarà stata permessa, sarà consentita la clonazione per ottenere cellule staminali a fini di trapianto, ma non per produrre una serie di individui geneticamente identici. Inoltre, la fusione di gameti sarà permessa solo se l'essere risultante non raggiungerà la fase multicellulare. Secondo il disegno di legge è permesso creare chimere combinando embrioni umani con altri embrioni umani o animali allo scopo di esaminare lo sviluppo embrionale dell'uomo, ed a condizione che la chimera risultante non sia lasciata vivere più di due settimane. Il disegno di legge è discusso in questo articolo dal punto di vista della dottrina morale cattolica e da quello delle convenzioni internazionali.

Lo Stato debitore e il diritto europeo - abstract in versione elettronica

85197
Della Cananea, Giacinto 1 occorrenze
  • 2003
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Sono trascorsi trent'anni, dopo l'entrata in vigore della Costituzione repubblicana, prima che questa concezione venisse gradualmente abbandonata dalla giurisprudenza. Nel periodo più recente, la riconduzione delle obbligazioni pubbliche alla disciplina di diritto comune, è stata completata dalla Direttiva sui ritardi dei pagamenti nelle transazioni commerciali, che si applica anche alle pubbliche amministrazioni. Per queste ultime, inoltre, sono adesso utilizzati nuovi strumenti operativi, come il mandato informatico, che rendono la disciplina delle obbligazioni pubbliche non più separata ma - semmai - speciale.

Osservatorio di diritto penale - abstract in versione elettronica

92333
Rosi, Elisabetta (a cura di) 1 occorrenze
  • 2006
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V pen. 24330/2005 sulla refurtiva abbandonata dal latro: non è res derelicta, ma nel possesso del proprietario originario. sez. III pen. n. 19248/2005 sulla diminuente del vizio parziale di mente (in un caso di soggetto con sindrome "stalker".

Tra scuola pubblica e privata (laica e confessionale). A proposito della vicenda della scuola islamica di Milano - abstract in versione elettronica

98231
Parisi, Marco 1 occorrenze
  • 2007
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Si sottolinea, innanzitutto, come in sede di approvazione della Carta costituzionale repubblicana, con l'adozione dell'art. 33, si sia definitivamente abbandonata la logica del monopolio statale dell'istruzione, legittimando la nascita e lo sviluppo delle scuole e delle Università private, sia di carattere laico che di matrice ideologico-religiosa. Tale orientamento, peraltro, è stato ulteriormente confermato in seguito alla valorizzazione costituzionale della dimensione orizzontale della sussidiarietà, avvenuta con la riforma dell'art. 118, comma IV, della Carta fondamentale. Si sottolinea, tuttavia, come la diversità di principi e di intenti tra scuola pubblica e scuola privata (soprattutto nella sua connotazione di tipo religioso o confessionale) costituisca un dato di difficile confutazione. La scuola pubblica, infatti, è per definizione, informata al rispetto del principio di neutralità, in virtù del quale non le è consentita l'assunzione di un indirizzo ideologico e culturale specifico, e alla contestuale osservanza del principio di laicità, in forza del quale non le è permesso operare distinzioni tra i suoi fruitori sulla base delle loro opzioni di ordine ideologico (e, soprattutto, spirituale). La scuola privata confessionale, invece, accoglie tutti coloro che, ritenendo positivi i principi e i valori perseguiti dall'istituzione scolastica ed esprimendo apprezzamento per lo specifico progetto educativo da essa posto in essere, decidono liberamente di farvi parte. Questi elementi di distinzione tra l'istruzione pubblica e quella privata ideologicamente caratterizzata sembrano essere alla base delle difficoltà di una loro effettiva reciproca coesistenza all'interno di un sistema nazionale organico di istruzione e di educazione. Proprio la vicenda che ha girato intorno alla chiusura di una scuola islamica a Milano sembra avere riportato all'attualità il latente conflitto tra i due diversi (ma in ogni caso interagenti) mondi dell'istruzione. Questa situazione, tuttavia, sembra suggerire, come si propone nelle pagine di questo saggio, l'adozione del metodo del dialogo e del confronto con il mondo islamico, pur non sacrificando il rispetto dei diritti fondamentali della personalità umana e dei principi irrinunciabili di organizzazione della convivenza democratica.

E' incompatibile ad esercitare le funzioni di g.u.p. il giudice che abbia precedentemente ordinato la trasmissione degli atti al p.m., ex art. 521, comma 2, c.p.p - abstract in versione elettronica

112557
Rivello, Pierpaolo 1 occorrenze
  • 2009
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La sent. n. 400 del 2008 rappresenta, sotto quest'ultimo aspetto, un evidente segnale del diverso atteggiamento del Giudice delle leggi rispetto all'udienza preliminare, essendo stata ormai abbandonata l'impostazione volta a negare che la partecipazione a detta udienza rappresenti una situazione "pregiudicabile", con riferimento alla tematica dell'incompatibilità, in caso di pregressa delibazione contenutistica da parte dello stesso giudice nel corso del medesimo procedimento.

Consenso informato e onere della prova - abstract in versione elettronica

118457
Simone, Roberto 1 occorrenze
  • 2010
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L'A. illustra le ragioni in base alle quali, secondo una traiettoria puramente contrattuale, in simili vicende non vi è spazio per il risarcimento del danno alla salute, ma solo per la violazione di un diritto inviolabile diverso, la cui liquidazione potrebbe svincolarsi dall'equità pure qualora fosse abbandonata la tesi del carattere esclusivamente compensativo della responsabilità civile.

Giurie elettive di esperti per favorire un dialogo non "creativo" tra le Corti - abstract in versione elettronica

131683
Menna, Mariano 1 occorrenze
  • 2012
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Abbandonata la concezione statalistica della giurisdizione, va sottolineato che spesso gli organi giudicanti non trovano oggi nei documenti normativi indicazioni certe rispetto alle scelte valoriali da compiere per i giudizi sui casi concreti. In relazione alla tutela multilivello - interna, sovranazionale ed internazionale - il disorientamento può innescare dei conflitti istituzionali come nel rapporto tra Corti interne e Corte europea dei diritti dell'uomo. Per orientare le tutele giurisprudenziali sui vari piani è necessario affiancare delle giurie ai giudici, ovvero degli organismi con responsabilità politica, per legittimare con il consenso popolare l'individuazione di criteri attraverso i quali conoscere i valori prevalenti nella società, a cui si debba rinviare nell'applicazione dei principi scritti quando le indicazioni valoriali non siano desumibili con certezza dai testi precettivi. Le giurie, inoltre, dovrebbero essere composte da esperti, per anteporre un'ampia ricognizione e posizione di limiti sistematici alle decisioni dei parametri mediante i quali conoscere le aspettative sociali prevalenti cui sia necessario ricorrere per insufficienza di riferimenti nei documenti normativi.

Eutanasia e diritto penale in Germania - abstract in versione elettronica

134677
Alagna, Rocco 1 occorrenze
  • 2012
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La tradizionale distinzione tra ipotesi di eutanasia basata sulla natura commissiva o omissiva della condotta è stata abbandonata dalla giurisprudenza, che nel 2010 ha per la prima volta ritenuto non punibile un comportamento attivo sulla base di una scriminante atipica fondata sulla volontà pregressa del paziente incosciente di non essere alimentato e idratato artificialmente. Il presente lavoro analizza il dibattito attorno al tabù storico dell'eutanasia attiva e i tentativi, dottrinali e giurisprudenziali, di riduzione dell'area di rilevanza penale.

La perdita dell'azione civile per decorso del tempo nel diritto romano. Profili generali - abstract in versione elettronica

137145
Solidoro Maruotti, Laura 1 occorrenze
  • 2013
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Inoltre, dalle regole operative sancite nel diritto giustinianeo emerge la percezione di una distinzione concettuale tra "prescrizione dell'azione giacente" ed "estinzione del giudizio": la perenzione triennale estingueva il giudizio, ma non il diritto di riproporre l'azione entro il termine trentennale, decorso il quale la prescrizione dell'azione avrebbe implicato l'estinzione del diritto all'azione, mentre la prescrizione quarantennale dell'azione intentata e poi abbandonata comportava l'estinzione tanto del giudizio, quanto del diritto sottostante, così come la prescrizione trentennale dell'azione mai promossa produceva l'estinzione del diritto. La prescrizione (intesa come perdita dell'azione per decorso del tempo) fu già prevista nel processo formulare romano dell'età repubblicana, in relazione ai rimedi di creazione pretoria. Le azioni onorarie furono infatti prevalentemente annali, ma in ordine alle azioni civili continuò ad applicarsi la regola tradizionale della perpetuità del loro esercizio. In età imperiale, le esigenze della certezza dei rapporti giuridici e del miglioramento dell'amministrazione della giustizia indussero all'ampliamento e alla precisazione delle regole sulla prescrizione, specie con riguardo ai giudizi sugli status personali. In altri ambiti, nel diritto romano dell'età tardo-classica gli effetti estintivi relativi alla perdita dell'azione presero ad intrecciarsi con i profili acquisitivi, per gli influssi esercitati dalla "longi temporis praescripio"; tale evoluzione è alla base della dicotomia concettuale prescrizione estintiva-prescrizione acquisitiva. Quando la "longi temporis praescriptio" fece il suo ingresso nell'ordinamento giuridico romano, essa si considerava opponibile solo all'azione di rivendica esercitata dal proprietario spossessato e all'"actio Serviana" esperita dal creditore pignoratizio per il conseguimento della res obligata in ipotesi di inadempimento del debitore, ma in progresso di tempo l'istituto fu esteso alle azioni personali, divenendo così di applicazione generalizzata. Quando poi alla "longi temporis praescriptio" si affiancò la "longissimi temporis praescriptio" costantiniana, sopravvennero altri mutamenti. Nel campo delle situazioni proprietarie, da una vicenda processuale del 339 d.C. si ricava che alla "longissimi temporis praescriptio" si attribuiva nella prassi carattere acquisitivo (del diritto sul bene controverso) e che dunque l'istituto, sorto nell'ambito del diritto processuale, era ormai transitato nell'alveo del diritto sostanziale. Questa commistione tra profili estintivi ed acquisitivi della "praescriptio" risultò accentuata dalla riforma giustinianea dell'usucapione, che fuse l'"usucapio" romana (antico istituto del diritto sostanziale, caratterizzato dal profilo acquisitivo) con la "longi temporis praescriptio" (istituto processuale originariamente non romano).

La prestazione professionale del notaio: contenuto del rapporto obbligatorio e ipotesi di responsabilità - abstract in versione elettronica

138059
Donadio, Giulia 1 occorrenze
  • 2013
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A questi pare essere richiesta, oggi, una sorta di garanzia di buona riuscita dell'affare programmato dalle parti, con una chiara inversione di tendenza rispetto alla tradizionale logica protettiva dell'obbligazione di mezzi, pur mai formalmente abbandonata in quest'ambito.

Cercando un frastico. La teoria pragmaticamente orientata e l'analisi composizionale del significato - abstract in versione elettronica

147081
Poggi, Francesca 1 occorrenze
  • 2014
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Alla base di tali critiche vi è, soprattutto, la convinzione secondo cui quella in esame costituisce una stipulazione teorica che deve essere abbandonata se non si mostra proficua; un argomento simile viene, poi, impiegato dall'a. anche a favore di una versione del contestualismo più radicale rispetto a quella propugnata da Villa.

Si avvia a soluzione la questione dell'esclusione dall'IRAP [Imposta regionale sulle attività produttive] di professionisti e imprenditori - abstract in versione elettronica

150087
Ferranti, Gianfranco 1 occorrenze
  • 2014
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Sarà, pertanto, definitivamente "abbandonata" l'infelice previsione normativa introdotta dalla legge n. 228/2012, che risulta, invece, in contrasto con i principi sanciti dalla Suprema Corte. In sede di attuazione della delega dovranno, quindi, essere individuati con chiarezza i principali "punti fermi" della giurisprudenza di legittimità.

Il regime delle spese della procedura di reclamo - abstract in versione elettronica

152251
Gioè, Chiara 1 occorrenze
  • 2015
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Inoltre, il potere di disporre la compensazione delle spese della procedura viene ancorata alla formula generica della sussistenza di "giusti motivi", ormai da tempo abbandonata dal diritto processuale civile, in evidente contrasto con il "trend" legislativo degli ultimi anni, caratterizzato da interventi via via sempre più restrittivi sul potere del giudice di disporre la compensazione. Tali scelte non appaiono condivisibili sotto diversi profili e creano dei vuoti di tutela che meritano di essere esaminati.

I contratti di convivenza nei progetti di legge (ovvero sull'imprescindibilità di un raffronto tra contratti di convivenza e contratti prematrimoniali) - abstract in versione elettronica

157621
Oberto, Giacomo 1 occorrenze
  • 2015
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Abbandonata la controproducente associazione tra contratti di convivenza (per le coppie tanto etero che omosessuali) e regolamentazione paramatrimoniale (per le sole coppie omosessuali che aspirano al matrimonio). posto che l'unica soluzione per questo secondo problema è costituita, per l'appunto, dalla pura e semplice introduzione del "mariage pour tous", occorre invece farsi carico delle questioni giuridiche inevitabilmente destinate a sorgere da una convivenza tra persone (di sesso diverso, così come dello stesso sesso) che, per le più svariate ragioni, escludono la via del matrimonio. Quest'ultima, e solo quest'ultima, è la considerazione che deve porsi alla base di un'ipotetica disciplina "ad hoc" dei contratti di convivenza. Disciplina che deve, quindi, mirare alla costituzione, per via negoziale, di un rapporto giuridico fonte di reciproci diritti e doveri per taluni aspetti somiglianti a quelli di due soggetti coniugati, ma che da questi divergano per modo di costituzione e di cessazione, nonché per qualità, quantità ed intensità di effetti. Quanto mai stimolante, sotto questo profilo, può rivelarsi la comparazione con i risultati raggiunti dalle riflessioni in tema di contratti prematrimoniali, di cui vengono qui citati alcuni esempi.

La responsabilità delle ASL per errore del medico - abstract in versione elettronica

159775
Morlino, Elisabetta 1 occorrenze
  • 2015
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Sotto il primo profilo, viene abbandonata la visione che non riconosce alcun legame tra la ASL e il paziente. Vi è, al contrario, un rapporto diretto, funzionale al soddisfacimento dei diritti fondamentali e costituzionalmente garantiti, come il diritto alla salute. Le ASL sono direttamente tenute all'erogazione di un servizio all'utente ma non in virtù di un contratto, come nel caso di ospedali e case di cura, ma della legge stessa. Sotto il profilo del rapporto tra ASL e medico, l'autonomia di cui gode il medico nell'erogazione materiale della prestazione non implica che il titolo in virtù del quale agisce sia da rinvenirsi esclusivamente in un rapporto tra il medico e il paziente e che, di conseguenza, la responsabilità per danni cagionati dalla sua condotta sia ascrivibile solo al medico. Quest'ultimo è un ausiliario dell'ente pubblico e il suo rapporto con la ASL, in quanto di mera ausiliarietà, deve essere disciplinato all'art. 1228 c.c. Escludendo l'immedesimazione organica e la riferibilità all'ente della qualifica di prestatore d'opera professionale, la Cassazione fa un'ulteriore passo verso il riconoscimento di una responsabilità piena e esclusiva dell'ente pubblico: l'ASL è responsabile non per una colpa "in eligendo" degli ausiliari, né per una colpa "in viligando", ma come conseguenza della circostanza oggettiva dell'assunzione del rischio di ricorrere all'intervento di un terzo per svolgere la prestazione cui è obbligata. Ultimo approdo di una giurisprudenza nutrita e talvolta contrastante, la pronuncia sembra, quindi, interpretare in modo fedele lo spirito delle più recenti riforme che hanno riguardato il settore sanitario. Essa funzionalizza, in una certa misura più di quanto sia stato fatto in passato, l'interpretazione dei rapporti intercorrenti tra gli attori in gioco per garantire l'obiettivo costituzionale della erogazione del servizio sanitario. L'approccio teleologico supera sia la qualifica del soggetto erogatore, sia le concrete modalità dell'erogazione - dirette o mediate -, mettendo al centro dell'indagine la verifica dell'avvenuta prestazione e alla base della responsabilità un eventuale inadempimento.

Violenza e famiglia: attualità di un fenomeno antico - abstract in versione elettronica

162633
Bertolino, Marta 1 occorrenze
  • 2016
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Ma il nostro codice penale del 1930, se per un verso, grazie al movimento internazionale di riforma, ha subito modificazioni tali da renderlo adeguato alla moderna concezione, personalistica, della famiglia, per altro verso mantiene delle disposizioni che rappresentano il retaggio di una concezione autoritaria della famiglia, non solo storicamente e culturalmente superata ma che in altri rami del nostro ordinamento è stata ampiamente abbandonata. Con la conseguenza di un sistema penale non sempre all'altezza dei compiti preventivi che gli competono nei confronti di un fenomeno, quello della violenza domestica, considerato ormai nel dibattito internazionale un problema sociale. E le indagini empiriche relative sembrano confermare questa presenza massiccia e trasversale della violenza intrafamiliare, che è registrata a livello mondiale. Con l'obiettivo più realistico, rispetto a quello della eliminazione, del contenimento di questa forma di violenza attraverso strumenti di prevenzione e non solo di repressione, diversi Stati si sono dotati di una rete di interessanti disposizioni, che possono rappresentare un modello di intervento anche per il legislatore italiano. Quest'ultimo, infatti, dovrebbe impegnarsi per una riforma del codice penale sistematica e organica e che anche nella materia di nostro interesse è fino ad ora mancata.

IMU-TASI e legge di stabilità 2016: una "service tax" ancora molto "mascherata" - abstract in versione elettronica

164177
Bernabei, Guglielmo; Montanari, Giacomo 1 occorrenze
  • 2016
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La definizione di una autentica forma di "service tax" sembra abbandonata e il tutto si conclude con l’abolizione del prelievo sull’abitazione principale e con l’abolizione dell’IMU agricola. Non siamo dinanzi alla soppressione totale della TASI, che si continua ad applicare sugli immobili diversi dall’abitazione principale, venendo meno quel collegamento con il costo dei servizi indivisibili forniti dai comuni, i cui primi utilizzatori sono sicuramente i titolari di abitazione principale. L’indeterminatezza nella quale sembra essere posta la materia dell’imposizione patrimoniale immobiliare, dall’annosa questione riguardante la modificazione dell’imposta datributo sul patrimonio a contropartita sui servizi offerti, rende opportuno ripercorre le tappe delleinnovazioni normative dell’ultimo biennio.

Tributi locali comunali e modelli di "local tax" a confronto - abstract in versione elettronica

165557
Bernabei, Guglielmo 1 occorrenze
  • 2016
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La definizione di una autentica forma di "service tax" sembra abbandonata e il tutto si conclude con l'abolizione del prelievo sull'abitazione principale e con l'abolizione dell'Imu agricola. Ne consegue che la necessità di risorse stabili da parte degli enti locali richiede un ripensamento generale delle modalità di finanziamento. In questo lavoro si argomenta sul concetto di "Local Tax" e si presentano alcune ipotesi di possibile articolazione.

Concorrenza sleale degli ex dipendenti e risarcimento del danno non patrimoniale alla società - abstract in versione elettronica

166239
Conti, Alessandra 1 occorrenze
  • 2016
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Infine, nel commento di seguito riportato, verrà confermato oramai il principio, asserito peraltro in questa sentenza, secondo il quale è oramai abbandonata l'idea del primato della funzione giurisdizionale penale in qualsiasi altra sede. Non è più necessario il passaggio in giudicato della sentenza penale di condanna, è sufficiente l'astrattezza del fatto come illecito per potere il Giudice civile accertare la sussistenza dell'illecito ed emettere in seguito (eventualmente) condanna al risarcimento del danno non patrimoniale.

Imposta sui vincoli di destinazione e giudice-legislatore: errare è umano, perseverare diabolico - abstract in versione elettronica

167653
Stevanato, Dario 1 occorrenze
  • 2016
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Anziché dare ascolto alle univoche critiche della dottrina, la Corte si è per ora trincerata sulle proprie posizioni, preferendo difendere una tesi palesemente illogica e insostenibile, che prima o poi dovrà essere abbandonata. Come peraltro hanno capito i giudici di merito, accortisi del "baratro" argomentativo in cui si è infilata la Suprema Corte, e giustamente non disposti a seguirla.